Contemplare il mare sui sentieri del monte San Bartolo
La fiorente città di Pesaro, meta balneare e culturale dell’Adriatico, tra le carte da giocare ha anche quella del Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo, una collina che digrada verso la spiaggia e il mare e che in stagione si colora di ginestre. La sua fitta macchia verde incontra il blu dell’acqua in un connubio che, visto dall’alto, riempie gli occhi e il cuore. Qui vi aspettano numerose esperienze: eccone alcune da non perdere.

Il parco, con la sua bianca e caratteristica falesia, è visitabile grazie a un’estesa rete di sentieri adatti a tutti i tipi di camminatori. In particolare il n. 155A, che dal borgo medievale di Fiorenzuola di Focara (10 km a nord di Pesaro), dopo circa 1,3 km (30 min di marcia), arriva fino alla caraibica e omonima spiaggia. Il borgo, al quale Dante Alighieri ha dedicato alcuni versi della Commedia, è un affascinante labirinto di vicoli, mura e bastioni ed è dominato dalla Chiesa di Sant’Andrea, databile attorno al 1200. Dopo aver scattato tutte le foto possibili (il luogo sembra fatto apposta), iniziate a scendere verso la spiaggia selvaggia: ci si arriva solo a piedi e non ci sono stabilimenti ma soltanto un chiosco, il Cento35gradi; qui il proprietario, oltre a preparare gustosi panini, si prende generosamente cura di tutto l’arenile. In questa stessa insenatura, secondo gli abitanti e l’avvincente insieme di leggende e racconti popolari, secoli fa esisteva una città sommersa di nome Valbruna.

In canoa alle Marmitte dei Giganti
A poca distanza dalla Gola del Furlo ha inizio lo strepitoso canyon del fiume Metauro: la Forra di San Lazzaro. È una gola stretta, con pareti alte fino a 30 metri e le cosiddette Marmitte dei Giganti, enormi cavità nel terreno dove, si racconta, i giganti di un tempo usavano cucinare le loro zuppe fumanti. Il modo migliore per non perdersi nulla di questo magico luogo è rivolgersi a Happy River, che ha sede a Fossombrone: per un giro in canoa nel canyon vi basterà indossare l’equipaggiamento tecnico e, una volta apprese alcune nozioni teoriche, salpare. Il giro dura un’ora e mezza e il percorso è lungo circa 700 metri.

Passeggiare nel bosco di Paolo e Francesca
Alzi la mano chi non conosce la storia di Paolo e Francesca narrata da Dante nel V Canto dell’Inferno, una vicenda che in tanti hanno studiato sui banchi di scuola e che è rimasta inscritta nella memoria collettiva. I due vissero effettivamente 14 km a nord di Pesaro, a Gradara, un piccolo gioiello famoso per la Rocca Malatestiana – dove pare siano periti i due amanti – e per il borgo fortificato, tanto perfetto da sembrare finto. Dopo aver esplorato il castello, potrete fare una passeggiata (adatta anche alle famiglie con bambini) nell’ameno Bosco di Paolo e Francesca, attraversato da un sentiero di 1,2 km ricco di varietà botaniche e forestali. Per non dire del panorama, davvero molto romantico.
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Avvistare le aquile nella Gola del Furlo
Polmone verde prezioso è la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, attraversata dal fiume Candigliano che percorre la gola stessa. È uno spettacolo da godere lungo i sentieri, partecipando a un’escursione guidata o in solitaria per conoscere la flora e la fauna autoctone. Vi consigliamo di dedicarvi all’osservazione di uno degli animali che vivono in questa riserva, la magnifica aquila reale che nidifica sulle pareti del Monte Paganuccio sin dai tempi dei romani. È emozionante osservarla in volo mentre punta un preda.