Lento e delicato, arriva il Santarcangelo Festival
A luglio in Romagna non si va soltanto per il mare e la movida. I festival imperversano, dal nostro Lonely Planet UlisseFest, che dal 12 al 14 luglio anima Rimini con una pluralità di voci ed eventi per celebrare il nostro grande amore per il viaggio, allo storico Santarcangelo Festival, arrivato alla 49° edizione, che dal 5 al 14 luglio 2019 vi offre la possibilità di un soggiorno lento e delicato, che porta nello spazio pubblico e in luoghi insoliti del territorio alcune fra le proposte più innovative della scena artistica internazionale.
Tra arte e natura
L’evento, arrivato alla terza edizione sotto la direzione artistica di Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino è pensato per farvi dimenticare lo stress della quotidianità e liberarvi dalla pressione del flusso informativo, dalla rigidità dei ruoli e dei confini disciplinari, grazie alla creazione di spazi intimi e forme di relazione insolite, che accorciano le distanze tra artisti e pubblico, tra discipline e poetiche
Chi sceglie di vivere questa esperienza ha l’opportunità di rallentare e allenare lo sguardo a una visione ravvicinata della complessità del presente, sfruttando le condizioni per un coinvolgimento e un ascolto profondi. Tra spettacoli, indagini sulla realtà, riti collettivi, pratiche di cura, ricerche condivise, il Festival si pone come preziosa occasione per sperimentare nuove prospettive sul contemporaneo e inedite modalità di relazione e contatto.
Tra fantascienza, mitologia e sport
Nella tradizione del festival, si sperimenta attraverso un programma che mixa linguaggi e formati, interrogando la nozione di contemporaneo e esplorando ambiti inaspettati, abitati da creature meravigliose, come la fantascienza, la mitologia, lo sport e il folklore.
Dopo tre anni di impegno e ricerca, giunge a compimento il dialogo tra le curatrici e gli artisti, il pubblico, gli operatori del settore, il territorio. In questo contesto Slow & Gentle hanno preso forma le produzioni del Festival, progetti frutto di percorsi artistici articolati, creati ad hoc per questo ecosistema.
Tutto il Festival è inoltre un allenamento delle nostre capacità di indagine, un invito ad andare oltre le fake news, a cercare le fonti, a non cadere nei tranelli mediatici, a reagire al sovraccarico di informazioni, ad andare in profondità e cercare le omissioni che possano determinare nuove versioni della realtà.
La coreografia che abita e crea lo spazio pubblico
Da 49 anni in occasione del Festival tutto il paese si trasforma in un palcoscenico diffuso. L’edizione 2019 compie un passo in avanti nella relazione tra arte e spazio pubblico, prestando un ascolto più profondo alla natura dei luoghi attraversati dalle performance in programma. In particolare lo Sferisterio, grande anfiteatro naturale e palco urbano, che integra l’architettura del paese nell’esperienza del pubblico, quest’anno accoglie il lavoro di artisti che hanno re-immaginato i propri progetti proprio per questo spazio. In paese durante il Festival altri spazi performativi nascono, si trasformano, scompaiono, perché a determinare l’ambiente è l’azione coreografica stessa.
Cura, guarigione e catarsi, tra individuo e comunità
Dallo spazio al corpo, dal corpo allo spazio, nel Festival slow & gentle entrano necessariamente in gioco anche cura e catarsi, tanto delle persone quanto dei luoghi che abitano: dal Qi Gong di Elena Giannotti alle pratiche di Valentina Medda, che con Healing interventions for domestic wounds propone una performance continuativa concepita per attivare la memoria di un luogo attraverso l’agopuntura, con aghi applicati agli elementi architettonici.
La musica del festival
Francesca Morello e Stefania Pedretti curano per il terzo anno consecutivo il programma musicale che, in dialogo costante con la programmazione artistica, si manifesta in questa edizione con una dimensione inedita, unplugged. Le due artiste saranno anche protagoniste di un doppio live dal titolo ?Alos Ritual "The Chaos Awakening" + R.Y.F., in cui interpretano da due prospettive diverse le tematiche queer: R.Y.F., aka Francesca Morello, con un approccio intimo e personale, ?Alos, aka Stefania Pedretti, con una ricerca del lato mistico e magico della musica.
Quando cala la notte, sotto un tendone da circo nascosto tra gli alberi, ai piedi del Parco Cappuccini a fianco del fiume Uso, Imbosco è lo spazio che accoglie il pubblico alla fine del programma di spettacoli, proponendo ogni notte un dj-set diverso: serata disco anni ’80, mix trash, pop, cantautorato, elettroclash, punk, rrriot, synth pop; un party di matrice electro-romantic-queer; mash-up di electropunk, 80’s, new wave e trash, con interventi di R.Y.F. e molto altro.
Per informazioni e il programma completo www.santarcangelofestival.com.
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Sole, mare e cinema a Rimini
E a pochi chilometri da Sant’Arcangelo potete scendere verso Rimini, conosciuta principalmente per i 15 chilometri di spiaggia e la vivace nightlife che la contraddistinguono. Ma la città ha molto di più da offrire, a partire dai suoi monumenti romani più celebri: l’Arco d’Augusto e il Ponte di Tiberio, il più antico ponte romano ancora in uso.
Gli appassionati di cinema, inoltre, la conoscono per il suo legame indelebile con il leggendario regista Federico Fellini, che nacque proprio qui. Il Cinema Fulgor, che compare nel leggendario e semi-autobiografico film Amarcord, è stato minuziosamente restaurato e recentemente riaperto al pubblico. Dal 12 al 14 luglio, inoltre, Rimini si animerà in una festa tutta dedicata al viaggio, con incontri, workshop e concerti: si tratta di Lonely Planet – UlisseFest. Da Rimini all’Antartide, dall’Etiopia ad Abu Dhabi, dal Giappone alla Slovenia. E poi Venezuela, Portogallo e Piemonte, Islanda e Albania, Woodstock…È la terza edizione di Lonely Planet UlisseFest e la festeggiamo con Tony Wheeler, Carlo Petrini, Stefano Bollani, Hamilton de Holanda, Bombino, Erling Kagge, Dario Vergassola, Francesco Piccolo, Alex Kerr e molti altri! Film, documentari, workshop, laboratori e anche una festa in spiaggia. Insomma, vi conviene leggere il programma completo perché ce ne siamo inventate di tutti i colori.
Meravigliatevi degli splendidi mosaici di Ravenna
E prima di lasciare la regione non perdete Ravenna: difficile prepararsi allo spettacolo che vi si parerà davanti agli occhi quando vi troverete al cospetto degli antichi mosaici, esempio magistrale di arte sacra che si è guadagnato il titolo di sito patrimonio mondiale UNESCO.
Le tessere di vetro tinte di accesi verdi, di oro luminoso e di profondi blu e vibranti rossi che rivestono, tra le altre, la Basilica di San Vitale, la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Galla Placidia e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe, non vi faranno soltanto trattenere il respiro per la meraviglia, ma vi faranno anche dubitare di vedere la realtà attraverso uno strano filtro Instagram a tema quattrocentesco. Ma non è così, ed è proprio per questo che è ancora più magico.