Itinerario di quattro giorni a Malta
Ho trascorso un mese a Malta facendo ricerche sulla sua ricca e variegata storia, cultura e cucina per la guida Lonely Planet. Era la terza volta che visitavo l’isola. Malta è una delle destinazioni più affascinanti del Mediterraneo e rimarrà sempre tra i miei ricordi di viaggio più belli.
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Perché andare a Malta
Situata nel cuore del Mediterraneo, Malta è uno dei paesi più piccoli d’Europa, eppure vanta una ricchissima gamma di attrattive: siti dalla storia affascinante; attività all’aperto rilassanti o stimolanti; e una scena culinaria influenzata nel corso dei secoli da varie culture e imperi. Esplorate il superbo patrimonio artistico e architettonico dei Cavalieri di San Giovanni nel centro storico di Valletta, poi andate alla scoperta dei ristoranti e bar cosmopoliti più gettonati della capitale. A Gozo e nella piccola Comino, le escursioni a piedi o in kayak sono il modo migliore per apprezzare le coste scoscese delle isole minori dell’arcipelago.
Il periodo migliore per Malta
Stagione intermedia
(marzo-maggio e settembre-ottobre)
Eviterete la calura e le folle estive.
Potrete approfittare di tariffe più convenienti nelle strutture ricettive.
Avrete modo di assistere ai suggestivi festeggiamenti tradizionali della Settimana Santa e della Pasqua.
In questi mesi si svolgono eventi che prevedono fuochi d’artificio, cultura e musica.
Budget giornaliero
Camera doppia in un hotel di media categoria: €110-160
Cena in un ristorante locale: €30-50
Ingresso ai musei: €5-10
Calice di vino: €7
Pinta di birra: €6
Primo giorno: cultura, gastronomia e storia nella capitale
Con una superficie inferiore a un chilometro quadrato, Valletta è la capitale più piccola dell’Unione Europea. Prima di iniziare la visita di questa compatta penisola, tiratevi su con un caffè del commercio equo e solidale al Lot Sixty One, i cui tavolini all’aperto regalano la vista lungo Old Theatre St fino alle acque scintillanti del Mediterraneo. Eretta tra il 1573 e il 1578, la Saint John’s Co-Cathedral era il luogo di culto dei Cavalieri di San Giovanni durante la loro dominazione a Malta, che durò fino al 1798. Tra i tesori della cattedrale spicca il dipinto di Caravaggio Decollazione di San Giovanni Battista. Percorrete le vie fiancheggiate da case in pietra color miele per andare a pranzo da Nenu the Artisan Baker, dove potrete gustare una deliziosa ftira, tradizionale pane piatto cotto nel forno a legna e guarnito con capperi, olive ed erbe aromatiche.
Capitale europea della cultura nel 2018, Valletta vanta anche edifici più recenti, tra cui il Parliament Building e l’imponente City Gate, entrambi progettati da Renzo Piano. Proseguite fino ai vicini Upper Barrakka Gardens, dove ogni giorno alle 16 viene sparato un colpo di cannone dalla Saluting Battery, una fila di cannoni che per tradizione veniva usata per salutare le navi in arrivo. Da qui la vista spazia sul Grand Harbour fino allo storico Fort Saint Angelo. Dopo un aperitivo al 67 Kapitali, un bar molto frequentato che serve birre artigianali del birrificio di Gozo Lord Chambray Brewing, andate a cena al Noni, ristorante stellato Michelin con secolari muri di pietra. Incentrato su sapori locali e stagionali, il menu propone piatti come coniglio confit con fichi affogati.
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Secondo giorno: il labirinto di vicoli di Mdina e cucina a chilometri zero
Dalla stazione degli autobus di Valletta prendete il n. 52 verso l’entroterra per il viaggio di 30 minuti fino a Rabat. Al Crystal Palace Bar (Is-Serkin) fate colazione con i pastizzi, le tradizionali sfoglie salate ripiene che sono il tipico spuntino maltese. Dai vicini Howard Gardens, attraversate il ponte sopra il fossato difensivo erboso per raggiungere la città fortificata di Mdina. Trascorrete il resto della mattinata esplorando gli stretti vicoli che conducono a piazze ombreggiate e terrazze rialzate da cui si godono panorami superbi su tutta l’isola. La Saint Paul’s Cathedral di Mdina fu costruita nel XII secolo, mentre le antiche cripte e catacombe cristiane di Rabat risalgono a circa 900 anni prima.
Dopo aver assaggiato vino e formaggio maltesi al popolare Ta’ Doni di Rabat, prendete l’autobus n. 201 in direzione ovest alla volta delle remote Dingli Cliffs, un promontorio selvaggio sferzato dal vento dove potrete fare una bella camminata; non allontanatevi dei sentieri costieri ben segnalati. Fate una tappa al Cliffs Interpretation Center per saperne di più sul patrimonio naturale, geologico e archeologico davvero unico di questa regione. Da qui, con una facile passeggiata potete raggiungere il villaggio di Dingli e cenare al ristorante a chilometri zero Diar il-Bniet (sia per il pranzo sia per la cena è consigliabile prenotare; il ristorante organizza anche corsi di cucina). Dopo cena rientrate a Valletta con l’autobus n. 52 e andate a bere il bicchiere della staffa allo Yard 32, un gin bar dall’atmosfera raccolta situato in Strait St, fulcro della storica vita notturna di Valletta.
Terzo giorno: l’antica cittadella di Gozo e vigneti e oliveti assolati
Dal lungomare di Valletta, prendete il Gozo Fast Ferry per la seconda isola di Malta, più piccola e meno popolata. Con una traversata di 45 minuti in direzione nord-ovest si raggiunge il porto di Mġarr a Gozo, dove si possono noleggiare scooter, bici elettriche e auto per esplorare l’isola per conto proprio. Dal porto, un tragitto di 22 km porta al capoluogo di Gozo, Victoria, nelle cui vie secondarie pedonali si trovano appartamenti con angolo cottura che rappresentano una valida soluzione ricettiva; molti sono dotati di soleggiate terrazze sui tetti.
Sopra Victoria si staglia Il-Kastell, la cittadella che fino al XVI secolo protesse i cittadini di Gozo dalle incursioni dei turchi. Oggi il complesso ospita un museo naturale e uno di archeologia, e le sue mura fortificate si affacciano sul paesaggio color terracotta dell’isola. All’interno della cittadella, Ta’ Rikardu vende prodotti locali tra cui formaggio, vino e miele: fate acquisti e poi gustateli all’aperto una volta rientrati al vostro alloggio.
Dopo aver esplorato Il-Kastell, scoprite altre risorse enogastronomiche di Gozo visitando la Ta’ Mena Estate. Questa azienda a conduzione familiare situata pochi chilometri a nord di Victoria ha un negozio che vende vini – tra cui i vitigni autoctoni Girgentina e Ġellewża – e olio d’oliva di produzione locale, oltre a capperi e pomodori secchi. I tour del sabato mattina iniziano con l’esplorazione degli oliveti e dei vigneti di Ta’ Mena e si concludono con una degustazione di cibo e vino.
Quarto giorno: alla scoperta della costa rocciosa lambita da acque cobalto
Dopo aver mangiato benissimo in questi primi giorni, è ora di fare un po’ di attività fisica lungo la costa rocciosa di Gozo, punteggiata da sentieri che corrono in cima alle scogliere, insenature strettissime, grotte marine e formazioni costiere erose dal vento e dal mare. Con Gozo Adventures si possono organizzare discese in corda doppia, arrampicate su roccia, escursioni a piedi e uscite in mountain bike, mentre gite in kayak di mezza giornata consentono di esplorare la costa frastagliata di Comino, la terza isola maltese per grandezza.
Un’altra opzione molto allettante è esplorare la natura selvaggia di Gozo per una giornata con un veicolo proprio. A sud di Victoria, Mġarr ix-Xini era un tempo il principale porto dei Cavalieri di San Giovanni a Gozo; un’antica torre di guardia in pietra protegge ancora oggi la stretta insenatura delimitata da scogliere. Partendo dal porto di Mġarr, Mġarr ix-Xini è anche una tappa lungo la Xlendi Walk, un sentiero costiero di 12 km lungo le aspre scogliere e le spettacolari baie che si susseguono sulla costa meridionale di Gozo.
Una grande attrattiva della zona occidentale di Gozo è Dwejra Bay, anch’essa attraversata da sentieri costieri. Qui si trovava la Azure Window, un arco di pietra che crollò in mare nel 2017. Nonostante la scomparsa dell’arco, il paesaggio costiero di Dwejra rimane imponente e spettacolare. Le gite in barca attraversano l’Inland Sea, una laguna delimitata da scogliere con un tunnel che conduce in mare aperto.