48 ore in Valchiusella: un itinerario per riconnettersi con la natura
Ci sono luoghi che hanno fatto della loro storia e della loro natura un patrimonio da condividere con tutti, luoghi dove l’accoglienza è diventata un’opportunità e l’ambiente una risorsa da rispettare. A pochi chilometri da Ivrea, alle porte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, la Valchiusella è un territorio da vivere a ritmo lento per riconnettersi con la natura, per scoprire tradizioni millenarie e per sentirsi accolti da una comunità attenta ai propri ospiti e alle loro esigenze.

Camminare e pedalare sui sentieri della valle
Quando avrete fatto abbastanza curve e vi ritroverete in una graziosa piazzetta con una chiesa, sarete probabilmente arrivati a Traversella, il posto giusto dal quale iniziare a scoprire la Valchiusella. Ricordatevi che avete scelto di trascorrere 48 ore in questa valle per immergervi nella natura, quindi per prima cosa parcheggiate l’auto, mettetevi lo zaino in spalla e cercate le indicazioni per il Rifugio Piazza, al quale si arriva risalendo prima lungo una mulattiera e poi percorrendo il Sentiero delle Anime. Dopo una camminata di circa mezz’ora attraverso un bosco di betulle e castagni, arriverete al rifugio dove vi aspetta una meritata sosta per recuperare le forze davanti a qualche piatto tipico. Ripartite seguendo le indicazioni del sentiero autoguidato delle incisioni rupestri lungo il quale troverete dei cartelli esplicativi che illustrano le croci greche e bizantine e i disegni antropomorfi incisi sulle rocce nell’Età del Rame e nelle epoche successive (la luce migliore per vederle è quella dell’alba e del tramonto). Dalle parti del rifugio trovate anche la palestra di roccia, che conta oltre 500 vie di arrampicata per tutti i livelli, da quelle attrezzate per i bambini a quelle per i climber più esperti.

Se alle escursioni a piedi preferite quelle in bicicletta, troverete pane per i vostri denti: la valle è intersecata da strade sterrate, mulattiere e sentieri che si inerpicano lungo i due versanti per raggiungere pascoli, alpeggi e cime panoramiche. Come potete immaginare, essendo in montagna, le salite non mancano, ma se non siete allenati la bici elettrica risolve tutti i problemi. Un giro semplice e non troppo impegnativo è quello che parte dalla frazione di Fondo, dove vi salterà subito all’occhio il ponte in pietra con la volta a schiena d’asino, per arrivare a Tallorno, minuscolo borgo di case in pietra talmente bello da sembrare un quadro. Molto interessante è anche il Valchiusella Trail, un percorso per mountain bike della lunghezza di 50 km, percorribile anche a singoli tratti, la cui realizzazione è stata finanziata dal GAL Valli del Canavese e da tutti i Comuni della Valchiusella.

Cambiare punto di vista
Per cambiare punto di vista, e mezzo di trasporto, raggiungete il Lago di Meugliano, uno specchio d’acqua nel quale si riflette una foresta che vanta gli abeti più alti del Piemonte (alcuni superano i 50 metri di altezza), dove potete fare un’escursione a cavallo. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le capacità, da un semplice giro del lago a passeggiate più lunghe per esplorare il territorio in modo inconsueto e in compagnia di questi splendidi animali.

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Se a una tranquilla passeggiata a cavallo preferite qualcosa di più adrenalinico, il Monte Cavallaria, che sovrasta il comune di Brosso e che si affaccia sulla Serra Morenica di Ivrea, sul Canavese e sulla bassa Valle d’Aosta, è conosciuto per il campo di decollo dei parapendii. Potete provare l’emozione del volo in tandem oppure restare con i piedi per terra e godervi il panorama punteggiato da tantissime vele colorate che volteggiano compiendo le acrobazie più spericolate.

Fare un viaggio nel tempo e nelle tradizioni
Il colore dominante che fa da sfondo a tutti i panorami della Valchiusella è il verde di una natura rigogliosa, potente e generosa. Prendetevi il tempo per scoprire una tradizione che caratterizza da sempre questa valle, quella delle erbe spontanee. Nei sabati del mese di maggio potete partecipare a I sabat d’le erbe, iniziativa organizzata per riscoprire le erbe e il loro utilizzo in cucina e nella medicina alternativa. Si tratta di facili escursioni guidate da magistri e magistre, che vi accompagneranno nel fantastico mondo delle erbe di montagna, seguite da cene con menù a base di erbe nelle trattorie e nei ristoranti locali. Se arrivate qui in un altro periodo, nessun problema, il Club Amici della Valchiusella organizza tantissimi appuntamenti durante tutto l’anno: troverete quello che fa per voi.

Una natura tanto generosa è anche la fortuna degli allevatori che producono squisiti formaggi, dal salignun, al civrìn (che a dispetto del nome non è un formaggio di capra) fino alle famosissime tome, che dalle erbe di montagna prendono profumazioni sublimi e sapori decisi. Nei menù dei ristoranti e nei piatti che accompagnano gli aperitivi, i formaggi non mancano mai, ma per una degustazione con qualche spiegazione in più su questo mondo le Tome di Villa è quello che fa per voi: qui potrete assaggiare la toma di Delfina, di Elsa, di Vittorio e di tutti gli altri produttori che interpretano secondo le loro tradizioni e le loro ricette questo prodotto straordinario.
A proposito di tradizioni, oltre che dall’allevamento, la vita della comunità è stata scandita nel corso dei secoli dalle miniere di ferro attive dall’epoca dei romani fino al 1971. Oggi la storia dei giacimenti è custodita nel Museo delle miniere di Traversella, nel quale sono conservati attrezzi, macchinari e campioni di minerali, e nella galleria di una miniera, dove potrete rendervi conto del duro lavoro portato avanti dagli uomini nel corso dei secoli.

Conoscere una comunità segreta
A Vidracco, ai piedi della Torre Cives, antica torre di vedetta, e della Riserva naturale dei Monti Pelati, dove si possono fare interessanti escursioni, si è insediata alla fine degli anni ’70 la comunità di Damanhur, rimasta segreta fino agli anni ’90. Al netto delle sfumature spirituali e delle credenze religiose, potete ritagliarvi qualche ora per una visita guidata ai templi ipogei, che tra corridoi, sale e passaggi segreti raggiungono i 70 metri di profondità. I vostri accompagnatori, che si presenteranno con nomi di animali e piante, come manta, muflone o marmotta (non stupitevi, fa parte della loro cultura), vi faranno attraversare la Sala degli Specchi, la Sala della Terra, quella dell’Acqua e quella dei Metalli, tutte decorate con mosaici, sculture e dipinti.