Belfast come un local

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Se prima Belfast e l’Irlanda del Nord erano associate a parole come “terrorismo” e “bomba”, oggi tutto questo appartiene al passato. Sono passati 25 anni dal Cessate-il-fuoco e 21 dall’Accordo del Venerdì Santo, gli eventi che hanno ristabilito la pace.

La pace in Irlanda del Nord è stata ristabilita da quasi 30 anni ©scenicireland.com / Christopher Hill Photographic/Alamy Stock Photo
La pace in Irlanda del Nord è stata ristabilita da quasi 30 anni ©scenicireland.com / Christopher Hill Photographic/Alamy Stock Photo
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Non sono cresciuta a Belfast ma a circa 130 chilometri di distanza, nella contea di Fermanagh. Mi sono trasferita nella capitale quando ho cominciato l’università 10 anni fa e non l’ho più lasciata. Uno dei miei primi ricordi legati alla città risale agli anni 90, quando i miei genitori bloccavano le portiere della macchina non appena le corsie dell’autostrada passavano da due a tre. La città non godeva di una bella reputazione, nemmeno tra la gente del posto. Ma adesso la situazione è completamente cambiata. Belfast ora è uno dei set de Il Trono di Spade e una delle città più famose al mondo per la street art. La creatività e l’arte l’hanno completamente trasformata negli ultimi vent’anni.

Belfast è una città divisa in quartieri, tra cui Cathedral Quarter, Linen Quarter, Queen’s Quarter, Titanic Quarter, Market Quarter e Gaeltacht Quarter. Non serve essere bravi in matematica per accorgersi che sono più di quattro, ma per calcolare tutte le attrazioni da visitare in ogni quartiere forse sì. 

Belfast è una città dalle mille sfaccettature ©benkrut/Getty Images
Belfast è una città dalle mille sfaccettature ©benkrut/Getty Images

Cathedral Quarter: un Temple Bar meno affollato

Cathedral Quarter prende il nome dalla Cattedrale di Sant'Anna, e se in passato era un quartiere dove non c’era un granché da fare, oggi è esattamente il contrario. Nelle strade acciottolate e nei vicoletti illuminati regna un’atmosfera vivace da quando c’è il nuovo campus della Ulster University e i lavoratori dell’area sono aumentati.

Penserete che la Guinness del Duke of York sia la migliore del paese, ma questo riconoscimento spetta in realtà ad un altro pub, il Robinson Bar (vicinissimo alla stazione dei treni e dei bus), tappa imperdibile in inverno per una pinta e un hamburger. Il Duke of York era prima un pub da vecchi, ma ora tutti si riversano qui per un drink post lavoro. Sedetevi nei tavolini fuori per ammirare alcuni dei migliori capolavori di street art della città.

Non sono graffiti che marcano l’appartenenza ad un quartiere ma pezzi d’arte che celebrano la storia, lo sport e le star della televisione irlandesi. C’è Jamie Dornan di The Fall, una scena de Il Trono di Spade e, ovviamente, non sarebbe l’Irlanda del Nord se George Best non facesse un’apparizione da qualche parte. I graffiti tappezzano la città, alcuni sono divertenti mentre altri affrontano temi più seri, come il razzismo e l’inadeguatezza delle condizioni lavorative.

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A Belfast troverete un'ampia scelta di pub ©Steven Raymer/Getty Images
A Belfast troverete un'ampia scelta di pub ©Steven Raymer/Getty Images

Uno dei tesori di questo quartiere è il Dirty Onion. Questo locale molto popolare si riempie nelle sere del weekend ma è molto più piacevole alla domenica, quando davanti al camino si tengono dei concertini di musica tradizionale per pochi intimi. Il pub serve una vasta gamma di birre e lo Yard Bird al piano di sopra è ciò che fa al caso vostro se cercate qualcosa di meglio del fast food. Poco lontano si trova North Street, una strada che sta subendo una grande trasformazione; è stata in parte demolita ma la Keats & Chapman, la seconda miglior libreria di seconda mano di Belfast, è ancora in piedi. È diventata il mio rifugio per l’ora di pranzo, ci trovo tanti libri di generi di cui non pensavo mi sarei potuta mai appassionare.

L’Established Coffee, il migliore del quartiere, è un paradiso per gli hipster (ma non solo), che si radunano con i loro pc nel grande tavolo al centro, sfruttando il wifi gratuito e versandosi il caffè dalle brocche di vetro. Negli angoletti siede, invece, chi preferisce fare quattro chiacchiere e assaggiare una fetta di torta. La vicina St Anne’s Square è una piazza piena di ristoranti. Uno dei miei preferiti è l’House of Zen, un ottimo posto per la pausa pranzo: merita un 10/10 per servizio impeccabile, porzioni abbondanti e prezzi.

La solenne facciata della Queen’s University di Belfast © Brian Logan Photography/Shutterstock
La solenne facciata della Queen’s University di Belfast © Brian Logan Photography/Shutterstock
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Queen’s Quarter: il nuovo quartiere per studenti

A 2,5 chilometri da St Anne’s Square si trova la Queen’s University. Questo è il quartiere dove da studentessa correvo da una lezione all’altra o procrastinavo lo studio davanti a un frozen yogurt. Spicca tra gli edifici il Lanyon Building, completato nel 1849. Anche i non-studenti possono andarsene in giro per ammirare la tipica architettura delle università inglesi in stile Tudor e gotico.

Questa passeggiata finirà inevitabilmente ai Giardini Botanici di Belfast. Sono stati recentemente investiti 3,8 milioni di sterline per rinnovare i giardini e il Tropical Ravine, l’edificio vittoriano che ha da poco riaperto; ospita un’incredibile mostra sulla biodiversità. In estate studenti e lavoratori frequentano abitualmente i giardini per passeggiare con un gelato o godersi un picnic sul prato.

Gli studenti sanno dove si mangia bene nel Queen’s Quarter di Belfast ©Andrew Montgomery/Lonely Planet
Gli studenti sanno dove si mangia bene nel Queen’s Quarter di Belfast ©Andrew Montgomery/Lonely Planet

Non venite in questa parte della città se siete affamati. L’alta concentrazione di studenti garantisce la presenza di ottimi posti in cui mangiare a buon prezzo. Al di là della strada, di fronte all’Ulster Museum (dove andare per imparare un po’ di storia), si trova il Café Conor, con i suoi alti soffitti, che ospitava una volta lo studio dell’artista irlandese William Conor. Consumate qui una colazione abbondante per prepararvi a camminare tutto il giorno alla scoperta della parte sud di Belfast. 

Qua troverete il miglior ristorante italiano della città secondo l’opinione comune degli universitari: Villa Italia. Ho festeggiato spesso i miei successi in questo ristorante, ad un certo punto è diventato pure l’unico posto in cui volevo andare a cena fuori. Regna un’atmosfera tipicamente italiana, l’arredamento è in stile veneziano e i clienti abituali formano spesso una coda all’entrata. La grandezza delle porzioni è all’altezza della qualità dei prodotti e c’è un’ampia scelta di pasta e pizza cotte nel forno a legna.

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Il museo di Belfast dedicato alla tragedia del Titanic ©Atmosphere1/Shutterstock
Il museo di Belfast dedicato alla tragedia del Titanic ©Atmosphere1/Shutterstock

Titanic Quarter: il set de Il Trono di Spade

Belfast è legata al ricordo della tragedia del Titanic. Oggi la gente del posto sfrutta la storia a loro beneficio: la città ha il proprio quartiere Titanic, costruito su un terreno bonificato. È il centro nevralgico per l’arte e le start-up tecnologiche che danno lavoro a molti dei local.

Ma c’è molto altro da vedere oltre al museo dedicato al Titanic. Ve ne renderete conto passeggiando lungo il fiume Lagan quando arriva la sera; passerete accanto a una delle location in cui è stato girato Il Trono di Spade, al molo da cui salpò il Titanic e alla HMS Caroline, l’unica nave sopravvissuta alla battaglia di Jutland, uno degli scontri della Seconda Guerra Mondiale.

Belfast merita una visita ©Nigel Andrews/Getty Images
Belfast merita una visita ©Nigel Andrews/Getty Images
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Da molte delle camere del Titanic Hotel è possibile avvistare il set di Approdo del Re, la capitale dei sette regni de Il Trono di Spade. Questa location è stata utilizzata durante le riprese dell’ottava stagione, e chi capita da queste parti può vedere i risultati del passaggio disastroso del drago. L’hotel è oggi un tributo al Titanic, mentre in passato ospitava gli uffici dell’industria cantieristica Harland and Wolff, la compagnia che ha costruito la nave da crociera più tristemente nota.

La mia attività preferita organizzata dall’hotel è il tè del pomeriggio, una novità recente. Viene servito in una delle vecchie sale di presentazione che si affaccia su uno degli ex uffici di disegno, dove adesso si trova invece il bar; questa sala ha un soffitto alto tre piani ed è rimasta invariata dai tempi in cui venne disegnato il Titanic.

Belfast ha moltissimo da offrire. I conflitti politici hanno ostacolato a lungo la crescita della città mentre il resto del Regno Unito si espandeva, ma oggi la città ha ampiamente investito su tutti i fronti: da quello cinematografico a quello della promozione marketing di una grande sciagura della storia, ma che, vista l’attuale fioritura di Belfast, appartiene solo al passato.

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