Barcellona segreta: solo per intenditori
Amichevole e coinvolgente, Bercellona è sempre pronta ad accogliere chi ama viaggiare. Questa volta, però, vuole stupirti con quattro segreti per intenditori.

Barcellona segreta: solo per intenditori
Non solo Gaudì
Le sorprendenti forme dell'architettura fin-de-siècle che caratterizzano Barcellona sono la testimonianza di un'età d'oro per la città. Un'età resa possibile dai generosi investimenti di molti capitani d'industria. E dal talento di grandi architetti. Tutti conoscono il nome di Antoni Gaudí, ma non è giusto fermarsi lì.
Un altro grande è stato Josep Puig i Cadafalch, che ha saputo disegnare nel cielo catalano architetture dalle forme sontuose, degne di un castello delle favole rivisitato in chiave modernista. Un esempio su tutti: il museo di arte contemporanea CaixaForum (Avinguda Marquès de Comillas, 6-8). Non perdere l'esperienza di salire sul tetto. Si trova alle pendici del Montjuïc e ne vale davvero la pena.
No (per una volta) alla cerveza - e sì ai cocktail
Bar e locali non mancano di certo a Barcellona. Il nostro consiglio, però, è di resistere al richiamo delle tentazioni più facili e di andare in cerca di uno dei locali meno conosciuti. Parliamo della Coctelería Boadas, a ridosso della Rambla, a un passo dalla fiumana dei turisti ma sufficientemente anonimo (da fuori) da passare inosservato.
Il primo cocktail bar di Barcellona, fu fondato nel 1933 da Miguel Boadas, che imparò i trucchi del mestiere preprandao daiquiri a Hemingway all'Avana. L'unico errore che non devi commettere è cercare il menu. Non esiste, perché la ricetta dei 680 cocktail è nella testa dei camerieri. Dove trovare questa meraviglia: Carrer dels Tallers, 1.
Una tentazione irresistibile
Il modo migliore per avere un colpo d'occhio di Barcellona è salire al Tibidabo. Qui ti aspetta una ruota panoramica costruita 110 anni fa che si affaccia su uno strapiombo di 500 metri: quella che si dice una veduta mozzafiato. Questo luna park è il secondo più vecchio d'Europa dopo quello del Prater a Vienna.
Un'altra nota magica: il nome della collina ha un sapore evangelico e intrigante, visto che deriva dalle parole rivolte da Satana a Gesù in una delle sue tentazioni. "Tibi dabo", "ti darò" tutto questo. Il riferimento, in questo caso, è a ciò che si vede dalla collina, ovvero lo splendore di Barcellona. La differenza è che tu puoi cedere alla tentazione.
Prima gli occhi, poi la pancia
In una città che può fregiarsi di una costellazione di stelle Michelin, Barcellona vanta locali che spiccano anche per la creatività del loro interno. Come il Flash Flash, le cui sale si aprono su una porta spazio temporale sugli anni '60. Per la precisione, al meglio in fatto di design di quel decennio.
Il grande Kubrick avrebbe tranquillamente potuto girare qui una scena di 2001 Odissea nello spazio. La cosa migliore è mettere alla prova il fascino di questa tortilleria aperta nel 1970 dal reporter di moda Leopoldo Pomés. La Twiggy in versione catalana che campeggia sui muri era sua moglie.
Lo staff è rigorosamente vestito in bianco e nero. Non è un caso se una delle migliori tortilla, la morcilla de arroz de Burgos, riproduce in chiave culinaria questi colori. Ti manca solo l'indirizzo: Carrer de la Granada del Penedès, 25.