San Pietroburgo, sensualità sulla Neva

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Bellezza e sensualità sono scritte a caratteri di fuoco nel DNA di San Pietroburgo e dei suoi abitanti. Che si tratti di un'opera d'arte all'Ermitage, di un raffinato piatto della cucina locale o del fascino perverso che esala dai ricordi del tumultuoso passato, è impossibile restare indifferenti.

L'Ermitage © Fotografia di Lucio Postiglione
L'Ermitage © Fotografia di Lucio Postiglione
Pubblicità

San Pietroburgo, sensualità sulla Neva

LA CUCINA DEGLI ZAR
La prima cosa da fare quando si arriva a San Pietroburgo è deliziare il proprio palato. Negli ultimi anni la città è diventata la capitale culinaria della Russia. L'incredibile scelta di locali dove mangiare ti entusiasmerà. Si va dai ristoranti vecchio stile che propongono alta cucina russa a quelli contemporanei specializzati in cucina fusion. I giovani chef hanno demolito gli stereotipi sovietici dimostrando la loro creatività. Importano ingredienti esotici, riscoprono antiche tecniche culinarie e ne inventano di nuove. Ogni viaggio, ogni ingresso in un ristorante, è un tributo al gusto.

Se vuoi provare il massimo, concediti una cena da Mechta Molokhovets. Le luci delle candele e un servizio impeccabile sono la cornice ideale per una parentesi romantica. Il "sogno di Molokhovets", questo significa il nome del locale, sedurrà anche te, non appena avrai provato il borsht al manzo Stroganov e l'insuperabile specialità della casa: la coulibiaca, una torta di sfoglia dorata ripiena di pesce o coniglio e cavolo.

ERMITAGE, CULTO DELLA BELLEZZA
Chi ha visto il film L'arca russa di Alexander Sokurov, girato con un unico piano sequenza in 33 sale del Palazzo d'Inverno, ha ricevuto un assaggio dei tesori custoditi nel complesso dell'Ermitage. Più che di un museo, si tratta di uno straordinario scrigno dedicato all'arte e al Bello.

Alla prima visita è impossibile sperimentare fino in fondo la sua carica di seduzione, e nemmeno dopo la seconda o la terza. Si può però cercare di "rubare" un po' del suo splendore rendendo omaggio ad alcuni capolavori. Non perdere L'unione della terra e dell'acqua di Rubens o il celebre Abbraccio di Amore e Psiche di Canova o, ancora, la grazia ineffabile della Madonna Benois di Leonardo da Vinci. Tutte opere in cui, in modo diverso, sembra esprimersi quel misto di sacro e di profano che caratterizza la spiritualità di questo luogo.

RELAX E MEDITAZIONE IN UNA BANYA
Per combattere il vento gelido di San Pietroburgo, non c'è niente di meglio di qualche ora in una banya (bagno di vapore). Si entra nella parilka (stanza del vapore) completamente nudi (solo se la banya ha sezioni separate per maschi e femmine, naturalmente). Per eliminare le tossine e migliorare la circolazione ci si fustiga a vicenda con una fascina di rami di betulla detta veniki. Quando il calore prende il sopravvento, è ora di uscire. Le bani pubbliche comprendono anche una piccola piscina in cui tuffarsi, di solito piena di acqua gelida, indispensabile per compensare l'eccesso di calore. Il contrasto di temperature ha un effetto rinvigorente e purificante.

Se cerchi una banya vecchio stile, prova la Mytninskaya Banya, in Mytninskaya ul. È unica in tutta la città e accoglie il visitatore con il calore generato da un forno a legna, proprio come i bagni a vapore delle capanne che si trovano ancora nella campagna russa.

IL FASCINO PERVERSO DI RASPUTIN
A San Pietroburgo non si incontra solo la bellezza luminosa del cielo nordico, dell'Ermitage o delle prospettive volute dallo zar Pietro. La città è pervasa anche da un fascino inquietante e vagamente perverso. Per assaporarlo, visita il palazzo Yusupov. Affacciato sulla Moyka, l'edificio possiede alcuni degli interni ottocenteschi meglio conservati della città, ma ciò che lo rende una meta imperdibile è la storia alla quale è legato. Nel 1916, in una delle sue sale, dando fondo all'arte dell'inganno e dell'intrigo, il principe Felix Yusupov assassinò il celebre Grigory Rasputin, il Monaco Pazzo accusato (probabilmente a ragione) di essere divenuto troppo influente presso la famiglia reale.

NOTTI BIANCHE TRA I CAFFÈ
Una visita a San Pietroburgo non può non comprendere un omaggio a uno dei simboli dell'anima russa. Che ne bevano con moderazione o lo facciano scorrere senza freno, gli abitanti della città nutrono una vera e propria venerazione per l'alcol. E la vodka (diminutivo della parola voda, che significa acqua) non è l'alcolico che va per la maggiore, visto che negli ultimi anni la birra ha guadagnato molti estimatori. Rimane comunque un'istituzione per le notti bianche di San Pietroburgo. Se non si esagera, val la pena di provare l'ebbrezza sensuale e inconfondibile che questo "nettare" provoca, bevendone qualche bicchierino in uno dei tanti caffè. Da non perdere, il City Bar, sempre affollato di russi e stranieri che amano trascorrere la serata in loro compagnia, e il Griboedov: nelle prime ore della serata è un posto molto rilassato e piacevole in cui bere qualcosa, mentre più tardi si trasforma gradualmente in una discoteca scatenata.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Russia
Condividi questo articolo
Pubblicità