Una settimana nei Paesi Baschi

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

Incuneati nella Spagna settentrionale, i Paesi Baschi si distinguono dal resto del paese per il loro originale patrimonio culturale, la lingua e i paesaggi meravigliosi caratterizzati da pascoli ondulati, montagne altissime e stupende insenature rocciose da cui poter ammirare l’imponenza dell’oceano Atlantico. Chi si reca in questa parte della Spagna solitamente si concentra di più sulle città. Bilbao, San Sebastián e Vitoria-Gasteiz offrono spunti meravigliosi ma se avete un po’ di più tempo approfittatene anche per vedere le aree rurali. E ricordate: più remote sono, meglio è!

Particolare della costa basca, uno degli stupendi paesaggi che si possono ammirare viaggiando nei Paesi Baschi ©funkyfrogstock/Shutterstock
Particolare della costa basca, uno degli stupendi paesaggi che si possono ammirare viaggiando nei Paesi Baschi ©funkyfrogstock/Shutterstock
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Cosa vedere nei Paesi Baschi in una settimana

Una settimana è poco per vedere i Paesi Baschi nella loro capillarità. Ma se non avete alternative, vi consigliamo un itinerario in cui sono concentrati i luoghi principali che caratterizzano la regione. Iniziamo questo giro dei Paesi Baschi da Bilbao, la città dei musei, per poi fare tappa a Vitoria-Gastelz, e ritornare sulla costa passando per Gernika, fermandosi una notte a Lekeito e, infine, raggiungere l’iconica San Sebastián.

Particolare della facciata del Museo Guggenheim di Bilbao, Paesi Baschi ©Shutterstock
Particolare della facciata del Museo Guggenheim di Bilbao, Paesi Baschi ©Shutterstock

Bilbao, la città dei musei

Ci vogliono almeno due giorni per visitare questa città, il suo centro storico e i suoi sfavillanti musei, primo fra tutti il Museo Guggenheim. Progettato da Frank Gehry, il Museo Guggenheim Bilbao ha dato un impulso decisivo alla rinascita della città. Oggi è uno dei simboli dell’architettura moderna, un museo diventato famoso anche per la qualità delle sue mostre temporanee. Tra le installazioni permanenti da visitare, ricordiamo quella di Fujiko Nakaya – una semplice vasca d’acqua che produce nebbia – il Maman di Louise Bourgeois e Puppy di Jeff Koons.

A cinque minuti a piedi da qui, si trova il Museo de Bellas Artes, dove si possono ammirare collezioni diverse, dalle sculture gotiche alla pop art del XX secolo, passando per le opere di Murillo, El Greco, Goya ed Eduardo Chillida. Poco lontano si trovano due importanti centri culturali: la Sala Rekalde, un’avanguardistica galleria d’arte che espone i lavori di artisti baschi contemporanei e l’Azkuna Zentroa, un ex magazzino di vini riqualificato in centro culturale e di intrattenimento. Per chi ama la storia più antica e vuole conoscere un po’ meglio le origini di questa terra e la cultura basca, suggeriamo di visitare l’Arkeologi Museo, l’Euskal Museo e l’interattivo museo sul fiume Itsasmuseum

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Bilbao e San Sebastian Pocket

In una visita a Bilbao non può mancare una passeggiata per il Casco Viejo, il caratteristico centro storico di Bilbao formato da un labirinto di stradine dall’atmosfera ruvida, bar chiassosi, negozi indipendenti dallo stile originale e ottimi ristoranti. Il nostro suggerimento è di visitare la Catedral de Santiago, il Mercado de la Ribera, secondo alcuni il più grande mercato alimentare d’Europa e l’ottocentesca Plaza Nueva

Plaza de la Virgen Blanca a Vitoria-Gastelz, Paesi Baschi ©Ververidis Vasilis/Shutterstock
Plaza de la Virgen Blanca a Vitoria-Gastelz, Paesi Baschi ©Ververidis Vasilis/Shutterstock
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Vitoria-Gastelz, dove l’arte incontra la natura

Capoluogo amministrativo della provincia di Alava e di tutti i Paesi Baschi, Vitoria (come spesso viene chiamata questa città) è una città caratterizzata da una forte vocazione artistica. Il collettivo di artisti “Itinerario Muralístico Vitoria-Gasteiz (IMVG)” ha trasformato i muri spogli di Vitoria in colorati racconti ispirati alle leggende basche. Nelle gallerie sotterranee dell’Artium si possono ammirare opere di artisti baschi e di altre regioni della Spagna. Ma sono le mostre temporanee il vero fiore all’occhiello di questo museo, famose per la loro audacia nella scelta dei temi. Un altro museo degno di nota a Vitoria-Gastelz è il Bibat, che comprende il Museo de Arqueología e il Museo Fournier de Naipes dedicato alle macchine da stampa e alle carte da gioco. 

I dintorni di Vitoria sono decisamente rurali e poco frequentati, caratterizzati da campi ondulati punteggiati di bestiame, colline ammantate di boschi e vette montuose. Tre sono i parchi naturali facilmente raggiungibili da Vitoria: il Parque Natural de Gorbeia, il Parc Naturel d’Izki e il Parc Naturel de Valderejo.

Gernika, la cittadina che ha ispirato Guernica, l’iconico dipinto di Picasso

Gernika, in spagnolo Guernica, è una cittadina nei dintorni di Bilbao, rasa al suolo da un devastante bombardamento nel 1937, durante la guerra civile spagnola. Ricostruita in tempi brevi, Gernika oggi è una cittadina vivace che vale la pena visitare per non dimenticare quanto è successo. Diversi musei ricordano le atrocità della guerra. Il Museo de la Paz de Gernika offre uno spaccato di quanto accaduto grazie ad allestimenti audiovisivi. Inoltre affronta il tema della pace e della riconciliazione. Poco lontano da qui si trova il Museo de Euskal Herría, con al suo interno una vasta esposizione dedicata alla storia e alla cultura dei Paesi Baschi. 

Mosaico che rappresenta Guernica, l’iconica per di Picasso, a Gernika nei Paesi Baschi ©Silvia Pascual/Shutterstock
Mosaico che rappresenta Guernica, l’iconica per di Picasso, a Gernika nei Paesi Baschi ©Silvia Pascual/Shutterstock
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Lekeitio, affacciata sul Golfo di Biscaglia

La principale attrattiva di Lekeitio sono le sue spiagge, due bellissimi nastri di sabbia dorata separati da un fiume e dall’Isla de San Nicolás, un isolotto roccioso ammantato di latifoglie. Quando c’è bassa marea è possibile raggiungere San Nicolás a piedi, percorrendo un sentierino lastricato che affiora dalle acque. Un altro punto di interesse di Lekeitio è la sua basilica tardo-gotica: la Basílica de la Asunción de Santa María. Per gli amanti dei fari, a poco meno di due chilometri dal centro su una collina si trova il Faro de Santa Catalina, tuttora in attività e con un centro didattico dedicato alla navigazione costiera.

San Sebastián, dove l’arte di mangiare bene si sposa con la vita di mare

Capoluogo della provincia di Gipuzkoa, San Sebastián è famosa soprattutto per tre cose: la sua scena gastronomica, le sue spiagge e il fitto calendario di eventi culturali. Parlando di cibo, questa cittadina costiera ha molto da offrire. Oltre ai caratteristici pintxos che dominano il panorama culinario dell’intera regione, San Sebastián e il suo entroterra ospitano diversi ristoranti con almeno una stella Michelin. Si tratta di veri e propri alchimisti della gastronomia, in grado di creare accostamenti sorprendenti che lasciano stupito anche il palato più fine. 

La spiaggia più famosa di San Sebastián è Playa de la Concha. Si tratta di una delle spiagge urbane più belle d’Europa ed è sempre molto frequentata. Di fronte a Playa de la Concha si trova l’Isla de Santa Clara, un’isoletta boscosa, che può essere visitata in giornata prendendo una delle barche che salpano ogni 30 minuti dal porto peschereccio. L’altra spiaggia cittadina è Playa de la Zurriola, nel quartiere di Gros, ed è tra le destinazioni consigliate se si vuole fare surf nei Paesi Baschi

Playa de la Concha, San Sebastián, Paesi Baschi ©nito/Shutterstock
Playa de la Concha, San Sebastián, Paesi Baschi ©nito/Shutterstock
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San Sebastián offre diversi punti panoramici. In particolare, da Monte Igueldo si può ammirare Bahía de la Concha, mentre consigliamo di salire su Monte Ulía per godersi un tramonto indimenticabile.

Tra le feste più amate dei Paesi Baschi c’è il Día de San Sebastián, la festa principale di questa città basca che si tiene ogni anno il 19 e 20 gennaio.

La costa basca è famosa per essere un luogo molto amato da chi pratica surf ©Shutterstock
La costa basca è famosa per essere un luogo molto amato da chi pratica surf ©Shutterstock

Qualche accenno alla cultura dei Paesi Baschi

Nessuno conosce con precisione l’origine del popolo basco, né quello della sua lingua. Fatto sta che l’euskara è l’idioma più antico d’Europa e sembra non avere legami con le altre lingue indoeuropee. Soppresso durante il regime di Franco, il basco venne successivamente riconosciuto come una delle lingue spagnole ufficiali e oggi sempre più giovani baschi lo scelgono come loro prima lingua. Tra le cose che caratterizzano la cultura dei Paesi Baschi ci sono le venta. Si tratta di locande per viaggiatori situate lungo antichi sentieri, soprattutto lungo il tratto montuoso di confine con la Francia. Qui si possono gustare alcune prelibatezze, tra cui avannotti di trota fritti e formaggi locali serviti con marmellata. Un’altra istituzione basca è la sagardotegi, la casa del sidro. Il sidro basco è diverso dagli altri. Più aspro, diventa frizzante solo se lo si versa nel bicchiere dall’alto. In una sagardotegi si può gustare anche un pasto tradizionale: frittata di merluzzo seguita da un’enorme bistecca alla brace e dessert della casa. 

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Pintxos, uno dei piatti tipici dei Paesi Baschi © Luis Dafos/Getty Images
Pintxos, uno dei piatti tipici dei Paesi Baschi © Luis Dafos/Getty Images

Cosa sono i pintxos, uno dei piatti tipici dei Paesi Baschi

Se parliamo di piatti tipici parliamo innanzitutto dei pintxos. Si tratta di spuntini, tipo tapas ma sarebbe riduttivo definirli solo così. I pintxos si trovano solo in questa zona e racchiudono tutta la magia culinaria di questi luoghi tra mare e montagne. Si tratta di fettine di pane con gustose farciture, per esempio mousse di gamberi o salmone, spiedini di polpo o calamari, minuscole uova di quaglia color verde menta, montagne di funghi e foie gras. 

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