Lanzarote vs Fuerteventura: in quale isola delle Canarie fuggire?
L'avvicinarsi dell'inverno porta con sé sentimenti di malinconia, ma anche voli a basso a prezzo per le Isole Canarie. Fare i bagagli e dirigersi verso l'aeroporto è facile, ma scegliere quale isola visitare è estremamente difficile. Noi abbiamo ristretto il campo a Lanzarote e Fuerteventura e lasciamo il resto dell'opera di convincimento a due esperte, ognuna delle quali sosterrà la sua isola preferita.

L’amore per Lanzarote
La giornalista di viaggi Isabella Noble è cresciuta in Spagna e ora divide il suo tempo tra Barcellona e l’Andalusia. La bellissima Lanzarote è da sempre la sua isola preferita delle Canarie.
Un’isola senz’anima rosa dal sole e dall’oceano? Niente di più lontano da tutto questo. Per me, Lanzarote evoca tutto ciò che c’è di magico e sorprendente nelle soleggiate Canarie, un’isola che ribalta gli stereotipi ed è intrisa di un’energia unica e irresistibile.
Certo, Fuerteventura è famosa per le sue spiagge, ma Lanzarote può contare sulla favolosa Famara, una bellezza selvaggia, incontaminata e dalla sabbia dorata che si allunga per 6 km ai piedi di scogliere vulcaniche, nonché una delle più spiagge più importanti in Europa per il surf. Poi c’è la soleggiata spiaggia Papagayo nel sud, vicino a Playa Blanca, all’interno di una riserva naturale, dove immergersi nello scintillante Atlantico è la ricompensa per l’emozionante trekking percorribile seguendo i sentieri che conducono alla scogliera. Oppure scappate verso l’appartata Playa del Risco, raggiungibile con un trekking di un’ora, o la remota e ammaliante Isla Graciosa, anch’essa protetta e raggiungibile solo in barca dal nord di Lanzarote. Come molti lanzaroteños, amo fare un tuffo nelle scintillanti piscine naturali di Punta Mujeres.

Lanzarote è tra le isole meno sviluppate della Spagna e su tutta l’isola si erge un solo grattacielo. I paesini che punteggiano l’aspro paesaggio vulcanico sono costituiti dalle tradizionali case dalle mura bianche, edifici bassi con persiane blu oceano o verde foresta. Gran parte di tutto questo lo dobbiamo ai pionieristici progetti del celebre artista lanzaroteño e attivista ambientale César Manrique, le cui spettacolari opere del XX secolo sgretolano i confini impadronendosi di lagune, grotte, punti panoramici e altri spazi dell’isola. Tutti qui hanno la propria opera preferita: la mia è il Jameos del Agua, una grotta-laguna che Manrique ha ingegnosamente trasformato in spazio culturale negli anni ’60. E ci sono secoli di storia da scoprire, a partire dall’ex capitale Teguise, un insediamento indigeno.
Siete in cerca di avventure dinamiche? Lanzarote è un paradiso per amanti del trekking e della bici: basta chiedere ai numerosi atleti professionisti che vengono fin qui da tutto il mondo per allenarsi. Per esempio, potete arrampicarvi sulle caldere vulcaniche ai margini dello straordinario Parco Nazionale di Timanfaya, modellato dalla lava, oppure sfruttare la costa per il kayak, il SUP, le immersioni, lo yoga e il kitesurf.

Ma non è finita qui. L’emergente panorama gastronomico di Lanzarote è tra i più sorprendenti delle Canarie, con ingredienti freschi locali, ricette tradizionali e una sana dose di innovazione. In ogni visita non mi faccio mancare un pasto alla creativa Cantina Teguise, all’elegante El Risco, alla tradizionalista Bodega de Santiago (in una splendida vecchia villa di campagna), alla rustica Casa de la Playa (per il formaggio alla griglia con la marmellata locale), al SeBE (per un delizioso arroz) e all’Alma Tapas & + a La Santa. E vogliamo non menzionare i gloriosi vini di Lanzarote? I vigneti che affondano nel terreno vulcanico ricco di minerali e l’uva raccolta a mano permettono di creare nettari sopraffini che si stanno rapidamente facendo un nome nella scena vinicola spagnola.
E in più, una tradizione centenaria legata all’arte e alla confezione di prodotti artigianali. Mettevi alla prova con le ceramiche in stile Lanzarote con un artigiano locale, visitate le gallerie indipendenti e i negozietti di Teguise e fate una degustazione di formaggi sublimi con un esperto quesero (casaro). Avvertirete la profonda forza creativa dell’isola anche nel numero crescente di hotel indipendenti dal design originale, da La Geria Haven Buenavista Lanzarote alla sostenibile Finca de Arrieta nel nord alle eleganti Álava Suites di Costa Teguise, tutte ispirate agli audaci paesaggi vulcanici e al ricco patrimonio artistico.
Questo è solo un assaggio delle motivazioni che mi portano a scappare a Lanzarote quasi ogni anno. Vi ho tentato?
Tutto ciò che provo per Fuerteventura
Helen Ochyra è una scrittrice di viaggi di base a Londra esperta di Spagna, in particolare delle Isole Canarie. Fuerteventura è stata la prima isola delle Canarie che ha visitato, e custodisce infiniti ricordi delle vacanze fatte in infanzia, da adulta e infine con i figli.
Quando ho dovuto scegliere dove fare portare la mia prima figlia per la sua prima vacanza, non ho esitato neanche per un attimo: Fuerteventura.
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Le Isole Canarie sono una più bella dell’altra e io lo so bene avendo ampiamente scritto a riguardo, ma Fuerteventura ha qualcosa di speciale, qualcosa verso cui vagavano sempre i miei sogni di neo-mamma, qualcosa che aveva il sapore della fuga. Forse erano le sue spiagge. Anche molti canarios delle altre isole concordano sul fatto che quelle di Fuerteventura siano le migliori, e ne ha parecchie in cui affondare le dita dei piedi. Nell’estremo sud, il Parque Natural de Jandia è un paesaggio desertico color ocra che sembra un esercizio di pittura, con le montagne e le dune che si ergono in tutto il loro fascino e poi si appiattiscono di kilometro in kilometro fino a trasformarsi in una playa dorata e lambita dall’Atlantico. Mi piace Morro Jable per la sabbia morbida e bianca e per nuotare nelle sue acque blu come un ghiacciolo al mirtillo, ma amo anche prendere la strada sterrata che porta alla Playa de Cofete, una spiaggia selvaggia dove giocare con la sabbia.
La mia spiaggia preferita, però, sono le Grandes Playas de Corralejo. Queste vaste distese di sabbia fanno parte dell’area protetta del Parque Natural de Corralejo perché rimangano incontaminate. Isolarsi è facile: parcheggiate e correte sulle dune sollevando la sabbia fino a tuffarvi nell’oceano. Impossibile non tornare a sentirsi bambini e togliersi il sorriso dalla faccia.
Naturalmente, anche Fuerteventura offre opportunità di fare trekking. Sentieri ben segnalati attraversano l’isola passando vicino ai vulcani, agli antichi crateri e alle incredibili formazioni laviche. La Oliva, nel nord, è il punto di partenza ideale per percorsi che regalano paesaggi spettacolari, e io trovo sempre il tempo per fermarmi nella piccola Lajares, un villaggio dell’entroterra inspiegabilmente amato dai surfisti, con una sfilza di eccellenti pasticcerie e bar alla moda.

A proposito di surf, grazie agli onnipresenti venti alisei, le onde non mancano mai e la costa settentrionale vanta spiagge eccezionali per il surf. Una strada sterrata e sabbiosa collega la località turistica di Corralejo al villaggio di pescatori di El Cotillo, passando per baie remote ideali per cavalcare le onde, mentre nella stessa Corralejo numerose scuole di surf sono pronte ad affidarvi una tavola indipendentemente dal vostro livello di esperienza.
Corralejo è anche la mia base preferita. Sebbene sia una località turistica, si ha la sensazione che sia anche una città vissuta dalla gente del posto. Ho visto gli alunni di una scuola che facevano la loro lezione di ginnastica al molo e i residenti di lunga data iniziare la giornata con un caffè e un dibattito concitato nei baretti del centro. Riservo sempre un tavolo sulla terrazza vista mare di El Anzuelo, ordino il pescato del giorno e mi godo il pasto e il momento con estrema calma.
Ma torniamo a quei sogni che mi accompagnano sempre e che mi trasportano fino a El Cotillo, a un tavolo di La Vaca Azul sopra il porto, a una cernia appena passata sulla griglia che viene sfilettata davanti ai miei occhi e a una bottiglia di vino bianco di Malvasia della vicina Lanzarote che si mantiene fresca nella glacette sul mio tavolo; il tepore del sole mi fa rilassare le spalle mentre il rumore delle onde rallenta il mio respiro. Questa, per me, è una gioia che solo Fuerteventura sa darmi. Una vera fuga, una garanzia.