Cosa vedere a Hydra, l’isola dell’arte

Il 17 giugno una flotta di galleristi, collezionisti, artisti e amanti dell’arte ha attraccato a Hydra, quella che era un’isola di mercanti e che, nel tempo, si è trasformata nell’isola dell’arte (e degli yacht). Qui non circolano auto, c’è un solo centro abitato e ci si sposta esclusivamente a piedi o trasportando oggetti con i muli. Detta così, la si potrebbe immaginare selvaggia e inospitale, ma il fatto che si trovi a un’ora e mezza di aliscafo da Atene e che abbia nel tempo attirato nomi come Onassis, Sofia Loren, Mike Jagger e Leonard Cohen, l’ha resa sempre più popolare e affascinante per gli amanti dell’arte.

Il porto di Idra © Kirk Fisher/Shutterstock
Il porto di Idra © Kirk Fisher/Shutterstock
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Le mostre da vedere a Idra nel 2024

Quando la fondazione DESTE (del grande collezionista Dakis Joannou) ha avuto in concessione dal comune gli spazi dell’antico mattatoio e lo ha restaurato, la stagione estiva del mondo dell’arte ha iniziato ad avere un evento fisso, ormai un riferimento che in qualche modo dà il via alla stagione estiva. Dal 2009, infatti, la Fondazione ospita ogni estate una serie di mostre d’arte contemporanea sull’isola, e quest’anno lo spazio è stato interamente assegnato a George Condo.

L’enorme sole di Jeff Koons, l’Apollo Wind Spinner, residuo della mostra dell’artista nel 2022, riflette il tramonto che sta andando in scena proprio davanti al mattatoio, mentre una fiumana di appassionati d’arte si mette in coda per ammirare George Condo:The Mad and The Lonely, che sarà visitabile fino al 31 ottobre 2024.

L’opera di George Condo The Mad and the Lonely © Giorgos Sfakianakis Photo courtesy DESTE Foundation
L’opera di George Condo The Mad and the Lonely © Giorgos Sfakianakis Photo courtesy DESTE Foundation

Nelle gabbie del mattatoio sono imprigionati gli aspetti più folli e disperati dell’animo umano: piccole tele e sculture in cui l’umanità si deforma: brutale, straziata, eppure sempre riconoscibile. Il Satiro, immagine copertina della mostra, osserva il pubblico tirato a lucido con occhi fermi e rassegnati, mentre Il Trionfo della Follia sembra voler saltare loro al collo. Il cubismo emozionale di Condo invade gli spazi del mattatoio, facendo emergere la fragilità della psiche e dell’animo umano. L’unica soluzione è uscire sul balcone dello spazio, guardare il mare e cercare di ricomporsi.

Continuando per una mezz’oretta sul sentiero che dal porto di Idra sorpassa la fondazione DEST, si arriva a Mandraki, dove soltanto l’anno scorso ha aperto la Wilhelmina’s Gallery, il più grande spazio espositivo dell’isola. La mostra Magic Mirror, visitabile fino al 21 luglio, raccoglie le visioni di più di 25 artisti internazionali che creano una ragnatela di illusioni che mette in relazione la galleria, lo spazio Hydrogoios / Keresbino, situato in una casa settecentesca nel centro di Idra, lasciandosi attraversare dall’inquietudine di Condo.

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La mostra Magic Mirror alla Wilhelmina’s Gallery © Giulia Grimaldi/Lonely Planet Italia
La mostra Magic Mirror alla Wilhelmina’s Gallery © Giulia Grimaldi/Lonely Planet Italia

“Lo specchio è una porta tra il mondo interiore e quello esteriore, può rivelare la verità ma anche raccontarne una soggettiva. In questa esposizione collettiva ogni artista si esprime in una libertà di forme, materiali e visioni. C’è la terracotta, malleabile e in continuo divenire, c’è la mitologia, che unisce realtà soggettive a quelle universali, l’animale al razionale, ci sono lavori che portano un’energia psichedelica che travolge senza lasciare il tempo di riflettere”, racconta Wilhelmina Von Blumenthal, che qui ha scelto di aprire la sua galleria, scommettendo in se stessa e in questo luogo.

Dopo aver visto la metà dello specchio che si trova in centro, nella dimora Hydrogoios / Keresbino, inerpicatevi lungo i celebri scalini di Idra e raggiungete lo storico edificio della Old Carpet Factory, dove fino all’8 settembre si tiene The warp of time, curata da Ekaterina Juskowski, fondatrice e direttrice della Residenza d’Arte della Old Carpet Factory. Un po’ celebrazione della memoria in occasione del centenario della collaborazione tra la Old Carpet Factory e Soutzoglou Carpets, un po’ spunto di nuova energia creativa, la mostra mette insieme un tappeto antico della collezione Soutzoglou, le opere dell’artista Helen Marden, per la prima volta alle prese con i tappeti, e di Dimitrios Antonitsis.

La Old Carpet Factory a Idra
La Old Carpet Factory a Idra
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Cosa vedere a Hydra

Oltre all’arte contemporanea e ai romantici scorci che l’isola offre, visitate la Cattedrale Kimisis Tis Theotokou. Chiusa nel complesso monastico pieno di pace che si affaccia sul porto, questa cattedrale risalente al XVII secolo ha un maestoso campanile in marmo di Tínos. Sempre nella zona del porto, vale una visita il Museo degli Archivi Storici, dove è esposta una collezione di ritratti e di cimeli navali che pone l’accento soprattutto sul ruolo svolto dagli abitanti dell’isola durante la guerra d’indipendenza. Nei mesi estivi vengono organizzate mostre temporanee e concerti sulla terrazza sul tetto.

Lasciate il porto e perdetevi tra i vicoli, fino ad arriva alla Residenza Storica di Lazaros Koundouriotis, l’attrattiva storica più importante di Hýdra. Si tratta di uno splendido arhontiko (dimora in pietra) color ocra. Costruito nello stile tradizionale della fine del XVIII secolo, fu la residenza di uno dei principali protagonisti della lotta per l’indipendenza greca. Al suo interno è possibile ammirare mobili originali, costumi, oggetti dell’artigianato tradizionale e un’esposizione di dipinti.

La baia di Molos a Idra ©Aerial-motion /Shutterstock
La baia di Molos a Idra ©Aerial-motion /Shutterstock

Escuriosni e passeggiate a Idra

Se avete bisogno di staccare dall’atmosfera glamour che si vive nella zona del porto, l’arido entroterra montuoso di Hýdra offre il contrasto che potrebbe fare al caso vostro.

Procuratevi l’utile cartina pubblicata da Anavasi (una copia è affissa al molo e per tutta l’isola si snodano sentieri ben segnati). Tenete presente che al di fuori dei centri abitati di Hýdra/Kamíni/ Vlýhos non troverete servizi di alcun genere. Portate con voi un’abbondante scorta di acqua.

Un’esperienza assolutamente ineguagliabile è offerta dalla lunga salita che conduce al Moní Profíti Ilía. Questo magnifico complesso monastico custodisce al suo interno splendide icone e offre un’infinità di panorami spettacolari. Per raggiungere il monastero bisogna percorrere per un’ora abbondante un sentiero tra i pini che si snoda a zigzag. Una volta raggiunta la cima sarete ricompensati da una splendida vista.

Il Moní Agías Efpraxías è un monastero più piccolo situato subito sotto il Profíti Ilía e gestito da una comunità di suore.

Altri sentieri si inerpicano fino al Monte Eros (588 m), la vetta più alta di Hýdra, e attraversano la dorsale dell’isola verso est e verso ovest, ma c’è bisogno di una certa abilità nel seguire i percorsi e di indicazioni affidabili da qualcuno esperto del posto.

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