Le città della tua seconda volta. La top 2011
Non sempre la prima volta è la più bella. Quasi sempre, anche nelle città, è intrigante concedersi almeno una seconda occasione. Soprattutto quando non le si vedeva da anni, come la meravigliosa Asmara, o quando cambiano così in fretta che è difficile anche solo fotografarle, come Berlino. Per la seconda parte, clicca qui.

Le città della tua seconda volta. La top 2011
1. Berlino (Germania)
Gli edifici stalinisti non piacevano nemmeno ai contemporanei; il gigantismo architettonico di Karl-Marx-Allee si è meritato più di uno scherno e più di un riferimento a uno stile da... torta nuziale. Ora che il comunismo è defunto, non stupisce che l'opera di conservazione della memoria storica sia stata condotta con una buona dose di ironia.
Non è stato facile: dopo la Caduta del Muro, molti chiesero che l'architettura comunista fosse abbandonata a se stessa. Oggi, se hai voglia di fare un tuffo nel passato, puoi scoprire ciò che resta del Muro e ascoltare musica dal vivo al vecchio Träenenpalast ('sala delle lacrime'; il posto vicino al Muro dove i famigliari si dicevano addio), guardare un film al Kino International o visitare il DDR Museum, dove potrai anche essere spiato dalla Stasi.
Poco dopo la realizzazione del film Le vite degli altri, nel 2006, è stato aperto l'Ostel, un hotel in stile Germania dell'Est con stanze a tema.
>> Destinazione: Berlino
2. Ayacucho (Perù)
Oggi è una delle gemme coloniali delle Ande che fa a gara con Cuzco in quanto a bellezza. Vent'anni fa era la base del movimento terroristico Sendero Luminoso che seminò il terrore sugli altopiani del Perù e contribuì a tenere alla larga i viaggiatori.
Il cambiamento, qui ad Ayacucho, è stato epocale: nel 1999 sono state finalmente asfaltate le strade. Poi si è passati alle facciate delle case e ai marciapiedi e il risultato è stato la creazione di un luogo davvero idilliaco. In armonia con il vibe coloniale, sono spuntati hotel eleganti ma abbordabili e ristoranti niente male.
La nostra scelta, tra le sistemazioni in stile coloniale, è l'Hotel Santa Rosa (Lima 166, Ayacucho).
>> Destinazione: Perù
3. Asmara (Eritrea)
Molti tra coloro che ci sono stati considerano Asmara la città più bella dell'Africa per la sua architettura Art Déco realizzata in buona parte per ordine di Mussolini all'epoca del suo fallimentare tentativo di ridare vita all'Impero Romano.
Negli ultimi 50 anni, va detto, l'Eritrea è stata in guerra con la vicina Etiopia, prima per l'indipendenza e poi per questioni territoriali. Le tensioni rimangono, ma la capitale eritrea può essere visitata senza problemi. Tra le cose da vedere - per trarre le conclusioni che si vogliono - il vecchio quartier generale italiano e quel prodigio del calcestruzzo che si chiama Fiat Tagliero, una stazione di servizio in stile futurista che assomiglia a un aereo pronto al decollo.
Pochi hotel di Asmara sono dotati di sito web. Molte notizie, invece, le trovi sul sito www.asmera.nl, ricco di spunti sulla città e i suoi servizi.
>> Destinazione: Eritrea
4. Glasgow (Scozia)
Nel 1983, quando fu lanciata la campagna 'Glasgow's miles better' (Glasgow è molto meglio), la città godeva di una pessima reputazione dovuta a criminalità, alcolismo, decadenza in genere. La campagna sembrò destinata a fare un buco nell'acqua e, invece... funzionò alla grande.
La città seppe reinventarsi e nel 1990 fu eletta Capitale Europea della Cultura. Rivalutare il suo passato di centro industriale divenne una delle chiavi del successo. Anche le sponde del River Clyde, centro del degrado del secondo dopoguerra, sono diventate un luogo di aggregazione decisamente cool. Quando andrai in giro tra gli edifici interessanti e i bar accoglienti del centro, faticherai a credere che i tempi duri siano esistiti.
Sali a bordo del Waverley, l'ultima nave a vapore del mondo, per un'esperienza nello stile dei magnati del XIX secolo.
>> Destinazione: Scozia
5. León (Nicaragua)
Bersagliata dai terremoti e dalla rivoluzione nicaraguense, è un miracolo che Léon conservi quasi intatto il suo fascino coloniale. Quando fu la prima città a cadere nelle mani dei Sandinisti, il presidente Somoza pronunciò le celebri parole: "Bombardate ogni cosa che si muove finché si sarà fermata".
Di quel conflitto restano non poche tracce. I segni dei proiettili sfregiano ancora gli edifici. Visita il Museo de Tradiciones y Leyendas per approfondire le vicende che portarono i Sandinisti al potere.
Il gruppo di avventurosi volontari chiamato Quetzaltrekkers organizza trekking nella regione vulcanica intorno a Léon. Un'occasione per dare una mano alle comunità locali.
>> Destinazione: Nicaragua