Le migliori spiagge della Florida

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Le spiagge della Florida sono fra le più belle e variegate degli Stati Uniti continentali. Per iniziare dovete quindi farvi due domande: preferite l’alba o il tramonto? Il surf e il boogie board o l’abbronzatura e i castelli di sabbia? Se siete per l’alba e il surf, scegliete le onde più grandi dell’Atlantic Coast a est, se invece preferite castelli di sabbia e tramonti, meglio le pigre acque della Gulf Coast e del Panhandle a ovest. La terza opzione? Le dune di sabbia candida del Panhandle.

Crandon Park Beach a Miami ©Fotoluminate LLC /Shutterstock
Crandon Park Beach a Miami ©Fotoluminate LLC /Shutterstock
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Crandon Park: relax a Miami

Crandon Park occupa quasi 5 kmq abbracciando un fitto hammock costiero, paludi di mangrovie e una spiaggia di oltre 3 km, pulita e poco frequentata, affacciata su una distesa incantevole di acque turchesi. In una città famosa per le spiagge, questa è una delle migliori.


Fate un po di sport sulla sulla spiaggia di Hollywood a Miami ©pio3/Shutterstock
Fate un po di sport sulla sulla spiaggia di Hollywood a Miami ©pio3/Shutterstock

Le sabbie roventi e scintillanti di Hollywood Beach

Nessun viaggio a Hollywood può dirsi completo senza una passeggiata lungo i 4 km della Broadwalk, situata appena 11 miglia (18 km) a sud di Fort Lauderdale. Salite in macchina (o servitevi del ridesharing) e in 15-20 minuti raggiungete questo lungomare lastricato a mattonelle. Essendo il maggior richiamo della città, è una vera calamita per ciclisti, jogger, pattinatori, gente che osserva il viavai e artisti di strada.

Motel per famiglie si alternano a giganteschi resort e negozi di souvenir pacchiani, chioschi di tacos e beach bar si contendono il vostro portafoglio, in uno spettacolo incessante che corre parallelo alla sabbia candida e alle acque cristalline dell’Atlantico, con le barriere coralline che invitano all’esplorazione.

Noleggiate una bici, uno scooter o un pedal buggy (risciò), imparate il surf o affittate sdraio e ombrellone al Margaritaville e rilassatevi (non manca il parcheggio lungo il marciapiede, in aree apposite e nei garage multipiano, compreso quello del Margaritaville.)

Poco oltre l’estremità nord della Broadwalk si estende Keating Beach, un placido rifugio dal trambusto che lo precede, ottimo per appendere un’amaca, stare con la propria metà o entrambi. State attenti alle meduse spesso avvistate in acque basse. Per un’abbronzatura integrale, più a sud c’è Haulover Beach, dove in alcuni punti si può rimanere in costume adamitico (cercate la torretta dei bagnini numero 14).

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South Cocoa Beach, surf sulla costa orientale

Se vi siete mai chiesti cosa si provi a prendere un’onda, e magari anche a cavalcarne una fino a riva, sappiate che questo sogno può facilmente avverarsi durante una vacanza a Cocoa Beach. Le placide onde e il fondale sabbioso ne fanno una spiaggia ideale per chi è alle prime armi. Ma prima di avventurarvi da soli con la tavola, può essere una buona idea prendere una lezione per padroneggiare le tecniche di base, come passare dalla posizione prona a quella in piedi e cavalcare l’onda in linea retta.

Inoltre, è sempre utile trascorrere un po’ di tempo osservando i surfisti locali. Un buon posto per vederli mentre attendono che un set di onde rompa diventando surfabile è il Westgate Cocoa Beach Pier, un molo storico che si allunga per 244 m nell’Atlantico sulla cui punta si trova un tiki bar. Grazie alla presenza di bagnini per tutto l’anno, la spiaggia e il molo sono frequentati da famiglie che vengono a trascorre la giornata sulla sabbia e fra le onde. Ma si può venire qui anche solo per gustare una banana gelata al cioccolato o un Bloody Mary al bar.

A Cocoa Beach troverete diversi negozi di surf e surfisti locali che offrono lezioni di gruppo e individuali, tra cui la School of Surf, di proprietà di un ex professionista locale, Todd Holland, e operatori più grandi come la Ron Jon Surf School e la Cocoa Beach Surf Company.


La striscia protetta di 81 ettari è l’ultimo tratto incontaminato di vegetazione costiera di Destin ©Wirestock Creators/Shutterstock
La striscia protetta di 81 ettari è l’ultimo tratto incontaminato di vegetazione costiera di Destin ©Wirestock Creators/Shutterstock
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Le dune immacolate dell’Henderson Beach State Park

Il Golfo del Messico nella sua versione più bella e accessibile. Sebbene non sia lontano dal centro di Destin (o dai superstore dell’area), l’Henderson Beach State Park trasporta il visitatore nella Florida di un tempo, caratterizzata da candide dune di 9 m e acque trasparenti. Questa striscia protetta di 81 ettari è l’ultimo tratto incontaminato di vegetazione costiera di Destin, frequentato da visitatori, tartarughe marine e banchi di delfini.

Destin vanta acque pescose e in questo parco si può pescare dalla riva (lecce e merlani), solcare le acque in kayak e nuotare. Non ci sono bagnini, quindi siate prudenti e fate attenzione alle bandiere che segnalano la presenza di onde forti, correnti e, ogni tanto, meduse. C’è un campeggio con numerose piazzole, ma essendo il parco molto frequentato, va prenotato per tempo.

Gli animali domestici non sono ammessi in spiaggia, ma c’è un percorso escursionistico dove si possono portare i cani. Infine, talvolta è possibile avvistare esemplari di tartaruga dei gopher. Adiacente all’Henderson Beach State Park, Crystal Beach è un altro superbo esempio di come possono e dovrebbero essere le spiagge del Golfo del Messico. Limpide onde verdazzurre lambiscono la soffice sabbia bianca, dove vedrete matrimoni, coppie felici e famiglie. Non è appartata come altre perché il litorale è costellato di case e appartamenti per le vacanze di ogni altezza e genere, ma si può dire che, in un certo senso, contribuiscono a variare il paesaggio di sabbia, mare e cielo.

La spiaggia è munita di un padiglione ombreggiato, servizi igienici e docce, ma il parcheggio è limitato, quindi bisogna arrivare presto. Infine, da non trascurare, Crystal Beach si trova circa 1,5 km a sud di Destin Commons

La lunga spiaggia bianca del Bahia Honda State Park  ©Simon Dannhauer /Shutterstock
La lunga spiaggia bianca del Bahia Honda State Park ©Simon Dannhauer /Shutterstock

Il Bahia Honda State Park, nelle Keys

Con la sua lunga spiaggia di sabbia bianca (chiamata Sandspur Beach dalla gente del posto), spesso disseminata di alghe, questo parco è la principale attrattiva delle Lower Keys. Trattandosi di isole di mangrovie, le coste delle Keys sono in genere ricoperte da questi alberi, ma questo è probabilmente il più bel tratto di sabbia dell’arcipelago. Inoltre, qui si può camminare lungo il vecchio Bahia Honda Rail Bridge, da cui si gode un bel panorama sulle isole circostanti.

Partire per un’avventura in kayak è un altro modo piacevole per trascorrere un pomeriggio al sole. Si può anche partire in esplorazione di qualche sentiero naturalistico e visitare il centro scientifico, dove i gentili impiegati del parco vi aiuteranno a riconoscere varie creature marine, come vermocani, limuli, ctenofori e granchi stone crab. Il parco organizza inoltre uscite di snorkelling vicino alla costa, ma non si vede granché a parte la sabbia e i piedi della gente.

Le escursioni in barca fino alla barriera, invece, permettono di avvistare molte specie marine. Ma parliamo del Rail Bridge. Nelle Keys noterete che tutto è intitolato a Henry Flagler, l’industriale che spianò (letteralmente) la via all’insediamento di massa nella South Florida. Questo ponte ferroviario in origine faceva parte dell’Overseas Railway, la linea ferroviaria che collegava le Keys alla terraferma. Fu in gran parte distrutta da un uragano nel 1935 e sostituita con l’Overseas Hwy nel 1938.

Tutte le zone selvagge delle Keys si prestano al birdwatching, ma il Bahia Honda è addirittura superlativo, concentrando una vasta gamma di specie, dai rapaci (poiane) ai trampolieri (aironi azzurri maggiori e garzette nivee) agli uccelli limicoli (piovanelli tridattili e corrieri). In estate potrete avvistare la colomba corona bianca che nidifica tra i rami del sommaco velenoso.

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