Il meglio di Bergen e dei fiordi sud-occidentali della Norvegia

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

Se avete la possibilità di visitare una sola regione norvegese e volete cogliere appieno il fascino del paese, allora la vostra scelta dovrebbe cadere su questa zona. La dinamica Bergen è una delle città più belle del mondo, con la sua animata vita culturale e le sue case di legno bianche e colorate, affacciate sulle vie che dal trafficato porto di Vågen si inerpicano sulle colline. È anche il punto di partenza ideale per visitare lo splendido Hardangerfjord e i suoi incantevoli villaggi, o la vasta rete del Sognefjorden; durante il viaggio alla volta di quest’ultimo si passa da Voss, vero paradiso per gli amanti degli sport estremi. A sud, la ricca Stavanger è una piacevole tappa prima del Lysefjord, dove, ad altezze vertiginose sopra le acque blu del fiordo, si incontrano due dei luoghi simbolo del paese: il Preikestolen (Pulpito di Roccia) e il Kjeragbolten. 

Bergen Norvegia
Bergen vista dall’alto @Marius Dobilas
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Bergen

Cinta da sette colline e da sette fiordi, Bergen è una città dal fascino ammaliante. All’inizio del Medioevo era un importante porto marittimo e faceva parte della Lega Anseatica. In quel periodo Bergen era anche la capitale della Norvegia, un’eredità visibile nelle splendide case in legno di Bryggen, un quartiere inserito dall’UNESCO tra i siti Patrimonio dell’Umanità. Le dimore variopinte sembrano abbarbicate lungo i fianchi della collina, i battelli si spostano rapidi intorno ai fiordi e una serie di eccellenti musei d’arte offrono un magnifico rifugio dal clima notoriamente capriccioso di Bergen. Grazie alla sua nutrita popolazione studentesca, infine, la città van- ta numerosi bar e una vivace vita notturna. 

Preikestolen
Le pareti verticali del Preikestolen cadono a picco per 604 metri @Tatiana Diuvbanova

Preikestolen

L’immagine dei visitatori affacciati senza paura sul bordo di questa straordinaria formazione granitica è una delle più emblematiche della Norvegia. Il Preikestolen (Pulpito di Roccia), con i suoi tre lati di pareti rocciose che scendono a picco per 604 metri fino al fiordo sottostante, è una delle meraviglie naturali più apprezzate del paese. L’escursione a piedi (quattro ore tra andata e ritorno) da Preikestolhytta Vandrerhjem prevede un’ardua salita, e in genere si può compiere da aprile a settembre, se non nevica. 

Il sentiero di 3,8 km (due ore) all’inizio è ripido ma ben segnalato, poi si inerpica su tratti scoscesi alternati a zone paludose e infine oltrepassa una serie di lastre granitiche e alcune rocce esposte ai venti fino a raggiungere il Preikestolen. I punti più ripidi, all’inizio e a metà percorso, possono risultare impegnativi per chi non è in una buona forma fisica. In teoria, il sentiero si può percorrere anche in inverno, ma non ve lo consigliamo, perché spesso le condizioni atmosferiche sono proibitive e i trasporti pubblici limitati. 

Come nel caso di molte altre bellezze naturali norvegesi, anche qui non ci sono barriere protettive e, a dispetto dell’inquietante fenditura nel punto in cui si unisce alla montagna, questa roccia sembra destinata a resistere per diversi secoli. Nonostante il Preikestolen attiri ogni anno più di 200.000 visitatori, si è verificato un solo incidente mortale, nel 2013. Detto questo, prendete tutte le precauzioni del caso, anche se gli altri sembrano non curarsene. Chi soffre di vertigini, invece, si sentirà mancare anche solo osservando le manovre spericolate di chi lascia penzolare le gambe sull’abisso. Alcuni sentieri rocciosi conducono alle montagne alle spalle del fiordo, da cui possono ammirare altri panorami mozzafiato. 

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Folgefonna Nasjonalpark

Istituito nel 2005, questo parco nazionale di 545 kmq comprende il terzo ghiacciaio della Norvegia continentale in ordine di grandezza. La calotta glaciale del Folgefonna ha una superficie di 168 kmq e in alcuni punti raggiunge uno spessore di 400 metri. È anche un luogo di una bellezza spettacolare, con ghiacciai che scendono serpeggiando fino alle vallate vicine. 

L’Hardangerfjord

L’Hardangerfjord è un caratteristico fiordo norvegese che si estende dall’Oceano Atlantico alle pareti verticali dell’altopiano Hardangervidda, nella Norvegia centrale. La zona è ricca di luoghi pittoreschi: i nostri preferiti sono Eidfjord, Ulvik e Utne. Nel Folgefonna Nasjonalpark potrete passeggiare sui ghiacciai e fare magnifiche escursioni a piedi. Il fiordo è molto conosciuto anche per i frutteti. Si coltivano soprattutto mele, tanto che l’Hardanger a volte viene definito ‘l’orto della Norvegia’.

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Trolltunga
Il Trolltunga è uno stretto dito roccioso sospeso nel vuoto sopra il Lago Ringedalsvatnet @looksmart

Trolltunga

Il Trolltunga è uno stretto dito roccioso sospeso nel vuoto sopra il Lago Ringedalsvatnet, una delle meraviglie naturali più foto-grafate della Norvegia, e – insieme al Preikestolen – una delle mete più popolari del paese. Il punto panoramico, il cui nome significa ‘lingua del troll’, è spettacolare, ma per raggiungerlo bisogna percorrere a piedi 23 km (10 ore fra andata e ritorno), partendo dall’inizio del sentiero a Skjeggedal, 13 km a nord-est di Odda. 

L’escursione è possibile da fine maggio a inizio settembre, ma dipende dalle nevicate. Il sentiero è ben indicato dal parcheggio, e lungo il percorso la distanza dalla meta è segnalata su appositi indicatori. La salita in alcuni punti è particolarmente impegnativa e il dislivello complessivo è di circa 1000 m, quindi bisogna essere in ottima forma fisica e avere l’attrezzatura adeguata prima di iniziare l’ascensione. Lungo il percorso, fermatevi ad ammirare la Cascata di Tyssestrengene (646 m). 

Proseguendo per un po’ oltre il Trolltunga si raggiunge un altro bel punto panoramico, il Preikestolen (Pulpito di Roccia), una versione ridotta dell’omonimo belvedere sopra il Lysefjord, vicino a Stavanger. 

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Voss

Voss (chiamata anche Vossevangen) si trova sulle rive di un pittoresco lago non lontano dai fiordi, e questa sua posizione le è valsa la fama di capitale norvegese dell’avventura. La città in sé non è particolarmente bella: chi ci viene è attirato soprattutto dalla possibilità di praticare white-water rafting, bungee jumping e parapendio in tutte le sue declinazioni; molte attività si svolgono sui fiordi. 

Fattorie di Kjeåsen

Appollaiate a 600 m di altezza sull’Eidfjord ci sono due fattorie che fino al 1974 erano totalmente inaccessibili ai veicoli. Fino ad allora, i residenti non avevano altra scelta che trasportare merci e provviste su per la montagna, un compito molto pesante (si dice che per costruire uno degli edifici ci siano voluti 30 anni). Oggi il posto è molto visitato dai turisti per la vista mozzafiato. 

La strada che porta alle fattorie parte da Simadal, circa 8 km da Eidfjord/Rv7. Da qui, la stradina prosegue per 5 km, circa metà dei quali attraversano una galleria costruita alla fine degli anni ’70. Il traffico è a senso unico alternato: allo scoccare dell’ora transita chi sale, a quello della mezz’ora chi scende. A causa della sua recente popolarità, le fattorie di Kjeåsen, purtroppo, non sono più tranquille come in passato. 

Il complesso delle fattorie oggi è disabitato, fatta eccezione per una donna, Bjørg Wiik, che vive qui da 40 anni. Anche se la galleria è aperta 24 ore su 24, si consiglia di non salire alle fattorie dopo le 17 per rispettare la privacy della signora che vi abita. In alternativa, le fattorie si possono raggiungere anche a piedi (quattro ore andata e ritorno), ma il sentiero è ripido e pericoloso, con almeno un ponte di corda da attraversare. Se Kjeåsen ha stuzzicato la vostra curiosità, il libretto Kjeåsen in Eidfjord, di Per A. Holst, narra la storia delle fattorie e dei suoi abitanti; si può acquistare a Nkr20 presso l’ufficio turi- stico di Eidfjord. 

Le tradizionali case in legno a Gamle Stavanger @saiko3p
Le tradizionali case in legno a Gamle Stavanger @saiko3p
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Stavanger

Non è un caso che questa città costiera sia gemellata con Houston e Aberdeen: viene tal- volta chiamata ‘Città del Petrolio’ della Norvegia per l’estrazione petrolifera nel Mare del Nord, iniziata negli anni ’70. Qui ha sede la Statoil, la più grande compagnia petrolifera della Norvegia. Il centro storico di Stavanger presenta alcuni degli edifici in legno più belli e meglio conservati della Norvegia, molti dei quali risalenti al XVIII secolo. La cittadina è molto graziosa, e in estate il lungomare si anima, come nella migliore tradizione delle città portuali e petrolifere. La zona periferica, pur essendo moderna, non ha troppi grattacieli. 

Il boom petrolifero di Stavanger ha favorito lo sviluppo urbano, facendo salire i prezzi alle stelle: le sistemazioni e i ristoranti sono costosissimi, perfino per gli standard norvegesi.Funge comunque da punto di partenza per il vicino Lysefjorden e per la classica escursione a piedi fino al Preikestolen. 

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Bergen e i fiordi sud-occidentali
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