Trekking in Inghilterra: dove andare e come organizzarvi

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

L’Inghilterra non è molto grande, eppure offre una sbalorditiva varietà di paesaggi: brughiere, montagne, laghi, boschi, campi, valli e chilometri e chilometri di costa. Se poi ci aggiungete i parchi nazionali, le riserve naturali e i tanti siti suggestivi, otterrete uno scenario che è fonte di continua ispirazione, come hanno scoperto generazioni di poeti, pittori, musicisti e fotografi a loro, e nostro, vantaggio. Ecco perché le passeggiate costituiscono l’attività all’aperto più praticata in Gran Bretagna, sia dalla gente del posto sia dai turisti: consentono infatti di scoprire splendidi angoli del paese e – diversamente da quanto accade in molte altre parti del mondo – non richiedono alcuna pianificazione. Qui vi diamo alcune idee per organizzare il vostro trekking in Inghilterra.

Un sentiero nei pressi di Seaford, East Sussex, nel South Downs National park ©Lilly Trott
Un sentiero nei pressi di Seaford, East Sussex, nel South Downs National park ©Lilly Trott
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L’Inghilterra dispone di un’efficiente rete di infrastrutture per chi ama camminare, che si rivelerà di grande aiuto soprattutto a chi si avventura a piedi per la prima volta nel paese. In quasi tutti i villaggi e le cittadine in cui è diffuso l’escursionismo ci sono negozi che vendono cartine e guide, nonché uffici turistici che forniscono opuscoli e un gran numero di informazioni. Nei parchi nazionali è spesso possibile ottenere suggerimenti sugli itinerari e prendere parte a trekking guidati. Questo significa che si può arrivare in un posto sconosciuto e – dopo aver raccolto qualche informazione – trovarsi a camminare in splendidi paesaggi nel giro di meno di un’ora. Nessun biglietto d’ingresso, nessun permesso, nessuna preoccupazione.

Il misterioso Cavallo Bianco di Uffington ©A G Baxter
Il misterioso Cavallo Bianco di Uffington ©A G Baxter

La rete di sentieri

L’Inghilterra (e il Galles) è attraversata da una vasta rete di sentieri, molti dei quali sono secolari e risalgono ai tempi in cui camminare era l’unico modo per arrivare dai campi al paese, dal paese alla città e dalla città alla costa o per passare da una valle all’altra. Oggi tutte le escursioni si snodano lungo questi antichi tracciati e persino gli itinerari più lunghi non sono altro che percorsi studiati per collegare molti sentieri brevi. Talvolta ci si trova a camminare lungo le cosiddette

bridleways, le piste che in passato venivano utilizzate per gli spostamenti a cavallo, e lungo vecchie strade sterrate chiamate byways.

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Trekking nel Lake Distric © Duncan Andison/Shutterstock
Trekking nel Lake Distric © Duncan Andison/Shutterstock

Diritto di passaggio

Il piacere assoluto dell’escursionismo in Inghilterra e nel Galles è dovuto anche al right of way, il diritto di passaggio determinato dalla presenza di una rete di piste e sentieri pubblici che attraversa le proprietà private. In Gran Bretagna quasi tutti i terreni (inclusi i parchi nazionali) sono di proprietà privata, ma in virtù del diritto di passaggio è possibile attraversare liberamente campi, pascoli, boschi e persino le proprietà delle fattorie, purché non si esca dai percorsi stabiliti e non si causino danni. In alcune zone di montagna e di brughiera gli escursionisti possono muoversi in completa libertà: noto come freedom to roam, questo diritto di pubblico accesso è chiaramente segnalato sui pali e sui cancelli.

I migliori posti dove fare un trekking in Inghilterra

Sebbene in Inghilterra si possano fare escursioni praticamente ovunque, alcune zone sono migliori di altre. Di seguito vi suggeriamo le nostre preferite, indicate per passeggiate di un paio d’ore o per escursioni di uno o più giorni.

I 50 anni del Ridgeway Trail

È uno dei 16 cammini nazionali, segue in parte un sentiero preistorico e nel 2023 compie ben 50 anni! Il Ridgeway Trail è lungo 87 miglia (140 chilometri) da Avebury, nel Wiltshire, attraverso i North Wessex Downs fino a Ivinghoe Beacon nel Buckinghamshire. È probabilmente uno dei cammini più vecchi dell’Inghilterra. E attraversandone alcuni tratti potrete arrivare a Wayland’s Smithy, una tomba risalente all’era della pietra vecchia oltre 5500 anni e visitabile in assoluta libertà, o raggiungere il misterioso Cavallo Bianco di Uffington.

Seguendo altri tratti del sentiero attraverserete i terreni di Avebury, dove si trova il più grande sito preistorico di pietre circolari e dove vi troverete in armonia con gli antenati che diedero vita a questo splendido paesaggio.

Il Ridgeway trail è anche celebre per la sua fauna, che vanta uccelli rari e una vegetazione incredibile. Scopritelo quest’anno: grazie alle celebrazioni del suo cinquantenario saranno attivati numerosi eventi come escursioni guidate, conferenze sulla storia del posto, eventi artistici e molto altro.

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Il tramonto a Bamford Edge nel Peak District National Park ©Daniel_Kay
Il tramonto a Bamford Edge nel Peak District National Park ©Daniel_Kay

Sentieri costieri

Grazie alla vecchia tradizione britannica del libero accesso ai terreni privati nelle aree naturali (e alla recente legislazione che garantisce il right to roam, il diritto di muoversi liberamente), gran parte delle spettacolari coste dell’Inghilterra e del Galles sono accessibili agli escursionisti. In diverse zone esistono itinerari a lunga percorrenza che contornano praticamente l’intero litorale, come il Wales Coast Path di 870 miglia (1400 km) nel Galles e il South West Coast Path di 630 miglia (1000 km) nell’Inghilterra sud- occidentale, ora parte dell’England Coast Path, un nuovo itinerario escursionistico lungo ben 2795 miglia (4500 km) che si snoda lungo l’intera linea costiera dell’Inghilterra.

Inghilterra meridionale

Le alture gessose delle South Downs si estendono nelle contee del West Sussex e dell’East Sussex, mentre la New Forest si trova nell’Hampshire ed è favolosa per fare brevi passeggiate. Altre ottime opportunità per l’escursionismo sono offerte dalla vicina Isle of Wight. La zona più alta e selvaggia dell’Inghilterra meridionale è il Dartmoor, punteggiato da vestigia dell’Età del Bronzo e da affioramenti di granito chiamati tor, che sembrano sculture astratte. L’Exmoor è caratterizzato da colline ammantate di erica solcate da profonde vallate e da un incantevole tratto di costa. La penisola sud-occidentale, che comprende tutto il litorale dal Dorset al Somerset, offre la possibilità di fare eccezionali camminate, soprattutto lungo le magnifiche scogliere della Cornovaglia.

Inghilterra centrale

La perla dell’Inghilterra centrale è la regione delle Cotswold Hills, la classica campagna inglese con dolci sentieri che attraversano campi ordinati, antiche foreste e graziosi villaggi di pietra color miele. Lo stesso paesaggio bucolico si ritrova nelle Marches, al confine con il Galles, dove avrete molte possibilità di fare belle camminate. Se cercate un’altitudine maggiore, puntate verso il Peak District, diviso in due zone distinte: il White Peak, dove rocce calcaree, campi coltivati e valli verdeggianti creano la cornice ideale per amene passeggiate; e il Dark Peak, con alte brughiere ricche di torba, erica e affioramenti di arenaria, indicato per escursioni più impegnative.

I resti del Vallo di Adriano nel Northumberland National Park ©Dave Head
I resti del Vallo di Adriano nel Northumberland National Park ©Dave Head
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Inghilterra settentrionale

Il Lake District è la regione escursionistica inglese per antonomasia, una zona favolosa fatta di alte vette, panorami sconfinati, profonde vallate e – naturalmente – splendidi laghi. Sul versante orientale del paese, le colline ondulate delle Yorkshire Dales sono un’altra zona escursionistica molto battuta. Più a nord, gli escursionisti rimarranno incantati dalla spoglia bellezza delle colline del Northumberland National Park; la vicina costa incute meno soggezione, ma è ugualmente spettacolare e perfetta per passeggiare in un ambiente selvaggio affacciato sul mare.

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Coasteering

Se una semplice passeggiata in cima a una scogliera non vi basta, allora il coasteering potrebbe fare al caso vostro. Si tratta di un’attività simile all’alpinismo, ma invece di salire su una montagna ci si sposta lateralmente lungo pareti di costa ripide e rocciose, con le onde che si infrangono pochi metri più in basso. E nei punti in cui la scogliera diventa troppo ripida per proseguire, ci si tuffa e si inizia a nuotare. I centri di coasteering noleggiano mute, caschi e giubbotti salvagente; voi dovrete portarvi dietro solo un paio di vecchie scarpe da ginnastica e tanto spirito di avventura. Questo sport può essere praticato in tutta la Gran Bretagna, ma i luoghi più adatti sono la Cornovaglia e il Devon, grazie al paesaggio fatto di scogliere scoscese e spiagge lambite da acque tiepide.

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