Valencia: la spagnola che ti cattura

Redazione Lonely Planet
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Galeotta fu la Coppa America del 2007. Da quei giorni gloriosi, quando le migliori barche si sfidarono nelle sue acque, Valencia ha preso gusto a stare sotto i riflettori. Che sia bella e accogliente, però, i suoi abitanti lo sanno da sempre. Oggi, semplicemente, si divertono a spartire il fascino della città con i viaggiatori di tutto il mondo. A cominciare dai grandi eventi d'inverno fino alla seducente movida delle sue notti in ogni stagione. Puoi chiamarla generosità valenciana o segno dei tempi. Una cosa è certa: Valencia è pronta a catturarti.

Valencia, splendore di Calatrava © Fotografia di Massimiliano Lanzoni
Valencia, splendore di Calatrava © Fotografia di Massimiliano Lanzoni
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Valencia: la spagnola che ti cattura

Allegria d'inverno Valencia è prima di tutto una città del divertimento. Interpreta il ruolo con stile e ironia, senza cadere negli eccessi del kitsch di altre fun city. Gli eventi del suo caliente inverno la collocano a buon diritto tra le capitali mondiali della creatività abbinata a cultura e alegría de vivir, il motto spagnolo di chi ama godersi la vita.

Nei giorni che precedono il Natale qui tutti sono già su di giri. Non esiste una particolare ricetta per vivere questa festa alla valenciana. Gli ingredienti, però, sono genuini: euforia, coinvolgimento, luci e shopping per le strade (con immancabili puntate gastronomiche al Mercado Central, il più grande in Europa per frutta e verdura). L'appuntamento è in Plaza de l'Ayuntamiento dove viene allestito il tradizionale Nacimiento: un presepe con statue di dimensioni naturali.

L'entusiasmo non si esaurisce nemmeno dopo la notte dell'Año Nuevo, vissuta rigorosamente in piazza con brindisi e scambi benauguranti di grappoli d'uva. Plaza de la Reina è il posto giusto per unirsi alla baldoria. La festa continua anche dopo Capodanno, visto che il 22 gennaio è la volta della Fiesta de San Vicente Martír, il patrono della città. Febbraio, poi, segna l'arrivo in città dello scanzonato carrozzone del Valencia Escena Oberta (16-27 febbraio 2011): 10 giorni di teatro di strada spagnolo ed europeo, con danze ed eventi di arte contemporanea.

Quando molti sarebbero tentati di tirare il fiato, Valencia si lancia nel rush di fine inverno con le strepitose Las Fallas di marzo. Per cinque frenetici giorni (dal 15 al 19 marzo), le sue strade esplodono per l'euforia del più grande evento all'aperto in Europa. Dall'alba a notte fonda impazzano gare di paella, sfilate, concerti, corride e fuochi d'artificio. Questa fiesta scatenata celebra San José (San Giuseppe) e fa rivivere i tempi in cui gli apprendisti dei falegnami salutavano la fine del rigido inverno bruciando le strutture a cui si appendevano le candele per fare luce. Oggi le protagoniste sono le più di 350 fallas, gigantesche sculture di cartapesta che prendono in giro celebrità, potenti e vizi del nostro tempo. Non c'è modo migliore per salutare l'arrivo della primavera.

Il punto di vista perfetto Sempre più valencianos si ritrovano nei weekend sulle eleganti banchine del porto interno. Vengono qui attratti dai nuovi ristoranti, discoteche e bar che circondano la suggestiva struttura di Veles e Vents, il monumento dalle linee pulite di un bianco abbagliante costruito per la Coppa America del 2007, e si distendono lungo il promontorio verso la Marina Real Juan Carlos I, dove sono ormeggiati lussuosi yacht e più di un migliaio di imbarcazioni più modeste (si fa per dire). Il consiglio è di arrivare in fondo al molo e poi voltarsi per godere una prospettiva unica. Con il vento tra i capelli ti sentirai il signore della città, anche se non calpesti il ponte di una barca chiamata Luna Rossa.

La bella di notte La vita notturna di Valencia non ha nulla da invidiare alla movida di Madrid o Barcellona. A tenere alto il tiro ci pensa l'agguerrita popolazione studentesca che si scatena in locali e pub fino alle ore piccole. Quasi tutti i locali inziano a riempirsi verso le 22, ma la maggioranza delle discoteche apre i battenti solo intorno a mezzanotte.

Le atmosfere migliori si incontrano nei covi un po' sgangherati del Barrio del Carmen. Se la black music è ciò che cerchi, fai rotta sul Carmentown: il DJ Xino, geniale proprietario del locale, mette i dischi della sua eclettica collezione personale. Il terrazzino sul retro può essere il covo perfetto per le tue notti valenciane. Per scatenarti senza freni, invece, il must è la discoteca La Indiana. Pare che il suo impianto sia il migliore della città. Ti aspettano funk e house al pianterreno e latino-americano di sopra.

Appuntamento con il genio C'è un uomo che incarna più di tutti (e in modo tangibile) lo spirito della città. Si chiama Santiago Calatrava, è nato a Valencia, ed è uno degli architetti più famosi del mondo. Le sue opere sfidano la gravità e le convenzioni in molti paesi del mondo. A volte sfidano anche i benpensanti, come fa il discusso Ponte della Costituzione di Venezia. Beh, se le sfide sono il tuo mestiere non perdere la Ciudad de Las Artes Y Las Ciencias, la quintessenza del genio di Santiago. Spuntata dalla melma di una palude maleodorante, la Ciudad ospita un acquario sufficiente a riempire 15 piscine olimpioniche, un cinema IMAX, un planetario e lo spericolato Palau de les Arts Reina Sofía, la struttura più imponente con il suo guscio sfavillante che ricorda un armadillo. Se cerchi un simbolo della vitalità di Valencia, lo hai trovato.

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