Da Rodi alla scoperta delle isole della Grecia orientale
Le isole greche stimolano la fantasia con una storia intrecciata ai racconti mitologici e narrata dalle sue antiche rovine imbiancate dal sole. E se questo vale per tutte le isole dell'Ellade, per le terre sbriciolate nell'Egeo orientale è ancora più marcato. Ai viaggiatori più intraprendenti l’estremità orientale della Grecia offre infatti inoltre languide coste, paesaggi lussureggianti, siti straordinari e spiagge paradisiache. E qui c'è un tour tra le isole greche più belle per chi ama la scoperta e l'inaspettato, a partire dall'isola di Rodi fino alle sue "sorelline".

Isole della Grecia da esplorare
Viaggiare da un’isola all’altra, magari in barca a vela o in catamarano, è uno dei modi migliori per visitare la Grecia in estate. Se poi avete bisogno di qualche consiglio su quale isola fermarvi, ecco le nostre preferite. E per vincere una crociera per due persone in questo paradiso, basta cliccare qui.
Rodi e la Grecia nascosta da scoprire
Iniziate il viaggio con qualche giorno a Rodi, isola greca tra le più amate, vagabondando nella Città Vecchia cinta da mura che, pur trovandosi all’interno della Città Nuova, è totalmente separata e ha conservato intatto il proprio volto medievale nascosto dietro la doppia cerchia di alte mura e un profondo fossato. In nessun altro luogo del Dodecaneso troverete una commistione di stili architettonici di epoche diverse paragonabile a quella della Città Vecchia di Rodi. Nel suo labirinto di tortuosi vicoli si incontrano rovine e vestigia delle diverse dominazioni dell’isola, dall’epoca classica a quella medievale e dalla conquista ottomana al dominio italiano. Una passeggiata senza meta nelle sue incantevoli viuzze lastricate si rivelerà un’esperienza indimenticabile, soprattutto di notte.
Rodi, cosa vedere
Visitate l’Acropoli di Líndos e i fiabeschi castelli cadenti della costa settentrionale, con i loro spettacolari panorami. Se avete tempo, fate una gita in giornata a Sými per ammirare il porto pittoresco e il Moní Taxiárhou Mihaíl Panormíti con le sue ricche decorazioni.

Tílos, spiagge remote e bellezza estrema
Da Rodi imbarcatevi per la remota Tílos, una delle isole greche dove andare in coppia ma non solo: è anche meta ideale per i camminatori, con antichi sentieri acciottolati e minuscole calette raggiungibili soltanto a piedi. Con le montagne di una calda tonalità ambrata, l’assenza di popolazione e la ricchezza di fiori selvatici, Tílos ha un fascino balsamico, in grado di alleviare lo stress della vita moderna. Forse proprio per questo è considerata una delle isole più belle della Grecia tutta: qui potrete percorrere sentieri tracciati dai pastori tra prati, monti e vallate, per poi raggiungere una spiaggia deserta. Le acque azzurre ospitano foche monache e tartarughe marine e l’isola richiama un gran numero di appassionati di birdwatching e di fauna selvatica da ogni parte del mondo.

Léros, la più selvaggia tra le isole di Grecia
Puntate poi a nord verso Léros in Grecia dove, secondo la mitologia greca, sarebbe nata Artemide, la dea della caccia. Indubbiamente l’isola conserva ancora qualcosa di indomito e di selvaggio, con le sue suggestive chiese ortodosse, le insenature azzurre e i villaggi dalle tipiche case bianche. Al centro dell’isola sorge il capoluogo Plátanos, caratterizzato dalla presenza di mulini a vento e di un antico forte, ma il cuore pulsante è l’attivo porticciolo di Agía Marína. Oggi, più che al culto di Artemide, Léros sembra votata a quello del Sole, che potrete seguire scovando la spiaggia ideale e lasciandovi conquistare lentamente dalla magia dell’isola.
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Sámos, mappa dell’isola greca più lussureggiante
Proseguite verso nord fino all’isola di Sámos, dove potrete fare escursioni tra foreste lussureggianti e cascate isolate e oziare su spiagge idilliache, tra i posti più belli della Grecia intera. Oltre alle semplici località balneari e all’animato capoluogo Vathý, ci sono molte spiagge poco frequentate e fresche oasi di tranquillità fra i boschi delle zone montuose dell’interno, dove la vita segue ancora la tradizione.
Famosa per il suo vino dolce, Sámos riveste anche una notevole importanza storica. Nella mitologia greca diede i natali a Era, a cui è dedicato l’Heraion, un enorme santuario dedicato alla moglie di Zeus, di cui restano rovine affascinanti. L’isola è anche il luogo in cui nacquero il grande matematico Pitagora e, nel IV secolo a.C., Epicuro, padre dell’edonismo filosofico e della teoria atomistica.

Chio, la più operosa nella Grecia delle isole
Da Sámos andate a Chio e perdetevi nei labirintici vicoli in pietra nel villaggio di Mestá, a sud; poi dedicatevi alle escursioni a piedi nell’entroterra tra gli agrumeti che si estendono all’ombra di alte montagne. Tra le isole greche in cui andare in vacanza per scoprirne l’anima selvaggia, l’isola di Chio è tra le prime posizioni.
Non esiste un’isola greca uguale all’altra, ma Chio è davvero particolare per l’architettura dei suoi villaggi, simili a fortezze, decisamente diversi dai cugini delle altre isole. Questo stile deriva dalla storia di Chio, antica residenza dei grandi armatori greci e unico produttore al mondo di mastiha (una resina ottenuta dal lentisco).
Il paesaggio estremamente vario spazia dai dirupi solitari della zona settentrionale alle distese di agrumeti nella zona centrale di Kámpos, vicina al porto principale dell’isola, fino alla fertile regione meridionale di Mastihohória, dove generazioni di produttori di mastiha hanno trasformato i propri villaggi in autentici gioielli. Gli incantevoli paesini delle isole satellite di Psará e Inoússes, meno visitate, condividono con Chio le grandi tradizioni marinare.

Lésvos (Mytilíni), l’allegra
La tappa successiva è Lésvos (Mytilíni oppure Lesbo in Grecia) luogo natale della poetessa Saffo e la terza isola più grande della Grecia. È caratterizzata da lunghe distese di aspre piane desertiche nella parte occidentale che cedono il passo alle spiagge sabbiose e alle paludi salmastre della zona centrale. Spostandosi verso est si trova un territorio montuoso ricoperto di fitti boschi e dense macchie di uliveti.
Il porto e capoluogo, Mytilíni Città, è una località vivace tutto l’anno, piena di pittoreschi ouzeria e di ottime strutture ricettive, mentre Mólyvos (chiamata anche Míthymna), sulla costa nord, è un incantevole agglomerato di vecchie case in pietra e viuzze tortuose che si affaccia sul mare.
Visitate la magnifica galleria d’arte moderna dell’isola e il Moní Ypsiloú, un monastero bizantino in cima a una collina che conserva preziosi manoscritti antichi. Il paesaggio, con paludi salmastre, sorgenti termali, fitte foreste e spiagge sabbiose, è variegato quanto l’offerta culturale.

Límnos e Ágios Efstrátios, le solitarie
Da qui andate a Límnos, per mangiare il pesce del giorno nei ristoranti sul mare di Mýrina. La remota Límnos è un paradiso per chi desidera un’isola greca relativamente immune dal turismo di massa. Il capoluogo, Mýrina, è rimasto un porto tradizionale di pescatori ed è incorniciato, sullo sfondo, da un imponente castello veneziano.
I laghi della zona orientale ospitano spettacolari colonie di fenicotteri, la pianura centrale in primavera si riveste di fiori selvatici e la costa sfoggia spiagge stupende, alcune nei pressi del capoluogo, altre sperdute negli angoli più selvaggi dell’isola.
Proseguite fino all’isolata Ágios Efstrátios: per sfuggire alla ressa dei turisti, non c’è posto migliore di questo spicchio di terra fra Límnos e la Grecia, dove potrete immergervi nel microcosmo di una comunità isolana. Ágios Efstrátios affascina chi ama la solitudine, le spiagge remote e la quieta bellezza della natura. È anche un posto ideale dove apprendere la storia moderna del paese: fino alla fine degli anni ’70, infatti, qui i governi di destra esiliavano gli intellettuali favorevoli al comunismo. Quest’epoca oscura è illustrata nell’unico museo. Quest’isola poco popolata offre alcune domatia, ottime tavernai con cucina di mare, passeggiate in collina e belle spiagge. Il villaggio principale è chiamato anch’esso Ágios Efstrátios, o soltanto ‘il villaggio’.