Itinerario di quattro giorni nella Penisola Calcidica

15 minuti di lettura

Scrivere di persone, luoghi, culture e tradizioni di questo meraviglioso mondo è il mio lavoro da più di due decenni. Eppure, ogni volta che visito una nuova destinazione, finisco per amare ancora di più la mia terra d’origine, la Grecia: la luce intensa, i sapori deliziosi, la gente cordiale e la calda ospitalità, la storia illustre, la natura meravigliosa e le acque incantevoli. In breve: è qui che mi sento a casa.

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Le acque limpide di Kassandra ©mazzzur/Getty Images
Le acque limpide di Kassandra ©mazzzur/Getty Images
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Perché andare nella penisola calcidica

“Non esiste un posto come la Penisola Calcidica”, dicono gli abitanti di questa regione della Grecia settentrionale che dista circa un’ora d’auto da Salonicco. Questa penisola dai paesaggi costieri mozzafiato – formazioni rocciose simili a quelle lunari, foreste di pini che sfiorano la costa e spiagge incontaminate di sabbia finissima – è formata da tre penisole più piccole (che i greci chiamano “gambe”).

Che amiate il campeggio e l’esplorazione o le visite turistiche e il divertimento, la Penisola Calcidica offre di tutto, e ognuna delle sue tre “gambe” vanta una propria atmosfera. Kassándra richiama un pubblico più giovane e in cerca di divertimento con i suoi beach bar pieni di gente allegra e una sequenza interminabile di spiagge costellate di lettini – per non parlare di musica, mare e sole a non finire. Orientata alle famiglie, ai campeggiatori e agli amanti della vita all’aria aperta, Sithonía offre spiagge più selvagge, tranquilli bar in riva al mare e un’ampia gamma di attività. Il Monte Athos, invece, vi porterà fuori dalle rotte più battute per percorrere antichi sentieri, rinfrescarvi sotto cascate poco conosciute e rilassarvi con pesce fresco e vino greco su minuscoli isolotti nel mezzo dell’Egeo, con la Montagna Santa (“Ágion Óros” in greco) a fare da sfondo spettacolare.

Quando andare nella Penisola Calcidica

Il momento migliore per un viaggio nella Penisola Calcidica è la stagione intermedia (tarda primavera, inizio estate e autunno).

  • Nella Penisola Calcidica quasi tutte le attività aprono in genere dopo il 1° maggio e chiudono a fine settembre.
  • Evitando l’alta stagione (luglio e agosto), potrete approfittare di prezzi più bassi e un servizio più curato.
  • Se decidete di tentare la fortuna fuori stagione (da settembre ad aprile), telefonate in anticipo per assicurarvi che i bar, i club e i siti che vi interessano siano aperti.

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Budget giornaliero

  • Camera doppia in un hotel di media categoria: 80-150 (110-200 in alta stagione)
  • Cena in un ristorante locale: 35-48
  • Ingresso ai musei: 4-18
  • Noleggio ombrellone e due lettini: da 5 (stagione intermedia) a 20 (alta stagione)
  • Calice di vino: 7
  • Bottiglia di birra: 6,50
Tentacoli di polpo messi ad essiccare al sole, a Kalamitsi ©Anita Isalska/Lonely Planet
Tentacoli di polpo messi ad essiccare al sole, a Kalamitsi ©Anita Isalska/Lonely Planet

Pronti? Iniziamo il nostro emozionante viaggio di quattro giorni nella mia Calcidica. Gli itinerari di ciascun giorno descritti di seguito possono essere effettuati nella sequenza che preferite. Potete scegliere di spostarvi (con cautela!) in auto o in moto, oppure di prendere gli autobus interurbani di linea (KTEL) da Salonicco diretti a ognuna delle penisole della Penisola Calcidica.

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una veduta di Porto Glarokavos a Kassandra ©Chawranphoto
una veduta di Porto Glarokavos a Kassandra ©Chawranphoto

Primo giorno: alla scoperta di Kassándra

Durante il viaggio in auto da Salonicco verso la Penisola Calcidica (un’ora), fermatevi alla Grotta di Petralona, non molto distante dalla strada principale, dove sono stati scoperti resti di nostri antenati risalenti a circa 300.000 anni fa e fossili di animali preistorici. L’interno della grotta, attualmente chiusa per restauro, presenta spettacolari stalattiti e stalagmiti millenarie (la riapertura è prevista per maggio 2023, quella del museo per agosto dello stesso anno).

Se viaggiate a luglio, non perdetevi la vivace città di pescatori di Néa Moudaniá e il suo festival annuale delle sardine: una grossa grassa festa greca corredata da sardine alla griglia e vino gratuiti, canti e balli.

All’ingresso nella penisola di Kassándra, fermatevi a fare una foto sul ponte panoramico di Néa Potídea. E dato che forse avrete ormai fame, fate un salto alla Lemonis Bakery per un caffè e una fetta di bougátsa (pasta fillo farcita con crema pasticcera). Proseguite alla volta di Néa Fókea per visitare la chiesa e la torre di Ágios Pavlos, entrambe affacciate sulla baia: costruita verso il 1400, la torre svolse un ruolo importante durante la guerra d’indipendenza greca del 1821. Raggiungete quindi Áfytos (o Áthytos), un villaggio di vecchie case in pietra arroccato su una scogliera che regala panorami spettacolari. Andate a pranzo al Notos All Day Bar (provate l’hamburger all’americana con patate a spicchi) e concludete con un delizioso ekmek con gelato da Zoyias.

È il momento di andare in spiaggia. Non è facile descrivere la perfezione delle acque e la sequenza ininterrotta di spiagge disseminate di tende drappeggiate e cabañas private; a Capo Posídi – che prende il nome dal dio del mare Poseidone – potrete farvene un’idea. Due delle tre spiagge paradisiache di questa lingua di sabbia sono dotate di bar e lettini, mentre la terza (Mýti, situata di fronte a un faro del 1864) è libera.

Passate un po’ di tempo a godervi il sole e il mare, poi dirigetevi verso la spiaggia di Síviri per ammirare un romantico tramonto e cenare in una taverna sul mare a piedi nudi sulla sabbia. Gli amanti del pesce possono prendere in considerazione anche il Trizoni Sea Treasures a Kryopigi, a 5 km da Kallithéa.

Al calar della notte è ora di pensare a divertirsi. La leggendaria vita notturna di Kassándra inizia intorno alle 23.00, con molti bar sulla spiaggia che fanno festa fino alle 9 del mattino dopo. A Kallithéa, seguite la musica martellante e le luci stroboscopiche fino all’Ahoy Club o al Pearl Club, oppure andate al Markiz Experience per concerti e DJ set. Se invece preferite un’atmosfera più tranquilla, concedetevi i cocktail e gli stuzzichini dello Spitaki Cocktail Bar (vi consigliamo il Dead Zombie, l’Iron Bird o il Paloma Sunrise).

Secondo giorno: attività fisica o puro relax a Kassándra

Iniziate la seconda giornata a Kassándra con una visita a Capo Sáni e al lussuosissimo Sani Resort. Questo complesso include cinque prestigiosi hotel (tra cui uno per soli adulti), una spiaggia idilliaca con acque azzurre, un tranquillo porticciolo, un’animata galleria di negozi e decine di bar e ristoranti eclettici (noi adoriamo pranzare con una quinoa bowl alla Marina Creperie). A pochi minuti di distanza, la Torre di Stavronikíta (o Torre di Sáni) vanta una splendida vista sul mare dalla sua posizione in cima a un’altura.

Se siete appassionati di sport acquatici, potrete divertirvi con parapendio, moto d’acqua e pedalò a noleggio e stand-up paddle (se non lo siete, concedetevi una crociera al tramonto). I viaggiatori attivi apprezzeranno l’aria fresca e il birdwatching nelle zone umide di Stavronikíta, con diversi sentieri attraverso i boschi che partono dal parcheggio del Sani Beach Hotel. Se preferite, questo è anche il punto di partenza dei sentieri per mountain bike. Visitando la zona a luglio potrete assistere al Sani Festival, importante manifestazione con star internazionali del mondo dell’opera, del jazz, del pop, della world music e del rock.

La vostra prossima tappa è la Thermal Spa Agia Paraskevi, dove potrete fare un piacevole bagno nelle sorgenti termali e nelle piscine (ingresso 8) ammirando la vista panoramica sul mare. Oppure coccolatevi con un idromassaggio (20) o un bagno turco.

Dopo esservi rigenerati, puntate verso le spiagge, iniziando da Palioúri per proseguire con Pefkohóri, paradiso dei beach bar. Mamaloúka accoglie i visitatori più tranquilli, Fiki richiama una folla alla moda, Elephant è frequentata da TikToker bohémien, Glarókavos offre una raffinatezza classica... e queste sono solo alcune.

Se arrivate in spiaggia a mezzogiorno, fate come i greci e restateci fino al tramonto: prendete un ombrellone e un lettino in uno dei tanti bar di vostro gradimento, ordinate uno spuntino o un cocktail sgargiante e dedicate la giornata a nuotare, prendere il sole, leggere un libro e godervi il panorama. Qui il tempo passa lentamente.

Al calar della sera sorseggiate un cocktail al Porto Valitsa e poi andate a cena al ristorante Sea of Tastes. Provate i ravioli di gamberi con kakaviá (zuppa di pesce) e una versione vegetariana della mousaká, da abbinare a un Asýrtiko, un vino bianco secco e vellutato. Altre opzioni da tenere presente sono l’ottimo carpaccio di pesce, la tartare di crostacei e il ceviche al Carpaccio di Palioúri. A tarda notte, godetevi un momento romantico guardando le stelle sulla spiaggia di Glarókavos (detta Blue Lagoon), vicino a Pefkohóri.

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Una chiesetta ortodossa sulla spiaggia di Kavourotripes, a Sithonia ©haveseen
Una chiesetta ortodossa sulla spiaggia di Kavourotripes, a Sithonia ©haveseen

Terzo giorno: vita di spiaggia a Sithonía

Immaginate una costa infinita punteggiata da una spiaggia Instagrammabile dopo l’altra: siete arrivati a Sithonía, la Calcidica più selvaggia, dove potrete soddisfare il vostro spirito di esplorazione. Vi attendono foreste lussureggianti, montagne maestose, villaggi incantevoli, spiagge divine, il più grande campeggio del paese e sistemazioni per tutte le tasche.

Sithonía è più tranquilla di Kassándra e offre un’esperienza tipicamente greca. Oltre al nuoto e agli sport acquatici, la penisola offre eccellenti escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike. Le sue splendide spiagge in genere non sono così ‘organizzate’ come quelle di Kassándra, il che significa meno ombrelloni, lettini e bar. Se amate la tranquillità della natura, questo è il posto che fa per voi. Lunga 104 km, Sithonía si può percorrere in auto in un unico itinerario, se ve la sentite. Ma per godere appieno della sua bellezza, vi consiglio di concentrarvi su una o sull’altra costa.

Sithonía: vino e abbronzatura sulla costa occidentale

Il vostro primo giorno a Sithonía inizia con una passeggiata nella città di Nikíti. Prendete un caffè e una tyrópita (sfoglia al formaggio) alla Gavanas Bakery sulla strada principale e dirigetevi circa 7 km a sud verso la spiaggia di Kalogriá, una meravigliosa distesa di sabbia vellutata lambita da mare azzurro. Con le sue acque poco profonde, Kalogriá è perfetta anche per i bambini.

Dopo esservi crogiolati al sole, raggiungete la più grande azienda vinicola biologica del paese, Domaine Porto Carras. Una degustazione di due ore dei suoi eccellenti vini, seguita da una passeggiata tra i vigneti con vista sul mare, costa 15 e li vale tutti. Se non siete amanti del vino, scegliete un’avventura in fuoristrada sul monte Ítamos o iniziate il vostro tour delle spiagge con una sosta ad Azápiko.

Proseguite verso sud fino alla spiaggia di Tristiníka, che offre uno spettacolare scenario marino e un beach bar, il soleggiato Ethnik. Se avete un debole per la storia, visitate i resti di un castello nell’antica Toróni, oppure proseguite fino a Pórto Koufós, il punto più meridionale di Sithonía, un porto naturale che sembra un paradiso greco (perfino lo storico Tucidide lo descrisse in una sua opera). Godetevi un piatto di pesce fresco alla taverna Tzitzikas e ammirate il panorama.

tra le viuzze di Neos Marmaras, a Sithonia ©photosmatic
tra le viuzze di Neos Marmaras, a Sithonia ©photosmatic
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Sithonía: sport acquatici sulla costa orientale

La giornata inizia partendo da Nikíti in direzione sud-est verso Vourvouroú, lungo un litorale costellato da una sequenza continua di baie e insenature. Presso la spiaggia di Karýdi, ombreggiata da pini, potrete noleggiare una barca per la giornata (non serve la patente nautica) ed esplorare l’isola di Diáporos per conto vostro; sono disponibili anche canoe, kayak e stand-up paddle (di gran moda in Grecia). Altre spiagge nella zona sono Myrsíni, Kryptos e Blue Lagoon.

Anche se non è facile, è ora di lasciarsi alle spalle i piaceri della spiaggia per dirigersi verso il più grande campeggio della Grecia. Armenistis offre una vista mozzafiato sul Monte Athos (la terza “gamba” della Calcidica), oltre a bungalow o persino case sulla spiaggia in affitto. Gli sportivi adoreranno la spiaggia, dove si possono noleggiare le attrezzature per le attività più svariate, tra cui stand-up paddle, wakeboard, tubing e pedalò. Gli istruttori del Bareside Water Sports offrono lezioni.

Le spiagge successive sono Kavourótrypes e Portokáli, entrambe caratterizzate da rocce lunari, sabbia vellutata e pini che scendono fino alla battigia. Per un paesaggio diverso salite fino al villaggio di Sykiá, ai piedi del Monte Ítamos. Fate un giro a piedi nella città vecchia e visitate la chiesa in pietra di Ágios Athanásios, costruita due secoli fa e caratterizzata da un interno dipinto a colori vivaci.

Superata la spiaggia di Sykiá, proseguite in direzione sud verso quella di Tigánia, dotata di scogli piatti disposti su più livelli, perfetti per prendere il sole, e di un magnifico beach bar. Le tre calette di Tigánia richiamano un pubblico eterogeneo di naturisti, campeggiatori, coppiette e tipi solitari.

Portatevi l’ombrellone e una scorta d’acqua per Kalamítsi e preparatevi a un’esperienza paradisiaca: stupenda sabbia rosa e acque iridescenti come alle Bahamas, perfette per lo snorkelling (i posti migliori si trovano vicino all’isolotto davanti al Chica Beach Bar). Restate qui fino al tramonto.

Per cena (ricordate che i greci si mettono a tavola verso le 21 o le 22) tornate a Nikíti, dove si trovano alcuni dei migliori ristoranti della Penisola. I nostri piatti preferiti sono il savoro (pesce fritto con salsa agrodolce) e il kunefe con formaggio e miele all’Arsanas, i dolmádes ai gamberi al popolare Boukadoura e l’hamburger della Ergon Beach House. Se siete in vena di fare follie, l’Ekies Treehouse a Vourvouroú (presso l’Ekies All Senses Resort) non offre solo una vista strepitosa, ma anche uno straordinario menu degustazione da 11 portate preparate con ingredienti locali secondo ricette tradizionali. Ricordatevi di prenotare.

La vista sul Monte Athos ©Icarus Aerial Filming
La vista sul Monte Athos ©Icarus Aerial Filming

Quarto giorno: Monte Athos

Noto come la Montagna Sacra, il Monte Athos costituisce la “gamba” più orientale della Calcidica ed è il posto ideale per ristabilire un contatto con la natura e con se stessi. Iniziate la giornata guidando fino al monte Holomóntas attraverso la Foresta universitaria di Taxiárchis, che offre sia attività sportive (escursioni a piedi, passeggiate a cavallo e percorsi per mountain bike) sia momenti di serenità (il birdwatching, il suono del vento e lo scorrere dei ruscelli). Da lì dirigetevi a nord-est verso Arnaía (o Arnéa), un villaggio di montagna costruito nel XV secolo, ricco di antiche case in pietra e legno e di sentieri acciottolati. Con le sue tonalità azzurre, rosse, rosa e arancio, Arnaía consente di farsi un’idea dell’architettura tradizionale macedone, in cui si fondono influssi bizantini e ottomani.

La vostra prossima tappa è all’insegna della dolcezza: il negozio della famiglia Georgaka, che produce miele biologico, una specialità di questa regione grazie alla presenza delle foreste. Provate il miele d’erica (sousoura) e il moundovina, un distillato locale certificato IGP a base di sciroppo di favo invecchiato.

Proseguite la passeggiata fino al Museo del Folklore di Arnaía, che offre uno spaccato della vita di paese di un tempo. In una villa a due piani costruita nel 1870, situata proprio di fronte, potrete scoprire la complessa arte della tessitura attraverso un’esposizione di tappeti kilim e coperte di lana, cotone e seta di fattura artigianale (un biglietto da 2 consente l’ingresso a entrambi i musei). Visitate poi la chiesa di Ágios Stefános, che ha un pavimento di vetro attraverso il quale si possono vedere le rovine di templi, chiese e tombe che un tempo occupavano questo sito.

Nessun soggiorno in Grecia può dirsi completo senza una sosta in un kafeneío di paese, un caffè tradizionale nella piazza centrale che fungeva da punto di ritrovo della comunità. Ad Arnaía questo ruolo è svolto dal Kafeneío Lanara, dove la gente del posto beve caffè greco accompagnato da dolci fatti in casa. Per una versione più moderna, Aristotélous serve French toast e hamburger vegani.

Dopo esservi rifocillati, fate un’escursione all’antica Stagíra, vicino all’odierna città di Olimpyáda, dove nel 384 a.C. nacque Aristotele. Potete percorrere in parte o interamente il sentiero segnalato di 24 chilometri attraverso boschi protetti (con una deviazione alla cascate di Varvára, uno spettacolo incredibile). Vi consigliamo di assumere una guida (35). Se viaggiate con i bambini, non mancate di visitare il Parco di Aristotele a Stagíra, che offre divertenti giochi interattivi ispirati alla fisica – ricordando, naturalmente, che Aristotele fu il maestro di Alessandro Magno.

In alternativa all’escursione nel bosco, puntate verso la località balneare di Ierissós, che offre una spiaggia invitante e cantieri navali dove un tempo venivano prodotte le tradizionali kaikia (quelle barche colorate che si vedono in tutte le cartoline della Grecia).

Dirigetevi a sud verso Trypití e prendete il traghetto per l’isola di Ammoulianí (partenze ogni 45 minuti in estate e ogni due ore da ottobre in poi; 7), l’unica della Penisola con una popolazione stabile. L’isola offre una serie di spiagge: la famosa Alykés di sabbia bianca; Ágios Geórgios, paradisiaca e tranquilla; Karagátsia, ideale per la pesca e lo snorkelling; e Megáli Ámmos per un tramonto da favola. Potete anche noleggiare una barca e scoprire le vicine isolette di Tigáni, Gaidouronísi e Pontíki.

Tornati sulla terraferma, completate il tour della penisola dell’Athos con una visita al villaggio panoramico di Ouranópolis (“Città del cielo”). L’imponente e fotogenica torre di Prosforio, risalente all’XI secolo, ospita un museo che espone oggetti antichi. Camminate a sud verso il Monastero di Zygos (X secolo), dove termina la strada e inizia l’ingresso al sacro Monte Athos e ai suoi monasteri.

Stato monastico autogovernato, Athos è il centro più sacro del mondo ortodosso orientale, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Purtroppo le sue antiche tradizioni non consentono l’ingresso alle donne e prevedono che solo un numero limitato di pellegrini uomini (tra i quali vi sono stati re Carlo e Vladimir Putin) possa ottenere un permesso speciale dall’Ufficio Pellegrini di Salonicco per imbarcarsi sul traghetto da Ammoulianí o Ierissós diretto alla montagna sacra. Pur non potendo accedere al complesso, una crociera di un giorno nelle acque scintillanti della penisola offre una vista spettacolare del Monte Athos e dei suoi monasteri.

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