Copenaghen, cosa vedere nella città che è capitale mondiale dell'architettura
Copenaghen è capitale mondiale dell'architettura nel 2023. Un titolo che l'UNESCO, in accordo con l'UIA (Unione Internazionale degli architetti), assegna per la seconda volta, dopo che Rio de Janeiro aveva ottenuto il riconoscimento nel 2020-2021. La capitale danese è stata eletta per merito del suo grande patrimonio architettonico (antico e moderno) e per l'innovativo sviluppo urbanistico legato a criteri di sostenibilità e rispetto per l'ambiente.

Con l’arrivo della bella stagione, il programma entra nel vivo. Il Danish Architecture Center (DAC) sarà il fulcro per tutto ciò che accade e consigliamo di partire dalla visita di questo innovativo edificio, che oltretutto è nel cuore del cosiddetto Cultural Discrict (19 fra musei e istituzioni da non mancare nel raggio di una decina di minuti a piedi), per iniziare la scoperta dei gioielli architettonici di Copenaghen. La mostra permanete Made in Denmark introduce alla storia dell’architettura danese, dai Vichinghi ai giorni nostri. Il 4 maggio verrà inaugurata l’esposizione estiva Copenaghen in Common focalizzata sull’architettura danese contemporanea e sullo spirito di comunità, cittadinanza e partecipazione che la anima.

Festival e picnic architettonici, tanti gli appuntamenti
Sempre sui temi dell’inclusione si giocherà un altro classico appuntamento, quello dei Copenhagen Picnic, quest’anno inevitabilmente centrato sui temi dell’architettura. Domenica 11 giugno tutti i quartieri della città, Vesterbro, Valby, Brønshøj-Husum, Amager East e West, Nørrebro, Bispebjerg/Nordvest, Vanløse, Østerbro, la stessa Inner City e il frequentatissimo Copenhagen Harbour ospiteranno delle lunghe tavolate: si mangerà assieme e da qui partiranno tour alla scoperta dell’architettura dei vari quartieri.
Sempre in giugno, dall’1 all’11 si svolgerà la decima edizione del Copenhagen Architecture Festival (CAFx), il principale evento di settore in Scandinavia che ha in programma oltre 100 appuntamenti. Da segnalare, in particolare, la mostra Water nella sede del CAFx che si trova nel Meatpacking District, una zona molto vivace della città dedicata alla cultura e all’intrattenimento nata dalla rigenerazione dell’area dove un tempo avevano sede i macelli e l’industria della carne.

Il Congresso Mondiale degli Architetti, la città si veste a festa
Un momento importante del programma sarà il Congresso Mondiale degli Architetti, che si svolgerà dal 2 al 6 luglio. In città arriveranno fra i 10 e 15 mila professionisti da tutto il mondo per dibattere sul tema ’Sustainable Futures - Leave No One Behind’. Per l’occasione, lungo il Copenhagen Harbour un selezionato numero di studi architettonici costruirà dei padiglioni progettati secondo criteri di accessibilità per tutti e con l’uso di materiali eco-sostenibili. Ci sarà anche un padiglione progettato dal Bjarke Ingels Group (BIG) che in questo momento è forse lo studio danese di architettura più importante e famoso nel mondo. Tra le sue realizzazioni ci sono ad esempio il Danish Maritime Museun di Hensingør (pochi chilometri a nord della capitale che consigliamo di visitare), il Denmark’s Refugees Museum (a Oksbøl, appena completato), la LEGO Brand House (a Billund).
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Gli edifici iconici della Copenaghen contemporanea
Oltre agli appuntamenti a venire, Copenaghen si propone come un grande compendio di architettura contemporanea a cielo aperto. Abbiamo scelto alcuni edifici iconici che hanno segnato negli ultimi anni la trasformazione urbana della capitale danese e che sono luoghi imperdibili per tutti gli archilovers.
The Black Diamond - Royal Danish Library
L’appellativo "diamante nero" si riferisce all’edificio contemporaneo (1999) affacciato sulle acque del porto che costituisce un’estensione della storica Biblioteca Reale Danese. Il progetto firmato dallo studio danese Schmidt Hammer Lassen Architects è caratterizzato dalle lastre di granito nero delle facciate ed è stato uno dei primi a marcare il risveglio architettonico della città diventandone uno dei suoi simboli. Entrateci liberamente, ci sono sempre delle mostre in programma. Salendo sulle scale mobili per portarsi verso la parte storica della biblioteca, dove si trovano alcune delle sale di lettura, si avrà un colpo d’occhio magnifico sull’atrio centrale e sull’ambiente esterno tramite la luminosa vetrata.
La Biblioteca Reale conserva ed espone i manoscritti delle opere di alcuni famosi autori danesi, come Tycho Brahe, Søren Kierkegaard, Karen Blixen e H.C. Andersen.
The Royal Opera House
Sul lato opposto del porto, raggiungibile anche con un battello pubblico, il modernissimo edificio dell’Opera Reale è un progetto dell’architetto danese Henning Larsen. Diversi artisti locali hanno contribuito al design e all’architettura d’interni. Fra questi, Per Kirkeby che ha creato quattro rilievi in bronzo e Olafur Eliasson autore di tre sculture luminose che si trovano nel foyer decorato con marmo siciliano. La sala principale dell’Opera può ospitare 1.400 spettatori. Di fronte all’Opera si trova un altro edificio dal forte impatto architettonico la Royal Danish Playhouse, sede degli spettacoli di arte drammatica.

CopenHill (Amager Bakke)
Un po’ più decentrato ma ben visibile da molti punti della città, CopenHill è il termovalorizzatore che è stato trasformato in un centro di aggregazione sportiva e con i suoi quasi cento metri di altezza è anche uno dei migliori punti panoramici della città. Il progetto firmato dall’architetto danese Bjarke Ingels fondatore di BIG (Bjarke Ingels Group) ha previsto la costruzione sul tetto dell’edificio di piste da sci (in materiale sintetico rigenerabile realizzato da una ditta italiana), ma anche sentieri escursionistici e palestre di arrampicata. La parte ricreativa del grande edificio è stata ufficialmente inaugurata il 4 ottobre 2019.
Dello stesso studio di architettura merita la visita anche il Parco Superkilen nel quartiere periferico di Nørrebro: un’area che riunisce famiglie, skateboarder e locali di intrattenimento.
The Mærsk Tower (Panum Institute)
Questa nuovo grattacielo alto 75 metri è parte integrante della Facoltà di Medicina dell’Università di Copenaghen, ma il piano panoramico è liberamente accessibile a tutti. Non siamo distanti dai cosiddetti Laghi interni (Søerne) che separano la città storica dai quartieri di Nørrebro e Østerbro e dall’alto della torre si gode una splendida vista sullo skyline della città. Già entrando nella hall si percepisce la qualità dell’architettura sviluppata dal progetto dello studio danese C.F. Møller che ha conquistato numerosi premi per il suo design innovativo e sostenibile (in particolare il riciclo dell’acqua piovana). La facciata è ricoperta da 3.300 pannelli di rame che creano un effetto di movimentazione nella superficie.
The Circle Bridge
Siamo tornati di fronte al Diamante Nero, ma sull’altra sponda del porto. Il ponte progettato da Olafur Eliasson, artista danese con origini islandesi, è stato commissionato per completate il collegamento fra l’area di Christianbro e Appelbys Plads e rendere più facile la vita ai numerosi ciclisti che giornalmente si spostano fra le due zone. Ma la forma scelta da Eliasson vuole indurre ciclisti e pedoni a rallentare la loro velocità e prendersi il tempo per dare un’occhiata alla splendida vista sulla città. Cinque piattaforme circolari richiamano la tolda di una nave e rimandano alla lunga storia marittima di Copenaghen.