Cuenca, la Ciudad Encantada

Il centro storico di Cuenca sorge sull’orlo di un ripido precipizio all’imboccatura di due gole fluviali, il Río Huécar e il Río Júcar. Le Casas Colgadas, monumento simbolo della città, si protendono arditamente sul ciglio del burrone. Sarete conquistati dai panorami spettacolari di questo sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO, come dalle bellezze naturali, dagli edifici medievali e dalle case dai colori vivaci. Malgrado le origini medievali, Cuenca si è affermata anche come centro nevralgico dell’arte astratta, con musei e gallerie di arte contemporanea a ogni angolo delle sue vie labirintiche. Ecco cosa fare nella La Ciudad Encantada di Spagna.

Palazzi di Cuenca sul burrone
I palazzi di Cuenca, costruiti sul ciglio del burrone ©ABB Photo /Shutterstock
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Ma come fanno a non cadere?

Passeggiare per il Casco Antiguo (quartiere vecchio) di Cuenca per ammirare le celebri Casas Colgadas, o ‘case sospese’, è un’esperienza affascinante, con viste mozzafiato a ogni angolo.

Punto di partenza ideale è l’estremità sud del Paseo del Huécar lungo il Río Huécar, che scorre intorno alle mura del centro storico. Lungo il percorso incontrerete i Rascacielos Conquenses, i famosi condomini a schiera che si tendono verso il cielo, e il contemporaneo Teatro Auditorio de Cuenca con il suo spettacolare sfondo di montagne. Il belvedere Miradores del Huécar offre una vista mozzafiato sul Puente de San Pablo che collega i due lati della gola.

Protese sul ripido ciglio del promontorio che sprofonda nella gola fluviale, le tre Casas Colgadas lasciano a bocca aperta con i loro balconi di legno su più piani affacciati sulla gola. Nel corso del tempo sono state adibite a molti usi: da dimora per i monarchi in visita a ricovero per artisti e persone indigenti e per un certo periodo sono state perfino una zecca in cui si coniavano pesetas. Oggi ospitano il Museo de Arte Abstracto Español, il primo museo di arte astratta della città, fondato negli anni ’60. La vista migliore sulle Casas Colgadas si ha dal centro del Puente de San Pablo. Ci vuole un certo coraggio (e non bisogna soffrire di vertigini) per attraversare il lungo e stretto ponte pedonale che porta all’altra sponda, dove è ancora più emozionante la percezione del precipizio proprio sotto le case.

Le Casas Colgadas con i loro balconi di legno affacciati nel vuoto ©Roman Sigaev   /Shutterstock
Le Casas Colgadas con i loro balconi di legno affacciati nel vuoto ©Roman Sigaev /Shutterstock

I migliori belvederi di Cuenca

Dall’altra parte del pedonale Puente de San Pablo c’è un altro belvedere che regala vedute panoramiche sugli edifici di Cuenca, sereni nel loro precario equilibrio sul ciglio del precipizio. Aspettate il calare della sera per osservare la vista suggestiva delle luci della città dall’altro lato della gola. Il sito più interessante su questo versante è l’Iglesia de San Pablo, chiesa ed ex convento domenicano con un’interessante facciata neogotica.

Oggi ospita il museo di arte contemporanea Espacio Torner che espone 40 importanti opere dell’artista e scultore Gustavo Torner. Accanto al museo si trova il Parador de Cuenca, un hotel quattro stelle e ristorante di lusso con un cortile centrale dove si svolgono eventi speciali. Continuate a salire fino a raggiungere la degna conclusione di questo itinerario storico, il Cerro del Socorro in cima all’Hoz del Huécar; da qui la statua del Sagrado Corazón de Jesús vigila sulla città di Cuenca, un po’ come la caratteristica Statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. È di gran lunga il belvedere migliore per contemplare il vasto panorama sulla città sottostante che si staglia sullo sfondo maestoso del Parque Natural de la Serranía de Cuenca.

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La facciata neogotica dell’Iglesia de San Pablo ©PhotoFires    /Shutterstock
La facciata neogotica dell’Iglesia de San Pablo ©PhotoFires /Shutterstock

Plaza Mayor: il cuore della città vecchia

Nel cuore del Casco Antiguo si trova l’animata Plaza Mayor (dalla caratteristica forma trapezoidale), su cui si affacciano edifici gotici e barocchi, case dai colori vivaci, bettole e dehors.

All’estremità opposta si trova il cinquecentesco Convento de las Petras, un altro palazzo barocco dalla facciata di colore rosa intenso. La maggiore attrattiva della plaza è indubbiamente la Catedral de Cuenca, la prima cattedrale gotica della Castiglia, costruita tra il XII e il XIII secolo sul sito della moschea principale dopo la conquista della città da parte di Alfonso VIII nel 1177. Se vi sembrerà vagamente familiare, è perché assomiglia a Notre-Dame di Parigi per via della facciata romanica tipica dell’architettura anglo-normanna del XII secolo.

Dopo una lunga giornata di cammino, la Plaza Mayor è il posto ideale per ristorarsi con qualche tapas e un caffè per poi andare a cena in una delle vie che si diramano dalla piazza, dove troverete una buona scelta di ristoranti tradizionali e contemporanei.

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Musei all’avanguardia

Malgrado le origini medievali, Cuenca si è stranamente affermata come centro dell’arte astratta. La sua reputazione ha origine negli anni ’50, quando un gruppo di artisti locali fondò la cosiddetta ‘Scuola di Cuenca’. La figura di maggiore spicco del gruppo era il pittore e collezionista d’arte ispano-filippino Fernando Zóbel, che, insieme all’amico e collega artista Gustavo Torner, nel 1966 inaugurò il Museo de Arte Abstracto Español all’interno delle famose Casas Colgadas.

Cuore indiscusso dell’arte astratta di Cuenca, il museo (a ingresso gratuito) ospita una mostra permanente di 129 dipinti della Fondazione Juan March e pezzi della collezione privata di Fernando Zóbel. All’interno dei suoi spazi minimalisti sono esposte diverse opere dipinte negli anni ’50 e ’60 da importanti esponenti dell’astrattismo spagnolo. Il successo ottenuto negli anni da questo museo ha spianato la via a istituzioni analoghe, come il Centro di Arte Contemporanea dell’artista e poeta Antonio Pérez, nato a Sigüenza, con 35 sale che espongono una serie di opere di artisti amici di Pérez, da Antonio Saura a Andy Warhol. Nel 2005, Gustavo Torner ha inaugurato il suo museo personale, l’Espacio Torner, ospitato all’interno di un altro bell’edificio di fronte alle Casas Colgadas, la neogotica Iglesia de San Pablo. Il museo di arte contemporanea espone 40 delle sue opere più importanti, donate dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.

La città sotterranea

Sotto il quartiere antico di Cuenca sono nascosti passaggi che i conquenses hanno scavato nel corso degli anni (con le mani e con attrezzi rudimentali) per diversi scopi; fungevano da acquedotti, collegamenti tra palazzi, fognature, cripte, cantine per immagazzinare vino e cibo e rifugi antiaerei durante la guerra civile spagnola negli anni ’30. Oggi è possibile esplorare la labirintica città sotterranea attraverso due gallerie – il Túnel Calderón de la Barca e il Túnel Alfonso VIII  – con visite guidate che fanno scoprire l’affascinante storia di queste meraviglie nascoste, testimoni dell’ingegnosità degli antichi abitanti di Cuenca.

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Come muoversi a Cuenca

L’auto non vi servirà all’interno delle mura che circondano il quartiere antico, diviso in due livelli principali. Al livello più basso fate una passeggiata lungo il Río Huécar e vi troverete ai piedi delle gole e sotto il Puente de San Pablo. In alternativa, salite verso il belvedere Miradores del Huécar per ammirare le spettacolari Casas Colgadas (ovunque andiate la vista è bellissima!). Da qui potrete dirigervi verso ovest in direzione della piazza principale.

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