12 lodge per dormire nei Parchi Nazionali degli Stati Uniti
Dormire in mezzo alla natura, poco distanti dalle migliori attrazioni, significa vivere al massimo la visita dei meravigliosi Parchi Nazionali che punteggiano gli USA. Ecco, 12 dei nostri lodge preferiti per dormire nei parchi nazionali degli Stati Uniti.
Fino a poco più di un secolo fa, alloggiare in un lodge all’interno di un parco nazionale era una delle esperienze più costose da vivere negli Stati Uniti. Tante strutture rimangono ancora oggi esclusive, con una lista d’attesa di un anno, ma per fortuna il ventaglio di opzioni si è notevolmente ampliato, dagli storici alloggi in pietra e tronchi d’albero, ai nuovi accampamenti di tende ispirati ai safari. Eppure, nonostante siano così diversi tra loro, i migliori hanno sempre una cosa in comune. Tutti offrono panorami mozzafiato e l’accesso ad alcuni dei più grandi spettacoli naturali sulla terra: geyser zampillanti, animali selvatici in libertà e caldere fumanti, per citarne alcuni.
Oasis at Death Valley, Death Valley National Park, California
Inizialmente aperto nel 1927 con il nome Furnace Creek Inn, questa enclave ha ospitato le star di Hollywood fin dall’inizio, prima per le riprese di film ambientato nel deserto, poi perché gli attori sono tornati per una vacanza (e per godere di un po’ di solitudine). Clark Gable e Carol Lombard hanno trascorso parte della loro luna di miele proprio qui. Da allora la proprietà si è notevolmente trasformata, espandendosi per includere un secondo hotel, il Ranch at Death Valley, oltre al campo da golf più basso del mondo a 65 m sotto il livello del mare.
Dopo essere caduto in rovina, il complesso ha recentemente subito una massiccia ristrutturazione (completa di 22 nuove casitas, 80 nuovi cottage e 224 camere rinnovate), diventando il resort di lusso di spicco della Death Valley. Si noti che la parola "oasi" non è stata scelta a caso: tra le surreali saline e le formazioni rocciose del Death Valley National Park, la proprietà sorge realmente su un’oasi, dove oltre 300 mila litri di acqua salgono in superficie ogni giorno. È possibile alloggiarvi tutto l’anno, ma è difficile riuscire ad allontanarsi dalle piscine in estate. In autunno, tuttavia, una volta che le temperature scendono tra i 15 e i 20 gradi, i percorsi ciclabili, escursionistici ed equestri vi chiameranno a gran voce. Ogni avventura nel deserto è ovviamente sensazionale, ma godersi la nuova spa una volta tornati all’Oasis è un bel bonus.
The Old Faithful Inn, Yellowstone National Park, Wyoming
Fondato dalla Yellowstone Park Association in collaborazione con la Northern Pacific Railroad, The Old Faithful Inn ha aperto nel cuore del primo parco nazionale americano nel lontano 1904. Da allora, il lodge è diventato famoso non solo per la vista sull’omonimo geyser, ma anche per il debutto di uno stile architettonico spiccatamente americano: il Parkitecture, noto anche come National Park Service Rustic, si distingue per i materiali reperiti localmente, le finiture a mano e la ricerca dell’armonia con la natura. E non potrebbe esistere prototipo più rappresentativo dell’Old Faithful Inn, progettato da Robert Reamer. È una delle strutture costruite con i tronchi più grandi al mondo, maestosa sotto ogni aspetto, dall’altezza della hall (quasi 25 m) ai materiali del camino (500 tonnellate di riolite) ai balconi interni. Le quasi 330 camere, invece, spaziano dagli accoglienti dormitori con quattro posti letto e bagno in comune alle suite. Indipendentemente dal prezzo della camera, non avrete aria condizionata, WiFi o TV, ma nessuno se n’è mai lamentato finora. L’Old Faithful Inn si riempie velocemente nella stagione che va da maggio a ottobre, quindi prenotate il prima possibile.
Jenny Lake Lodge, Grand Teton National Park, Wyoming
Occupando una striscia di natura selvaggia del Wyoming a soli 48 km da Yellowstone, il Grand Teton National Park racchiude ogni sorta di magia, dalle cime svettanti ai laghi glaciali. Il più famoso tra questi è Jenny Lake e ospita un amato lodge circondato da abeti rossi ai piedi del Teton Range.
Dopo essersi evoluto da ranch degli anni Venti a eco-resort di lusso, il Jenny Lake Lodge conta 37 cabine equipaggiate con tutto, dai piumoni ai pavimenti riscaldati. Scoprite le varie opzioni di alloggio e prenotate il pacchetto Signature Stay per cene di cinque portate al The Dining Room (famoso per le specialità locali, la premiata selezione di vini e il panorama sul Teton Range), colazione gourmet, escursioni guidate a cavallo (queste vanno a ruba, iscrivetevi al più presto), noleggio bici e tante altre attività. Per via delle dimensioni contenute, della reputazione e della stagione ridotta (da giugno a inizio ottobre), questo lodge rientra tra quelli con una lista d’attesa di un anno.
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Four Seasons Resort, Residences Jackson Hole, Wyoming
Alle porte del Grand Teton, con un’offerta infinita di escursioni sia nel parco che nella vicina Yellowstone, il Four Seasons Resort and Residences Jackson Hole è la via di mezzo perfetta. Qua le possibilità di avvistare la fauna selvatica, tra alci, bisonti, cervi e orsi, sono altissime, ma il resort ha introdotto da settembre una nuova attività imperdibile: una giornata in mezzo ai lupi. Con un volo privato (pensate alle vedute aeree del geyser Old Faithful) raggiungerete Yellowstone, dove una guida esperta vi insegnerà la storia e il comportamento dei lupi grigi prima di mettersi in marcia per cercarli. Queste straordinarie creature furono cacciate ed eliminate da Yellowstone negli anni Venti, poi reintrodotte negli anni Novanta. Oggi, una parte del ricavato di ogni escursione è destinato ai continui sforzi per preservare la specie. Al Four Seasons, troverete lo stesso livello di lusso che può vantare un qualsiasi avamposto della catena. A Jackson Hole, questo significa agio, dai bagni in marmo alle collaborazioni con chef famosi, fino agli esperti ski concierge. Questo resort di quasi 160 camere rimane aperto tutto l’inverno (e tutto l’anno), un’importante nota di merito.
Zion Lodge, Zion National Park, Utah
L’unico lodge dello Zion National Park fu commissionato dalla Union Pacific Railroad e progettato da un’istituzione della Parkitecture, l’architetto Gilbert Stanley Underwood, a metà degli anni Venti. Sebbene un incendio abbia distrutto l’edificio principale nel 1966, molti alloggi circostanti sono sopravvissuti e il restauro della struttura centrale è rimasto fedele al design originale.
Nonostante sia tra i pochi lodge storici a fornire WiFi e TV nelle 81 camere e suite (le 40 cabine non non hanno nessuno dei due), non vi verrà molta voglia di guardare uno schermo con tutto quello che vi attende là fuori. Lo Zion è il paradiso degli amanti del trekking, pieno di rocce rosse, canyon e cascate. Angel’s Landing è l’escursione più famosa del parco, ma se cercate un percorso che richiede meno resistenza e adrenalina, prendete il sentiero panoramico che attraversa la sezione principale dello Zion Canyon, consentendo di accedere ai sentieri lungo il Virgin River (lo stesso fiume che conduce alle meravigliose Emerald Pool). Dopo l’avventura, dirigetevi al Red Rock Grill, dove il pasto è abbinato a viste incredibili sul canyon, specialmente dai tavoli sulla terrazza. Sia il ristorante che il lodge sono aperti tutto l’anno.
Under Canvas Bryce Canyon, Utah
A circa un’ora dallo Zion si trova un altro dei gioielli della corona dello Utah: il Bryce Canyon National Park, santuario hoodoo dai colori del tramonto. E su una pianura vicina, con vista sulle rocce rosse e sulle montagne, si trova un nuovo esordio del glamping, l’Under Canvas. Un lodge a energia solare in stile safari con 50 tende che offre molte attività, dallo yoga al mattino ai falò, alla musica dal vivo in notturna. Ma lo staff è pronto ad aiutarvi per organizzare al meglio le attività fuori dal glamping, poiché sarete circondati da straordinarie opportunità per fare trekking. Sarete vicini al Bryce Canyon e, sia con una guida che in autonomia, potrete fare escursioni a piedi, con la bici elettrica o guidare attraverso questo parco da sogno. A una breve distanza in auto si trovano il Red Canyon (sede di altri hoodoo), il Grand Staircase Escalante National Monument (un’area geologica protetta tristemente la cui estensione era stata ridotta dal precedente governo e poi ripristinata a quasi 1 milione di ettari l’anno scorso) e Widstoe, una piccola città fantasma disabitata (almeno di persone vive) dagli anni Trenta. Alla fine della giornata, riposatevi nei comodi letti, e, se avete prenotato una tenda Stargazer, ammirate l’abbagliante spettacolo. Chiuso dal 26 settembre 2022, riaprirà dall’11 maggio al 26 settembre 2023.
Guide e prodotti consigliati:
Maswik Lodge South, Grand Canyon National Park, Arizona
Primo nuovo alloggio del Grand Canyon National Park in oltre 50 anni, il Maswik Lodge South è composto da 120 camere ospitate in una struttura ristrutturata degli anni Settanta, ma l’estetica richiama tempi ancora precedenti, quando la Fred Harvey Company e la Santa Fe Railroad vi aprirono un motel nel 1927. Sebbene il nuovo complesso abbia interni moderni dotati di tutto, dall’aria condizionata alla TV satellitare, i pilastri in pietra originali regalano un’atmosfera di altri tempi, e i pini circostanti profumano l’aria della sera, da assaporare nella propria terrazza privata.
Sarete abbastanza vicini al Maswik Lodge per accedere a tutti i servizi offerti, tra cui, più importante di tutti, il Transportation & Activities Desk. Consultate l’intera gamma di attività da vivere nel Grand Canyon, dal rafting alla passeggiata in sella ai muli, al tour in treno. Presso il lodge principale si trova anche il ristorante, dove è possibile fare rifornimento di torte, pasta e altre sostanziose specialità. Il ristorante e il lodge sono aperti tutto l’anno.
El Tovar Hotel, Grand Canyon National Park, Arizona
Albert Einstein ha dormito qui. E anche Teddy Roosevelt e Oprah. In effetti, l’hotel più antico del Grand Canyon, a un 1,5 km dal Maswik Lodge, ha avuto tanto fascino da attirare anche le star sin dalla sua nascita. El Tovar, che debuttò nel 1905 come famosa creazione di Fred Harvey, mirava ad attirare l’alta società con alloggi simili agli chalet svizzeri e alle residenze norvegesi. Non sappiamo se sia stato grazie a questo design europeo o alla vicinanza con il canyon, ma la ricetta ha garantito un grande successo.
Innumerevoli dignitari in visita hanno da allora fatto il check-in nella suite presidenziale (alcuni sono anche diventati presidenti), ma un’altra stanza amata da sempre è la Suite Zane Grey. Un’ode piena di cimeli al leggendario romanziere che ha trascorso la luna di miele in hotel nel 1906, la suite include un balcone affacciato sulla storica Hopi House con vista sul Grand Canyon. Oltre a queste 78 camere e suite uniche, El Tovar offre anche molte attività avventurose. Ma non tornate in hotel affamati dopo il trekking o il rafting senza aver prenotato nella El Tovar Dining Room. È necessario prenotare sia a pranzo che a cena, e capirete il perché quando vedrete l’affluenza di escursionisti. La buona notizia per tutti è che il ristorante e l’hotel sono aperti tutto l’anno.
Many Glacier Hotel, Glacier National Park, Montana
Un altro esempio ispirato all’architettura svizzera e alla Parkitecture è il Many Glacier Hotel, aperto sulle rive del lago Swiftcurrent nel 1915, diventato rapidamente noto come "la gemma dell’Occidente". La struttura è indiscutibilmente grandiosa, in particolare la hall a quattro piani con soffitto a volta con balconi interni e una scala elicoidale (quest’ultima una replica dell’originale). Ma la posizione remota, lontana dalla ben battuta Going-to-the-Sun Road, sprigiona ancor più fascino.
In questa splendida striscia del Glacier National Park, c’è così tanto da vedere e da fare che l’assenza di TV e WiFi nelle 214 camere non vi turberà minimamente. La lista di attività include gite in kayak, passeggiate a cavallo, crociere sul lago, escursioni sui ghiacciai e tour sui famosi autobus rossi del parco. Prenotate almeno un pasto presso la sala da pranzo Ptarmigan, dove la birra e i cocktail artigianali si abbinano magnificamente al panorama montuoso. Il ristorante, come l’hotel, è aperto da giugno a metà settembre.
The Ahwahnee, Yosemite National Park, California
Il parco nazionale più famoso della California ospita l’altrettanto iconico Ahwahnee. In questo lodge nella Yosemite Valley, un’altra opera di Gilbert Stanley Underwood ed esempio di Parkitecture, hanno alloggiato tutti, da Ansel Adams alla regina Elisabetta a Barack Obama, dall’apertura nel 1927. E per quanto i visitatori siano sempre rimasti colpiti dalla sala da pranzo centrale, con i suoi soffitti alti, i trespoli in legno di pino, i pilastri di granito e i lampadari scintillanti, il panorama dalle enormi finestre non è certo da meno. Infatti, senza nemmeno uscire dall’hotel, è possibile ammirare Half Dome, Glacier Point e le Yosemite Falls.
Oltre al lodge principale, dove le 97 camere vanno da livello standard a suite presidenziale (JFK vi ha dormito spesso), troverete 24 cottage. Nonostante sia un hotel storico e appartato, il WiFi è fornito, ma l’unica cosa che probabilmente farete online è pubblicare gli scatti dello Yosemite Falls Trail, del Mirror Lake Loop e di tutte le altre escursioni mozzafiato che farete. L’hotel è in genere aperto tutto l’anno, ma resterà chiuso dal 2 gennaio al 2 marzo 2023 per ristrutturazioni.
The Lodge at Crater Lake, Crater Lake National Park, Oregon
Affacciandosi sul luccichio azzurro del Crater Lake dal bordo della caldera, il Crater Lake Lodge è una delle strutture con lo scenario più spettacolare della Parkitecture. Si trova vicino al lago più profondo della nazione, quasi 300 metri di profondità che non permettono di scorgere il fondo, nonostante l’acqua cristallina. Non c’è da meravigliarsi che un parco nazionale e un lodge omonimo siano stati istituiti proprio qui rispettivamente nel 1902 e nel 1915.
Si respira ancora l’atmosfera del passato nella grande sala del lodge, con i suoi caminetti in pietra rustica e i soffitti con le travi a vista, e nelle 71 camere senza TV, dove la vista sul lago batte qualsiasi contenuto offerto da uno schermo. Per vederlo da vicino, percorrete il Cleetwood Cove Trail fino alla riva e saltate su una barca (assicuratevi che i tour siano disponibili in quel periodo) o buttatevi per un bagno veloce (la temperatura dell’acqua si aggira normalmente sui 15 gradi). Se non vi siete riscaldati raggiungendo il punto più alto del sentiero, date un’occhiata alle zuppe del giorno preparati con ingredienti sostenibili al ristorante del lodge, aperto da maggio ai primi di ottobre, così come il lodge stesso.
Volcano House, Hawai’i Volcanoes National Park, Hawaii
Un altro storico lodge affacciato su una caldera, precisamente la caldera di Kilauea, in cima al vulcano più giovane e attivo del Hawai’i Volcanoes National Park. Che tradotto significa pennacchi ipnotizzanti ed evanescenti provenienti dal cratere Halema’uma’u, la principale attrazione geologica che ammirerete prenotando una camera Standard o Deluxe con vista sul vulcano tra le 33 camere totali disponibili. Il panorama è particolarmente suggestivo dal Rim Restaurant dell’hotel, dove le finestre che prendono tutta la parete regalano un tramonto indimenticabile. Un altro ristorante valido è l’Uncle George’s Lounge, dal nome di George Lycurgus, che nel 1895 acquistò l’originale Volcano House risalente alla metà del XIX secolo.
Da allora, l’hotel si è evoluto in armonia con il mutevole paesaggio circostante. Il camino in roccia lavica è uno dei numerosi lasciti storici che si trovano in tutta la proprietà, mentre le aggiunte moderne includono WiFi in camera e macchine per il suono. Naturalmente, l’attrazione principale è ciò che si trova lontano dalla porta d’ingresso: il parco nazionale ospita, tra gli altri, Mauna Loa, il vulcano più grande del mondo.
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta a febbraio 2022 e aggiornato a luglio 2022