5 destinazioni in tinta con il Pantone 2024
Peach Fuzz, una delicata tonalità del color pesca. È questo il colore Pantone per il 2024 scelto, come accade ormai ogni anno dall’inizio del millennio, dall’azienda statunitense Pantone. Questa nuance tra il rosa e l’arancione nei prossimi dodici mesi influenzerà la moda, il design, l’arte e, secondo Skyscanner, anche i viaggi. O, almeno, è bello immaginarlo. In effetti ci sono almeno cinque destinazioni in giro per il mondo decisamente in tinta con il Peach Fuzz.

Arizona, Stati Uniti
Il Peach Fuzz “evoca immagini di tramonti, architetture mozzafiato e paesaggi da sogno, e sarà sicuramente in grado di ispirare la voglia di viaggiare di coloro che stanno pianificando la loro prossima avventura”, ha commentato Stefano Maglietta, Travel Expert di Skyscanner che ha suggerito le cinque destinazioni. Certamente è un paesaggio da sogno The Wave, la celebre onda rocciosa risalente al Giurassico in Arizona, in un ambiente desertico dagli affascinanti toni del rosso e dell’arancione. The Wave si trova in un’area chiamata Coyote Buttes North, in cui ci sono anche molte altre spettacolari formazioni rocciose. Per visitarla bisogna ottenere un permesso da parte del US Bureau of Land Management: a fronte di un numero di richieste che può arrivare anche a diverse centinaia, però, vengono rilasciati solo 64 permessi al giorno, di cui 48 garantiti con tre mesi di anticipo e 16 con un giorno di preavviso. Per provare ad accaparrarsi uno di questi ingressi last-minute c’è una lotteria online. Se anche non si dovesse essere baciati dalla Dea bendata, comunque, ci si può facilmente consolare con altri spettacolari panorami dell’Arizona, che non a caso è soprannominato Grand Canyon State. Il Grand Canyon, appunto, si trova nella zona settentrionale dello stato, all’interno del Parco nazionale del Grand Canyon. Notevole è anche la Monument Valley, al confine con lo Utah, all’interno della Navajo Nation Reservation.

Parco Nazionale Namib-Naukluft, Namibia
Sempre parlando di paesaggi da sogno, non si può non pensare al Parco Nazionale Namib-Naukluft in Namibia, nell’Africa sud-occidentale. Tra i parchi nazionali più grandi al mondo, questa riserva faunistica ha all’incirca la stessa estensione della Svizzera ed è popolata da gechi, serpenti, iene e sciacalli. Le immense dune di questo deserto sono di un vivido arancione: merito dell’ossidazione delle particelle di ferro presenti nella sabbia, il cui colore diventa più intenso con il passare del tempo. Il Parco nazionale include l’area nota come Deadvlei, ampia pianura di argilla dall’aspetto onirico e surreale. Non è un panorama che si dimentica facilmente, in effetti: qui le sagome solitarie degli alberi di acacia si stagliano contro le dune rossastre, tra le più alte al mondo.

Cappadocia, Turchia
Motivando la scelta del Pantone per il 2024, l’omonima azienda statunitense ha spiegato, tra le altre cose, che il Peach Fuzz sa "arricchire il corpo, la mente e l’anima". Tante esperienze che viviamo in viaggio potrebbero essere descritte allo stesso modo e tra queste c’è anche il magico volo in mongolfiera sui Camini delle Fate in Cappadocia, Turchia. Chi soffre di vertigini non deve preoccuparsi: la particolarissima bellezza di questo paesaggio resta immutata anche quando lo si attraversa a piedi! Illuminate dai primi o dagli ultimi raggi del sole, le iconiche case scavate nella roccia assumono una delicata nuance rosata, quasi fossero un affascinante scenario alieno.

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Jaipur, India
Molti edifici di Jaipur, capitale dello stato del Rajasthan in India, sono costruiti in arenaria, roccia che frequentemente è di colore rosato. Per questo Jaipur è spesso chiamata “Città rosa”! Tra le opere architettoniche più famose c’è Hawa Mahal, spettacolare costruzione decisamente in tinta con il Pantone del 2024. Noto anche come Palazzo dei venti, l’edificio è stato fatto costruire nel 1799 dal Maharaja Sawai Pratap Singh per consentire alle donne della famiglia reale di osservare la strada sottostante senza essere viste. La facciata del palazzo, completamente rosa e con oltre novecento finestrelle, ricorda volutamente un alveare.

Santuario della Verità, Thailandia
È sempre l’azienda Pantone a dire che il Peach Fuzz "unisce agilmente ciò che è giovanile e ciò che è senza tempo". In un certo senso, il Santuario della Verità a Pattaya, in Thailandia, è un perfetto esempio di questo connubio. L’edificio è un ibrido tra un tempio, un museo e un castello e, pur riproponendo gli stili tradizionali thailandese e khmer, è in realtà un’opera ben più recente. I lavori, voluti dal miliardario thailandese Lek Viriyaphan, sono infatti iniziati nel 1981 e non finiranno prima del 2025. Il tempio è comunque già visitabile dai turisti ed è realizzato interamente in legno di Teak senza l’uso di chiodi o metalli moderni, come prescritto dalle antiche tecniche di lavorazione locali.