I castelli più belli per la Polonia

In Polonia c’è un castello per ogni collina e ogni isola in mezzo al fiume. È un paese disseminato di palazzi, ville, castelli, fortezze e dimore signorili, con veri capolavori, da residenze nobiliari dell’Ottocento a rovine più cupe ma spesso più eleganti, da colossi in mattoni rossi ad aggraziate fortezze rinascimentali. Qualunque regione del paese visitiate, non mancheranno le opportunità di vedere alcune di queste magnifiche opere architettoniche.

Il Castello di Malbork, il più grande complesso difensivo in mattoni d’Europa ©Patryk Kosmider /Shutterstock
Il Castello di Malbork, il più grande complesso difensivo in mattoni d’Europa ©Patryk Kosmider /Shutterstock
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Il Castello di Malbork

A breve distanza da Danzica, la sonnolenta cittadina di Malbork verrebbe ignorata dal 99% dei visitatori se non fosse per il suo spettacolare castello, il più grande complesso difensivo in mattoni d’Europa. Patrimonio UNESCO, questo massiccio castello sulle rive del fiume Nogat fu costruito dai Cavalieri Teutonici nel XIII secolo e fu la sede principale dell’ordine per quasi 150 anni.

Cosa vedere

La visita è con audioguida. L’ingresso si trova sul lato nord del complesso e corrisponde a quella che in passato era l’unica via d’accesso. Superata la porta principale, si attraversano prima il ponte levatoio e poi cinque porte protette da cancelli di ferro, fino a sbucare nel vasto cortile del Castello di Mezzo.

Palazzo dei Gran Maestri

A destra si erge il Palazzo dei Gran Maestri, caratterizzato da maestosi interni, tra cui la cucina con un camino largo 6 m e il Grande Refettorio, l’ambiente più vasto del complesso, il cui pregevole soffitto ha conservato la volta originale. Date un’occhiata ai servizi igienici dei Gran Maestri prima di raggiungere il lato opposto del cortile, che ospita una collezione di armi e armature e l’imperdibile Museo dell’Ambra. Tappa successiva è la Cappella di Sant’Anna, dove sono sepolti 12 Gran Maestri.

Castello Superiore

Dopo la cappella si accede al Castello Superiore, passando su un altro ponte levatoio e attraversando una porta che immette in uno spettacolare cortile porticato, con al centro un pozzo ricostruito. Questa era la sezione monastica del castello, dove i monaci si radunavano nella Sala del Capitolo prima di raggiungere lo splendido refettorio. Favolosa è la ricostruzione della cucina dei monaci, talmente realistica che sembra che il cuoco si sia appena allontanato per prendere spezie e aromi.

Chiesa di Santa Maria

Uno degli edifici più suggestivi del complesso è la Chiesa di Santa Maria, a cui si accede passando dalla bella Porta d’Oro in stile gotico. Questa chiesa, dove i fratelli si riunivano per pregare ogni tre ore, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, è stata la parte che ha subito maggiori danni durante i bombardamenti del 1945. I lavori di restauro, ultimati nel 2016, hanno volutamente lasciato nudi mattoni alle pareti per ricordare le distruzioni della guerra.

Il tramonto sul Castello Reale del Wawel ©Daniel Turbasa /Shutterstock
Il tramonto sul Castello Reale del Wawel ©Daniel Turbasa /Shutterstock

Il Castello Reale del Wawel

Ogni giorno dell’anno, la risposta polacca a Buckingham Palace e all’Abbazia di Westminster pullula di visitatori da ogni parte del mondo. La fusione di architettura romanica, rinascimentale e gotica, risultato di conquiste, mode e numerose dinastie reali, gli angoli nascosti, i tesori scintillanti, le torri svettanti e le aree verdi spiegano il motivo per cui Cracovia è fra le città più visitate del mondo.

Il castello reale

È il fulcro del complesso del Wawel, la dimora secolare di re e regine, ricca di sale sontuose e tesori inestimabili.

Camere di Stato

Nei secoli passati le Camere di Stato, al piano terra, erano le sale in cui i sovrani ricevevano gli ospiti e s’intrattenevano con la corte. Fra le ampie sale, ciascuna con un proprio stile peculiare e profusamente decorate con dipinti a olio e arazzi fiamminghi del XVI secolo, spiccano la Sala del Torneo, ornata con un pregevole fregio che raffigura cavalieri impegnati a giostrare, la Sala degli Emissari, dove si riuniva la camera bassa del Sejm (parlamento), completa di 30 teste scolpite nel soffitto a cassettoni, e l’opulenta Sala del Trono.

Appartamenti Reali privati

Per farsi un’idea della vita privata dei sovrani, date un’occhiata alle camere da letto del primo piano, con letti di dimensioni piuttosto ridotte (rispetto a oggi) incorniciati da baldacchini istoriati. Si distinguono inoltre gli arredi rinascimentali

di Sigismondo il Vecchio, le travi dipinte del soffitto della camera degli ospiti e, nella torre trecentesca chiamata Kurza Stopka (‘zampa di gallina’, anche nota come Belvederek), una piccola sala (forse utilizzata dalla regina Edvige o Jadwiga) in cui sono conservati alcuni manufatti del tesoro del castello.

Tesoro della Corona e Armeria

Nelle sale gotiche con soffitto a volta sono custoditi gli scettri e i globi del tesoro oltre a calici d’oro e d’argento, stendardi reali, tessuti e una Kunstcamera (camera delle meraviglie) colma di oggetti esotici raccolti da re Sigismondo III. Nell’armeria, immersa in una luce soffusa, è esposta una collezione di alabarde, lance e spade. In particolare spiccano le temibili armature alate indossate dagli ussari. In una stanza dedicata è esposta la spada delle incoronazioni, utilizzata dal 1320 al 1764, il fiore all’occhiello dell’armeria.

La Cattedrale del Wawel

Commissionata da Ladislao I il Breve (1306-33), primo re incoronato in questo luogo, la cattedrale odierna (1364) in realtà è una terza versione dopo che la prima (1020 d.C.) e la seconda andarono distrutte in un incendio. La cattedrale, ritenuto il monumento più importante della Polonia, ha ospitato le incoronazioni di quasi tutti i re polacchi. Conserva inoltre il sarcofago d’argento di san Stanislao, vescovo di Cracovia, oltre a uno spettacolare altare maggiore e stalli del coro in legno di quercia.

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Il segreto sotto le fondamenta del Castello di Książ

Arroccato su un picco, il magnifico Castello di Książ (Zamek Książ) è il più grande della Slesia. Eretto alla fine del XIII secolo, nel 1509 fu acquistato dalla famiglia aristocratica von Hoberg (poi Hochberg), che lo ingrandì e rimaneggiò più volte fino al XX secolo inoltrato. Il complesso conta circa 400 stanze, di cui se ne visitano solo alcune distribuite su tre piani nel corso di un tour audioguidato piuttosto tortuoso. Il fiore all’occhiello è la Sala Maximilian dal soffitto sontuosamente affrescato, ma pregevole risulta anche la teoria di sale ‘a tema’ (barocco, cinese, bianco, verde e oro), una più sfarzosa dell’altra, che pare non terminare mai.

Ma non è tutto. Durante la seconda guerra mondiale le autorità tedesche, su ordine di Hitler, confiscarono il castello e sotto di esso costruirono un misterioso reticolo di sale e gallerie che oggi costituisce un’attrazione a sé nota come Percorso Turistico Sotterraneo (Podziemna Trasa Turystyczna).

Il Castello di Książ  ©lukaszmalkiewicz /Shutterstock
Il Castello di Książ ©lukaszmalkiewicz /Shutterstock
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Il Castello di Łańcut

Łańcut, situata appena 24 km a est di Rzeszów e quindi raggiungibile in giornata, ospita la residenza aristocratica più grande e sfarzosa del paese. Il Castello di Łańcut (Zamek w Łańcucie) nacque come fortezza nel XV secolo, ma fu il principe Stanisław Lubomirski a trasformarla nella magnifica residenza che vedete oggi nel 1641. Oggi è sede di un museo che occupa una ventina delle sue 300 stanze, distribuite su due piani e visitabili nell’ambito di un tour di 90 minuti con audioguide. Gli interni, restaurati con cura, presentano una varietà di stili e racchiudono un vero tesoro di dipinti, sculture e oggetti d’arte. Tra gli ambienti più pregevoli spiccano la Grande Sala del XVII secolo, caratterizzata da un soffitto ligneo, il Corridoio Orientale, in stile rinascimentale, la Sala dello Zodiaco, sormontata da una cupola, la Camera d’Angolo e la Sala da Ballo su due livelli.

Gli appartamenti di rappresentanza sono altrettanto sontuosi. Nel corso degli anni la residenza ha subito rimaneggiamenti ed è all’ultimo intervento rilevante, realizzato alla fine del XIX secolo, che l’edificio deve le sue facciate neobarocche. L’ultimo proprietario privato, Alfred Potocki, uno degli uomini più facoltosi della Polonia prebellica, accumulò una favolosa raccolta di oggetti d’arte. Poco prima dell’arrivo dell’Armata Rossa nel luglio del 1944, Potocki caricò gli oggetti più preziosi della sua collezione su 11 carrozze ferroviarie e fuggì nel Liechtenstein.

Dopo la visita delle stanze, si passa alle Scuderie del Castello (Stajnie Zamkowe) che conservano una dozzina di box del XIX secolo e una vasta collezione di briglie e selle. Dietro si trova la Rimessa delle Carrozze (Wozownia) contenente le 55 carrozze e slitte collezionate da Potocki. Il parco all’inglese di 31 ettari si presta a romantiche passeggiate.

Il Castello di Krasiczyn

Il castello tardo rinascimentale di Krasiczyn è in realtà un’imponente residenza costruita tra il 1592 e il 1618 per la ricca famiglia Krasicki. I muri esterni imbiancati a calce, le torri merlate e il vasto cortile delimitato da portici creano un insieme estremamente pittoresco. Per vedere gli interni si può partecipare a una visita guidata (in polacco). I nomi delle torri riflettono la gerarchia sociale del periodo e sono dedicate (in senso orario a partire dall’angolo sud-est) a Dio, al papa, al re e alla nobiltà.

La Torre di Dio (Baszta Boska), sormontata da una cupola, ospita una cappella, mentre la Torre del Re (Baszta Królewska), con il tetto conico e le piccole torrette, ricorda quella della fiaba di Raperonzolo dai lunghi capelli. Le mura del castello affacciate sul cortile sono affrescate con dipinti rinascimentali raffiguranti santi, imperatori romani e nobili polacchi.

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