Alaska, i segreti della terra degli orsi
Dalla Kodiak Island fino all'estremo nord del Gates of the Artic National Park, l'Alaska è la terra degli orsi. Anche gli umani lo hanno capito e rispettano la supremazia dei grandi plantigradi. Qualche volta ne copiano le abitudini, come ad Anchorage, dove la pesca al salmone è il passatempo preferito delle estati artiche. Adotta anche tu il punto di vista dell'orso - questo meraviglioso animale sempre in cerca di libertà e territori da esplorare - e scopri i luoghi più selvaggi e insoliti del grande nord americano. Vivrai alcune delle esperienze che raccontiamo in questo articolo.

Alaska, i segreti della terra degli orsi
All’inizio di novembre non perdere l’appuntamento con il Whalefest. Le acque davanti a Sitka, una della cittadine più belle dell’Alaska sudorientale, a qualche centinaio di chilometri da Juneau, si affollano di maestosi cetacei. Per avvistarli fai una gita con un kayak da mare intorno al LeConte Glacier.
Dopo il lungo letargo invernale, con il risveglio della fine di aprile fai rotta su Wrangell, quasi al confine con il Canada, per il Garnet Festival. Si celebra l’arrivo della primavera e l’inizio della migrazione dei rapaci veleggiatori. Per tornare agli orsi: la regione di Wrangell è una delle migliori per avvistarli. Approfitta della stagione propizia per esplorare il Wrangell-St Elias National Park.
Il clou, però, te lo riserva il maggio inoltrato. Parliamo del Kodiak Crab Festival, inaugurato nel 1958 per festeggiare la fine del periodo di pesca dei granchi. Famosa per i suoi plantigradi, che raggiungono dimensioni impressionanti, la Kodiak Island si trasforma per una settimana in un luogo di feste e di delizie. Tutto si svolge nel capoluogo omonimo, tra parate, gare di kayak, benedizioni della flotta e grandi scorpacciate di granchi. Yum, un’ottima variante alla tua dieta, caro amico orso.
Il modo migliore e più insolito per dare sfogo alla tua voglia di avventura è esplorare l’Alaska in treno. Ti aspettano scenari mozzafiato senza rinunciare a un pizzico di comodità, cosa che non dovrebbe dispiacere al pacioso orso che c’è in te.
Se hai il pallino della storia, la White Pass & Yukon Route Railroad è uno dei must del tuo viaggio. Questa linea a scartamento ridotto si snoda lungo curve mozzafiato, ponti sospesi e passi proibitivi che sembrano usciti dal più bel plastico firmato Märklin o Rivarossi. Fu costruita all’inizio del Novecento negli anni ruggenti della corsa all’oro in Klondike e qualcuno, ancora oggi, giura di avervi incontrato quella vecchia volpe di Zio Paperone. In classe economica, ovviamente. Da Skagway il treno si inerpica attraverso le montagne per raggiungere il White Pass e poi scende più sollevato fino alle serene acque del Lake Bennett.
Il treno è anche un mezzo perfetto per fare la spola tra Anchorage e Fairbanks: il Denali Star Train collega tutto l’anno le due città, facendosi varco tra la neve nei mesi invernali. Una sosta al Denali National Park, lungo il percorso, vale il viaggio. Qui si trova la montagna più alta del Nord America, il Mount McKinley (6.194 m), ma anche una ricca fauna selvatica che comprende caribù, alci, lupi e orsi bruni. Una buona notizia, caso mai la tua natura di orso viaggiatore sentisse nostalgia di casa.
L’esperienza in assoluto più spettacolare, però, la offre il Coastal Classic Train, che corre per 183 km tra Anchorage e Seward. Il convoglio si lascia alle spalle il Turnagain Arm Trail, antico sentiero dei nativi americani e dei cercatori d’oro, e ti regala la vista di tre splendidi ghiacciai prima di raggiungere Seward e la Resurrection Bay.
Può sorprendere, ma il segreto meglio custodito d’Alaska non si trova nelle vastità della Penisola di Kenai o tra i ghiacci che circondano Barrow, l’insediamento più settentrionale degli Stati Uniti. Per scoprirlo, cerca là dove la natura selvaggia incontra la civiltà per dare vita a un mix unico. In altre parole, fai un salto ad Anchorage.
Questa città, che molti viaggiatori snobbano o visitano solo per affari, ti colpisce perché è un perfetto esempio di centro urbano completamente immerso nella natura e negli spazi selvaggi. Difficile, se non impossibile, trovare un’altra metropoli nella quale osservare un esemplare di alce che bruca in libertà nei sobborghi o in cui pescare salmoni tra grattacieli di vetro.
In equilibrio perfetto tra dimensione urbana e natura, Anchorage è anche il luogo ideale per le attività all’aperto. Esplorare la baia in kayak o a cavallo è un’ottima scelta, ma il nostro consiglio è di salire in cima alla Flattop Mountain. Dal punto di partenza del sentiero, alla periferia della città, il percorso si snoda per 5 chilometri e mezzo, tra andata e ritorno.
Dopo un’infinità di viaggi ad Anchorage, però, il nostro posto preferito per cogliere l’essenza della città resta la Ship Creek Viewing Platform: in pieno centro e circondata da uffici, è un antico punto di pesca degli indiani tanaina. Alla fine dell’estate si trasforma nel paese della cuccagna per i pescatori di salmoni. Prova anche tu, ma ricorda di munirti della licenza. A meno che tu non sia un orso, naturalmente.