In Puglia alla scoperta delle masserie, senza automobile

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È nell’entroterra che la Puglia rivela la sua essenza più autentica. Qui intere generazioni di uomini e donne hanno lavorato una terra aspra e dal carattere deciso. La sera, dopo una giornata di duro lavoro, i braccianti rincasavano in solide costruzioni di pietra, divenute col tempo il simbolo della tradizione contadina della regione, le masserie. Chi si trova da queste parti non può andarsene senza averne visitata almeno una. Non c'è bisogno dell'automobile: a piedi, o ancora meglio in bicicletta, si possono raggiungere strutture pienamente riqualificate e dal fascino intatto, respirando a pieni polmoni i profumi di una natura che, specie in primavera, è pronta a stupirvi.  

antica strada nel centro di Gravina in Puglia
Gravina in Puglia © Massimo Santi
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La scoperta dell’Altopiano delle Murge, con i suoi paesaggi aspri e incontaminati, può essere un buon motivo per lasciare la frizzante Bari, almeno per qualche giorno. Dal capoluogo partono varie linee ferroviarie dirette verso l’interno, che in poco tempo permettono di raggiungere luoghi spesso snobbati dai più. Procuratevi una bicicletta e poi salite a bordo di un treno delle ferrovie Appulo Lucane, che servono la linea verso Matera. Scendendo allo scalo di Pescariello con una pedalata agevole si raggiunge l’impressionante Pulo di Altamura, la più imponente depressione carsica di tutto l’altopiano, ben 75 metri di profondità. Poi si arriva a La Calcarea, una masseria fortificata dell’ottocento che propone alcune primizie della cucina pugliese, come antipasti a base di cardoncelli (il fungo “principe” delle Murge), primi di pasta fresca fatta in casa e il succulento cutturidde, agnello cotto nel tegame a fuoco lentissimo insieme a cipolle e erbe aromatiche. Sulla strada del ritorno ci si può spingere fino alla bella Altamura, e magari concedersi un buon bicchiere di Padre Peppe, il liquore per antonomasia della città, o mettersi in coda in uno dei suoi tanti e animati panifici storici. Dalla stazione del paese si può poi agevolmente tornare verso Bari.  

Il centro di Altamura © LightCapturedByDamian
Il centro di Altamura © LightCapturedByDamian

Con la stessa compagnia si arriva anche a Gravina in Puglia che, come lascia intendere il nome, ha le case del centro storico aggrappate sulle pendici di una gola (gravina) scavata nel corso dei millenni dall’azione dell’acqua. Fermarsi qualche giorno da queste parti permette di scoprire le tante bellezze di questa vivace cittadina, tra cui un insospettabile e grandioso patrimonio sotterraneo con chiese rupestri scavate nel tufo. A circa un’ora di strada a piedi dalla stazione si trova la Masseria Sant’Angelo: in uno splendido angolo delle Murge, questa antica tenuta contadina sarà la gioia per i bambini che potranno conoscere dal vivo pecorelle, asinelli e cavalli. Non sarà facile sfuggire alla tentazione di trascorrevi una notte o due: le camere sono ricavate dall’antico jazzo (ovile) e, seppur impeccabili, mantengono intatte la loro origine rurale.

Più a nord, sulla linea ferroviaria Bari-Barletta gestita dalle FS, si scende presso l’abitato di Ruvo. Prima di mettervi in sella sulla bici andate a vedere la bella cattedrale, in stile gotico-romanico e caratterizzata da un grande rosone centrale. Poi dirigetevi presso la Masseria La Ferrata, un’azienda agricola operante sul territorio da inizio novecento e che propone ai suoi ospiti, previa prenotazione, diverse attività, tutte a stretto contatto con la natura. Per i più piccoli è possibile fare una passeggiata a dorso di docili asinelli, mentre per i più grandi si organizzano interessanti laboratori sulla panificazione e sui vari tipi di grano. La struttura si trova nei pressi del bosco di Scoparella, che nei suoi 300 ettari ospita uno dei pochi boschi rimasti di querce loverelle, ora sottoposto a tutela dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Si può percorrere il sentiero interno per ammirare la lama (depressione del terreno) profonda più di 40 m, sovrastata dal ponte dell’acquedotto pugliese, e lo Jazzo del Demonio, un ovile dove si dice abbia dormito addirittura il diavolo.  

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Castel del Monte, Andria © Di Vladimir Sazonov
Castel del Monte, Andria © Di Vladimir Sazonov

Andria, la patria mondiale della burrata, è anche conosciuta per ospitare nei suoi dintorni uno dei gioielli architettonici più sfavillanti non solo della regione ma dell’Italia intera, il Castel del Monte. Dal centro città è attivo un servizio di bus per arrivare comodamente al castello. Una volta sul posto occorre visitarlo con calma, possibilmente fuori dalle ore più calde se in estate, ammirarne a pieno la perfezione geometrica delle sue linee, addentrarsi tra gli interni e infine interrogarsi sui tanti misteri che ancora aleggiano intorno a questa costruzione. Con una passeggiata di circa un’ora – valutate sempre la bicicletta come alternativa - si raggiunge la Masseria del Pino Grande, così chiamata per la presenza di un maestoso albero nel suo cortile di un’età stimata di oltre 300 anni. Anche la struttura vanta una storia secolare e un’ospitalità tutta da scoprire, oltre ai tradizionali piatti del territorio propone inoltre corsi di cucina. Per chi decide di trascorrerci qualche notte, si dorme in delle camere ricavate dall’antica dimora patronale. 


Un'antica masseria sotto il cielo stellato, Puglia © matteo leonetti
Un'antica masseria sotto il cielo stellato, Puglia © matteo leonetti
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Si torna più a sud e si va sulla costa, per la precisione nella splendida Monopoli, per l’ultima meta consigliata. Si tratta della Masseria Spina, distante circa 3 km dalla stazione ferroviaria (nel comune è attivo un servizio di bike sharing). La struttura, splendidamente conservata, è originaria addirittura del XV secolo. Quando si entra nel cortile comune è come ritrovarsi in un’altra epoca: la splendida casa patronale in pietra è anticipata da un elegante scalone, mentre ai suoi lati si trovano le altre case del complesso, dove un tempo dormivano i braccianti al servizio del proprietario terriero. La visita guidata nella tenuta di sette ettari che circonda la masseria è imperdibile, con una tomba di origini messapiche e un antico frantoio posto sotto un gigantesco ulivo tra le principali attrazioni.

Per informazioni su escursioni organizzate in bicicletta presso alcune di queste masserie, un valido riferimento è quello di CicloMurgia - 4Cycliclingandtrek.

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