Inverno in viaggio. Cinque magie del Grande Freddo

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Sei un tipo freddoloso? Non ci pensare. Alcune esperienze possono essere vissute solo in inverno, con la complicità di una bella nevicata, dei cieli tersi del nord e, certo, di una buona giacca termica. Se la pensi come noi, fai le valigie e segui i consigli dei nostri autori alla caccia delle migliori magie di stagione.

San Pietroburgo, perfetta per un romanzo © Pasquale Di Pilato
San Pietroburgo, perfetta per un romanzo © Pasquale Di Pilato
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Inverno in viaggio. Cinque magie del Grande Freddo

UNA HELLO KITTY TUTTA DI NEVE (GIAPPONE)
Dimentica le immagini da cartolina della fioritura dei ciliegi. Aprile è lontano, l'hanami anche e il Giappone è pronto a catturarti con le bizzarrie per nulla tecnologiche del suo inverno.

La nostra esperienza preferita è il Sapporo Snow Festival: quasi due milioni di persone visitano questa città della prefettura di Hokkaidō in febbraio per sbizzarrirsi nella creazione di sculture di neve e ghiaccio.

Se il pupazzo di neve del tuo giardino ti sembra una creazione fantastica, prova a guardare ciò che sono capaci di fare gli artisti che animano la settimana del festival. Con la neve e il ghiaccio riescono a rappresentare i soggetti più vari, come orsi, tanuki (procioni), Hello Kitty e Doraemon.
>> Destinazione: Giappone

NON SOLO VODKA GHIACCIATA (SAN PIETROBURGO)
A San Pietroburgo di ghiaccio se ne intendono e non solo di quello che serve a raffreddare la vodka. Gli abitanti della città sulla Neva sono abituati a convivere con il freddo, che da queste parti, come è noto, non scherza. Gennaio è il mese migliore per dare sfogo alla passione e alla vena artistica, anche perché la materia da plasmare non manca.

Rinnovando una tradizione che risale al 1740, quando un palazzo di ghiaccio fu costruito per celebrare il compleanno dell'imperatrice Anna, i migliori artisti di tutta la Russia si sfidano a suon di opere d'arte tanto belle quanto evanescenti. Sono fatte di ghiaccio e si scioglieranno al primo sole della primavera. Che da queste parti, per fortuna, arriva con estrema calma.
>> Destinazione: San Pietroburgo

UN SALTO AL CIRCOLO POLARE ARTICO (ALASKA)
Questa è una sfida con i fiocchi, anzi, una sfida da brivido. Metti alla prova il tuo fisico (e il tuo strato di grasso) con un viaggio in inverno lassù in Alaska. Di solito si consiglia di aspettare almeno la primavera, ma da qualche tempo il governo federale cerca di attrarre viaggiatori anche nei mesi più freddi, quando le temperature sfiorano i -45°C. Il nostro consiglio è di far rotta su Barrow, quasi in cima alla carta geografica. È l'insediamento più a nord degli States, patria degli iñupiat, una popolazione che vive in perenne lotta tra tradizione, progresso e piattaforme petrolifere.

Se ti sembra troppo, aspetta qualche mese e tenta una delle imprese più bizzarre: un tuffo nelle acque temibili dell'Artico. Da provare a luglio, per vedere l'effetto che fa, e per non più di pochi minuti. Sempre che tu voglia sopravvivere per raccontare l'esperienza, come ha fatto il biologo Bill Streever nel suo libro Gelo. Avventure nei luoghi più freddi del mondo, che si apre proprio con un tuffo nelle acque dell'Alaska settentrionale.
>> Destinazione: Alaska

LE MIGLIORI LUCI DELLA STAGIONE (REYKJAVIK)
Se ti senti una via di mezzo tra un orso polare e un romantico sognatore, fai rotta su Reykjavik. La capitale d'Islanda è uno dei posti più freddi d'Europa, con temperature medie spesso al di sotto dello zero. Sembrano condizioni estreme, ma in realtà sono l'ideale per ammirare in tutto il suo splendore uno degli spettacoli più suggestivi dei cieli del nord. Parliamo naturalmente delle aurore boreali, che danzano nel cielo delle notti nordiche con una notevole frequenza.

Considerato il freddo e l'ispirazione artistica che le luci nordiche ti avranno procurato, il consiglio è di approfittarne per visitare il più bel museo della città. Nella Galleria Nazionale d'Islanda ti aspettano paesaggi di color porpora scuro mescolati a misteriose stampe che raffigurano orchesse, giganti e spettri, frutto, probabilmente, di lunghe notti insonni passate con gli occhi rivolti al cielo. È ospitata in una vecchia ghiacciaia, particolare che rende ancora più appropriata una visita in inverno.
>> Destinazione: Reykjavik

UN ALTRO MODO DI DIRE INVERNO (SLOVENIA)
Questa volta la sfida non consiste nello sfiorare il limite della resistenza umana, ma di fare dell'inverno un ottimo pretesto per ritrovare ciò che di più autentico, caloroso e saporito c'è nel nostro essere su questo mondo. Lontano dalle code agli skilift, dalle creme e dai lucidalabbra con protezione solare, il posto perfetto per vivere tutto questo sono le sperdute montagne della Slovenia. Quella della Štajerska, in particolare.

Tra le sue valli, non lontano dal confine austriaco e dal corso della Drava, si trova una piccola perla come il villaggio di Podolševa: una chiesetta dai tetti coperti di neve, quattro case e, ciò che più conta, tutta l'ospitalità degli sloveni e la prelibatezza di piatti come gli arrosti di agnello, gli "štruklji" di ricotta, dolci e strudel di mirtilli.

Quando il richiamo della civiltà, poi, dovesse farsi irresistibile, tieni presente che non lontano da Podolševa si trovano tre delle città più ricche di storia e vita di tutto il paese: Maribor, con le sue vie pedonali traboccanti di caffè, Celje, con l'enorme castello che domina il fiume Savinja, e Ptuj, il gioiello della regione, con le sue strette vie di impronta medievale.
>> Destinazione: Slovenia

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