Viaggio in Russia: il meglio per la prima volta

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Ogni viaggio in Russia è preceduto dal fascino del mito, accompagnato dal piacere della scoperta e seguito da un caleidoscopio di immagini e ricordi. In questo articolo le esperienze da non mancare se si organizza il classico tour della 'prima volta'.

Mosca, dettaglio del Cremlino © Fotografia di Cinzia Bianchi
Mosca, dettaglio del Cremlino © Fotografia di Cinzia Bianchi
Pubblicità

Mosca, com'è lontano il 1980

L'associazione di idee è inevitabile. Ci sono oggi le Olimpiadi di Sochi, ci sono state quelle di Mosca del 1980. Due epoche che sembrano guardarsi attraverso il magico specchio olimpico non servono solo a dare un sapore nostalgico al viaggio, ma anche a mettere in risalto la portata epocale del cambiamento avvenuto in Russia negli ultimi decenni e la meraviglia di ciò che, invece, non cambierà mai. Fa' due passi nella Piazza Rossa per capire che cosa intendiamo. Nell'80 il Mauseoleo di Lenin, che si trova qui, era l'attrattiva imperdibile - oggi è difficile trovare un po' di coda. Se i miti del socialismo reale sembrano tramontati, non lo è invece il fascino delle cupole a cipolla di San Basilio o la sagoma inconfondibile del Cremlino. Questo centro del potere ti richiama subito alla mente il periodo sovietico? Non farti ingannare, perché la sua storia è molto più lunga. Nel 1360 aveva pressapoco lo stesso perimetro attuale ed era quasi pronto a ospitare Ivan il Grande cento anni dopo...

San Pietroburgo, un must per comuni mortali

Sarà anche nata dal sogno di uno zar, ma la bella Piter (come la chiamano i suoi abitanti) è soprattutto una realtà da non perdere per ogni viaggiatore che voglia dire: "Sì, sono stato in Russia". E su quale sia la meta imprescindibile per dire di aver colto l'essenza di San Pietroburgo non ci sono dubbi: è l'Ermitage, il palazzo più celebre del paese. Anche questa meraviglia architettonica ha il suo "not to miss". Parliamo degli appartamenti privati dei Romanov, che abitarono nel Palazzo d'Inverno fino al 1917. Dopo aver assaporato il loro incanto venato di tragico, le opere di Rembrandt, Rubens, Picasso e Matisse custodite nel Palazzo potrebbero sembrarti semplici decori.

Pubblicità

Una notte in treno

Il giorno svanisce, le luci si accendono, i finestrini si fanno opachi e riflettono la vita nella carrozza. Forse il vento freddo pieno di neve sferza il convoglio, o forse il sole non vuole tramontare sopra il paesaggio: poco importa, perché la sostanza non cambia. Uno dei piaceri di un viaggio in Russia è salire su un treno con vagone letto e scendere in un'altra città il mattino dopo. Puoi vivere l'esperienza in una carrozza di lusso da San Pietroburgo, in un compartimento da quattro cuccette attraverso la Siberia lungo la "ferrovia del cammello" (la Transiberiana è chiamata anche così) o magari sferragliando nella notte in terza classe con altri 50 viaggiatori.

Un'idea più abbordabile, ma non meno romantica, è prendere un treno della notte da Mosca a San Pietroburgo: questo collegamento è un mito delle ferrovie russe e per decenni ha unito le passioni e le idee delle due città più importanti, come sapeva già Lev Tolstoj, che sul treno Mosca-San Pietroburgo ambientò pagine cruciali di Anna Karénina. Sul sito delle Ferrovie russe trovi orari e tariffe per vivere oggi l'esperienza, anche ad alta velocità.

Il diamante dell'Anello d'oro

Ecco una riuscita invenzione del marketing turistico russo: l'Anello d'oro non esiste, ma per guide, enti del turismo e viaggiatori indica un gruppo di città storiche situate a nordest di Mosca. L'incantevole Suzdal è una di queste. Negli anni '60 del XIX secolo, i mercanti locali non riuscirono a far passare la Transiberiana dalla città - i 35 km che separano Suzdal dalla linea ferroviaria divennero così una specie di barriera temporale, impedendo al 'progresso' di passare di qui. Il risultato è che oggi questo piccolo centro conserva il fascino di un'altra epoca, impreziosito da un non trascurabile dettaglio: Suzdal fu capitale reale in un'epoca in cui Mosca era poco più che un agglomerato di baracche di legno.

Great Baikal Trail: trekking alla russa

Se la Russia si dà al trekking, c'è da aspettarsi scenari immensi e spazi sconfinati. In questo caso il protagonista è lo sterminato Baikal, il lago d'acqua dolce più profondo del mondo. Tutelato dall'UNESCO, il Baikal si trova in Siberia orientale, non lontano dal confine mongolo, e le sue acque hanno un caratteristico colore blu. Lungo le sue sponde ghiaiose è in corso la creazione di una rete di sentieri lunga 2000 km. Finora si è arrivati a poco più di un quarto dell'opera, ma nei mesi estivi è possibile, oltre che percorrere i 540 km di sentieri già esistenti, partecipare al progetto che porterà alla realizzazione del Great Baikal Trail. Sul sito greatbaikaltrail.org tutte le informazioni per prender parte a questa avventura di trekking più attiva che mai. Si tratta di unirsi alle squadre di lavoro e di trascorrere piacevoli settimane a pulire sentieri, tagliare gradini nella roccia e realizzare ponti pedonali.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Russia
Condividi questo articolo
Pubblicità