Due settimane per scoprire la Cambogia

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

La Cambogia, con la sua storia tragica ma al tempo stesso affascinante, sta vivendo uno straordinario presente. Scopritela con un itinerario di due settimane tra natura rigogliosa in cui si nascondono templi di una bellezza ineguagliabile.

Il tempio di Srah Srang al tramonto, Angkor Wat, Cambogia. ©steph photographies/Shutterstock
Il tempio di Srah Srang al tramonto, Angkor Wat, Cambogia. ©steph photographies/Shutterstock
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È l’itinerario classico, con templi, spiagge e la capitale. Può essere percorso in entrambe le direzioni, anche se sarebbe meglio iniziare da Phnom Penh, proseguire lungo la costa e lasciare per ultimo il più straordinario complesso di templi del mondo, Angkor.

Phnom Penh, Cambogia.
Phnom Penh, Cambogia.

Phnom Penh 

Basta il nome per evocare immagini di panorami esotici. Le guglie scintillanti del Palazzo Reale, le tonache fluttuanti color zafferano dei monaci e la splendida posizione della città sulle sponde del maestoso fiume Mekong sono emblematiche dell’Asia come molti la immaginano quando pensano a un viaggio in questo angolo di mondo.

La capitale cambogiana è un concentrato di stimoli che travolge i sensi, dai motorini che sfrecciano a tutta velocità lungo i vicoli senza alcun riguardo per i pedoni alle bancarelle dei mercati da cui emanano odori pungenti e alle strade che risuonano costantemente di vita, commerci e abilità di sopravvivenza. Ma proprio in questo consiste il suo fascino.

Certo lo splendore di Phnom Penh, un tempo ‘Perla dell’Asia’, è stato offuscato dalla guerra civile e dalla rivoluzione, ma la città è ormai risorta dalle ceneri e oggi ricopre un ruolo di primo piano nella regione. Godetevi i suoi raffinati caffè, i bar vivaci e il panorama gastronomico di tutto rispetto. Non perdetevi il bellissimo Museo Nazionale e la splendida Pagoda d’Argento. 

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Le acque turchesi intorno all'isola Kaoh Toch, Sihanoukville, Cambogia. ©Tony Calandruccio/Shutterstock
Le acque turchesi intorno all'isola Kaoh Toch, Sihanoukville, Cambogia. ©Tony Calandruccio/Shutterstock

Phnom Da e le spiagge cambogiane

Prendete un traghetto veloce per Phnom Da e visitate il suo tempio-montagna del periodo preangkoriano, poi dirigetevi a sud verso la cittadina coloniale di Kampot, che è una buona base di partenza per visitare i dintorni. 

Da qui raggiungete la località balneare di Kep (e l’Isola del Coniglio, a breve distanza dalla costa) e le vicine pagode ricavate all’interno di grotte. Si può anche fare una deviazione alla Stazione Climatica di Bokor oppure visitare una piantagione di pepe. 

Dirigetevi a ovest verso Sihanoukville, capitale balneare della Cambogia, per gustare il pesce fresco e fare immersioni o snorkelling, o semplicemente prendere il sole sulla spiaggia che preferite: la festaiola Serendipity, la quieta Otres o le isole ancora poco note di Koh Rong o Koh Rong Sanloem. 

La porta di pietra di Angkor Thom, Cambogia. Cambodia.©karinkamon/Shutterstock
La porta di pietra di Angkor Thom, Cambogia. Cambodia.©karinkamon/Shutterstock
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Angkor Wat, il paradiso in terra

Ritornate indietro passando da Phnom Penh, raggiungete Kompong Thom e visitate i templi preangkoriani in mattoni a Sambor Prei Kuk. Terminate l’itinerario ad Angkor, un luogo assolutamente unico al mondo grazie alla perfezione tradotta in pietra dell’Angkor Wat, alla magia del Bayon e al trionfo della natura sulla pietra nel Ta Prohm, prima di avventurarvi fino a Kbal Spean o nella fitta giungla che avvolge il Beng Mealea.

L’Angkor Wat è, letteralmente, il paradiso in terra. Se Angkor è la rappresentazione terrena del Monte Meru, il Monte Olimpo degli hindu, in cui dimorano le antiche divinità, il ‘tempio che è una città’ (questo significa Angkor Wat) è la perfetta fusione fra ambizione creativa e devozione spirituale. L’usanza dei re divini dell’antica Cambogia di surclassare ogni volta le strutture costruite dai loro antenati per dimensioni, scala e simmetria culmina in quello che è ritenuto il più grande edificio religioso del mondo, la madre di tutti i templi: l’Angkor Wat.

Godetevi il primo impatto, perché raramente vi capiterà ancora di provare la stessa sensazione di brivido lungo la schiena da cui sarete colti sbucando dalla strada rialzata interna. Si tratta infatti del tempio meglio conservato di Angkor. E ogni volta che lo si visita si notano nuovi particolari.

Dedicate poi un po’ di tempo a Siem Reap, una delle località più insolite della Cambogia, che offre numerose attività, dai corsi di cucina ai tour in Vespa, alcune delle quali sono un complemento perfetto alla visita dei templi. 

Questo itinerario richiede due settimane a ritmo sostenuto o tre in tutta calma ed è in gran parte servito dai mezzi pubblici, ma per alcune deviazioni dovrete organizzare i trasporti in auto o moto.

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Cambogia
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