La ricchezza della Corsica

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Come un continente in miniatura, la Corsica è caratterizzata da un’incredibile varietà, non solo geografica.

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Basta una camminata di mezz’ora per assistere a una completa trasformazione del paesaggio, dalle limpide acque delle insenature, punteggiate di paesini e spiagge, alle creste seghettate dei monti, tra vallate e borghi arroccati sulle alture. La ricchezza del patrimonio culturale, infine, completa la varietà dell’offerta, tra storia, artigianato e gastronomia.

Il panorama più emozionante

A chi è in cerca di forti emozioni, consigliamo una breve gita in auto in direzione ovest lungo la strada costiera D81b (segnalata come ‘Route de Porto – bord de mer’ nella piazza di fronte alla cittadella di Calvi) fino alla Pinte de la Revellata, il punto della Corsica più vicino alla Francia continentale. Nel giro di pochi secondi da quando avrete lasciato la città, vi ritroverete immersi nel torrido e assolato maquis, con un basso muretto come unica barriera a separarvi dal verde dirupo coperto di sterpaglia che scende a picco nelle luccicanti acque smeraldine sottostanti. Poi, d’improvviso, dopo 4 km vi apparirà come un miraggio il magnifico promontorio, contraddistinto in punta da un candido faro che sembra finto e da sentieri escursionistici sterrati che si snodano a zigzag fra il cupo verde della vegetazione. Per la migliore veduta della Baia di Calvi guidate per altri 1,5 km in salita fino alla Chapelle Notre-Dame de la Serra (segnalata).

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Escursioni nell'interno

I pittoreschi villaggi di Ota ed Evisa, abbarbicati sulle colline che sovrastano Porto, costituiscono la meta ideale per una splendida gita in giornata. Ota fa parte del comune di Porto ma l’aria che vi si respira è del tutto diversa: pervasa da un’atmosfera tranquilla e caratterizzata da un paesaggio montuoso, la cittadina si trova infatti al di fuori delle rotte del turismo stagionale. Dalla D84 si gode una magnifica vista sul villaggio dall’altro lato della valle.

Salendo di quota lungo la D84, Evisa è una specie di luogo di ritrovo per gli appassionati di trekking. Il villaggio compare su molti itinerari di lunga percorrenza e da aprile a ottobre è frequentato da un flusso costante di visitatori. Deve la sua fama anche alle castagne, che vengono trasformate in farina, marmellata e canditi. Il panoramico e istruttivo Sentier des Châtaigniers attraversa alcuni dei castagneti del villaggio.

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Geologia unica sulla costa occidentale

È difficile trovare le parole per descrivere la spettacolare bellezza delle Calanche de Piana, bizzarre scogliere scolpite dal mare che sorgono dalle acque del Golfe de Porto sfoggiando colonne, torri e irregolari massi di roccia rosa, ocra e rossiccia. Fiammeggiante di rosso vivo alla luce del tramonto, questo fenomeno geologico di proporzioni gigantesche è una delle caratteristiche che più simboleggiano la Corsica, suscitando sempre forti emozioni. Procedendo lungo la D81, che tra infiniti tornanti si inoltra per 10 km tra Porto e il villaggio di Piana, vedrete susseguirsi scorci di bellezza impareggiabile.

Ci sono due modi per esplorare le Calanche: via mare o a piedi. Numerose compagnie offrono escursioni in barca che partono da Porto; calcolate €25 per un’uscita di un’ora e 30 minuti. Per godere di una prospettiva diversa, avventuratevi a piedi: sono numerosi i sentieri che serpeggiano tra queste scenografiche formazioni. Molti di essi hanno inizio nei pressi dello Stade Municipal (stadio), circa 3 km a nord di Piana sulla D81 (segnalato). L’ufficio turistico di Piana distribuisce l’opuscolo Piana: sentiers de Randonnée (€1), che descrive sei itinerari. Tutti i giorni, uno o due autobus collegano Piana con Ajaccio e Porto.

Un po' di preistoria

La Corsica meridionale vanta i più interessanti siti archeologici preistorici dell’isola. Tra il 4000 e il 3000 a.C., la regione vide lo sviluppo della cultura megalitica (forse importata da colonizzatori provenienti dall’Europa continentale); la maggior parte dei dolmen e dei menhir esistenti sull’isola risale a questo periodo. Il sito principale è quello di Filitosa, a nord-ovest di Propriano, dove nel 1946 fu scoperta una straordinaria collezione di pietre scolpite. I menhir di Filitosa sono decisamente insoliti: molti di essi presentano volti dai tratti somatici ricchi di dettagli e altri particolari anatomici (come la gabbia toracica), nonché spade e armature, il che ha fatto dedurre che le opere fossero destinate alla commemorazione di singoli guerrieri o condottieri.

Circa 10 km a sud di Sartène, lo splendido e desolato altopiano di Cauria ospita tre curiosità megalitiche: gli alignements (allineamenti) di Stantari e Renaju, molti dei quali mostrano dettagli anatomici e armi simili a quelli di Filitosa; e il dolmen di Fontanaccia, una delle poche camere funerarie preistoriche presenti in Corsica, con tanto di pilastri e architravi. Troverete l’indicazione sites préhistoriques circa 2 km a sud di Sartène, nei pressi della N196. Che significato avevano i siti per i loro architetti? Erano forse templi? Cimiteri? Rappresentavano mitici eserciti? O erano strumenti di misurazione del tempo astronomico? Le teorie sono molte, ma non vi è nulla di certo al riguardo.

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L'ispirazione degli artigiani

Noleggiate un’auto e avventuratevi lungo una tortuosa strada di campagna per esplorare l’entroterra della Balagne. Tra vallate e speroni di roccia, lo spettacolare paesaggio è punteggiato di pittoreschi borghi collinari, cappelle romaniche, vigne e uliveti rigogliosi: qui si ispirano numerosi artigiani. La Strada di l’Artigiani è un percorso segnalato che tocca le località più belle della regione e aiuta a raggiungere i laboratori locali (troverete una carta stradale presso gli uffici turistici di Calvi e dell’Île-Rousse).

Particolarmente interessante è il centro artigianale Pigna, un miraggio di tetti color mattone e persiane blu, situato 7 km a sud dell’Île-Rousse seguendo la D151. Il villaggio è diventato uno dei principali centri della musica corsa grazie al suo eccellente auditorium, il Centre Culturel Voce. A Pigna, le botteghe artigianali sono sparse nelle viuzze acciottolate, come lo sono anche nel grazioso borgo di Sant’Antonino, arroccato su un cocuzzolo roccioso un po’ più a sud lungo la D151. Che vista!

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Tentazioni corse

La Corsica è ovviamente un paradiso per gli amanti del pesce: aragoste, ostriche, cozze, calamari, branzini… chi più ne ha più ne metta! (Ma scegliete sempre con cura il ristorante). Non mancano vini e liquori locali, tra cui il dolce Muscat e il Cap Corse Mattei, né l’olio d’oliva della Balagne e dell’Alta Rocca, molto aromatico. Tra i dolci tipici ci sono i canistrelli (biscotti secchi e friabili con mandorle, noci, limone o anice), le frappe (frittelle di farina di castagne), il fiadone (con formaggio brocciu, limone e uova) e i falculelli (brocciu fritto servito su una foglia di castagno). 

Tra formaggi e salumi, infine, i buongustai saranno felici di provare la grande varietà di sapori e consistenze. La tomme corse è un formaggio di pecora a pasta semidura dall’intenso profumo, mentre il brocciu, di capra o di pecora, bianco e friabile, si può gustare frais (fresco, e cremoso), sec o demi-sec (stagionato o semistagionato) in estate. Prosuttu (prosciutto stagionato 18 mesi), lonzu (tenero filetto di maiale affumicato, al meglio in primavera), coppa, figatellu (salsiccia di fegato di maiale, stagionata e affumicata sul fuoco di legna di castagno e gustata da novembre ad aprile), salamu (salsiccia), terrine de sanglier (pâté di cinghiale), tutti sono prodotti da animali allevati allo stato brado e nutriti di castagne.

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Destinazioni in questo articolo:

Francia
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