Bioko, l’isola tropicale della Guinea Equatoriale

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Posta al largo della costa camerunense ma decisamente parte della Guinea Equatoriale, Bioko è l’isola tropicale centrafricana per antonomasia. Rifugio di pirati in un passato non così lontano, Bioko ospita adesso Malabo, la capitale della Guinea Equatoriale, che è al contempo una metropoli moderna legata all’industria petrolifera e un languido avamposto tropicale con una cattedrale neogotica ispirata a Gaudí svettante a poca distanza dal Golfo di Guinea. Pur essendo la sede del potere del paese, Bioko è caratterizzata anche da un habitat estremamente accogliente per la fauna, anzi, uno dei più accoglienti dell’Africa Occidentale e Centrale, e il suo entroterra ammantato di vegetazione e disseminato di vette ospita anche il vulcanico Pico Basile (3012 m). 

L'isola di Bioko
Bioko è l’isola tropicale centrafricana per antonomasia ©Jan Ziegler/Shutterstock
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Il dominio della natura

Chiunque arrivi sull’isola di Bioko fa una tappa a Malabo, ed è un’esperienza affascinante, sia che si visiti la zona portuale, con la sua architettura coloniale in stile spagnolo a est, sia che si ammirino le luci scintillanti e i grattacieli dei quartieri sorti attorno all’industria petrolifera a ovest. Al centro troverete i migliori ristoranti e locali di musica dal vivo, ma anche le baraccopoli degli abitanti che devono ancora godere della ricchezza conquistata di recente dalla Guinea Equatoriale. La giustapposizione è a tratti elettrizzante, a tratti sconcertante. 

A dispetto delle aspirazioni da metropoli di Malabo, a Bioko è la natura a farla da padrona. Non lontano dalle degradate periferie della capitale, la foresta pluviale afferma il suo dominio, ammantando buona parte dell’entroterra dell’isola, privo di strade e incolto. Le ricche foreste, che ospitano i primati per cui Bioko è famosa, sono intervallate da centri abitati e circondate da spiagge incontaminate di sabbia bianca o color cioccolato; i tratti a sud e ovest hanno un’atmosfera squisitamente remota. 

Le spiagge e le vedute di Luba, sulla costa sudoccidentale, sono superbi, ma se volete un posto davvero fuori mano andate a Ureca, dove il mare incontra la foresta pluviale e le tartarughe marine depongono le uova. 

La spiaggi di Arena Blanca ©Tabitha Caetano/Shutterstock
La spiaggi di Arena Blanca ©Tabitha Caetano/Shutterstock

Da non perdere a Bioko

Chiese di Malabo 

La Catedrál de Santa Isabel è il gioiello della corona dell’architettura decadente di Malabo, nonché un pezzetto di Spagna trapiantato in Africa. 

Cratere di Luba 

Questo spettacolare cratere ammantato di vegetazione è famoso soprattutto per la sua popolazione di primati, che include il cercopiteco nasobianco maggiore e il cercopiteco coronato. 

Arena Blanca 

Se raggiungete questa bellissima spiaggia di sabbia bianca in un giorno feriale, vedrete più farfalle che persone. 

Ureca Nature Centre 

Visitatelo per conoscere le attività di tutela della biodiversità di Bioko, nonché per incontrare scimmie e tartarughe marine e sostenere le comunità locali. 

Parque Nacional de Pico Basile 

Salite in cima alla vetta più alta di Bioko per godere di magnifiche vedute. 

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