New York oltre l'11 settembre
New York ha questa peculiarità: non cambia mai pur diventando sempre nuova. È che la sua grandezza sta proprio lì, nell'essere sempre al centro delle trasformazioni, all'origine delle tendenze, all'incrocio di mondi che si scontrano e si abbracciano. New York non si limita a "rialzarsi", ma a ogni ferita genera nuovi strati di pelle strettamente newyorkese, destinata a diventare l'inizio di qualcosa di inaspettato.
La letteratura è piena di storie sulla Grande Mela e sui fantasmi che la popolano: i fantasmi delle sue vite passate, dei grandi che l’hanno scelta e attraversata e che diventano parte del suo mito. Ecco perché, anche nel momento del ventesimo anniversario del suo giorno più tragico, è importante staccarsi da ciò che già pensiamo di sapere su di Lei e, giocando d’anticipo come ci ha insegnato, prepararci a renderle omaggio nel miglior modo possibile, perdendoci tra le sue vie, i suoi locali, le sue luci capaci di rendere le notti più vere del giorno.
Sono passati 20 anni, da quell’11 settembre che ha cambiato il mondo. Gli eventi ufficiali di commemorazione per questa data così importante si terranno al National September 11 Memorial and Museum, memoriale che si trova nel Financial District di New York e racconta - con suoni, immagini e una mastodontica installazione dal titolo Reflecting Absence - la tragedia del terrorismo.
Gli eventi per il ventennale dell’11 settembre
Questo sarà un anno importante per New York, ancora di più alla luce delle recenti tribolazioni che questa città, così come il resto del mondo, ha patito per la pandemia. Spogliata di turismo e di passeggio, con i soli local a popolare le strade, New York celebrerà il ventennale nel cuore del Financial District, nelle scuole e in modo diffuso. Sul sito ufficiale del Memoriale ci sono gli eventi ufficiali previsti a partire dalle 8:46 del mattino, momento in cui tutto ha avuto inizio. Come ogni anno, alla sera, si accenderà il Tribute in Light, il gioco di luci che riproduce le torri visibile da ogni angolo di Manhattan. Sul sito ufficiale c’è inoltre un lungo elenco di eventi diffusi in centri culturali, teatri, cinema che commemoreranno le vittime. Al Brooklyn Museum, nel rispetto delle regole e del distanziamento, è prevista una meditazione guidata in ricordo delle vittime. Alla Michael Foley Gallery una mostra del fotografo del National Geographic Henry Leutwyler cercherà di raccontare come ci ha cambiati l’11 settembre. Il Lincoln Center offre una performance in live streaming come da tradizione, visibile sui canali ufficiali e social del teatro.
Il Memoriale per le vittime del World Trade Center
Nei riflessi di quelle cascate che nascono da piccoli rivoli e confluiscono in un unico scroscio perenne, i newyorkesi rivedono tutti coloro che hanno perso la vita negli attentati al World Trade Center nel 2001 e nel 1993. Per loro e simbolicamente per tutte le vittime del terrorismo passate, presenti e future, è nato il mastodontico National September 11 Memorial and Museum che è diventata una tappa irrinunciabile per tutti i visitatori che approdano a Manhattan, New York. E che, appunto, è il cuore delle celebrazioni da 20 anni.
Il Memoriale è composto da due elementi fondamentali, entrambi altamente simbolici e di grande impatto. E la sensazione di trovarsi in quell’esatto punto, lì dove si ergevano le Torri Gemelle prima di quel giorno infausto, di poter osservare l’enorme vuoto lasciato dai grattacieli e di poterne quantificare l’incredibile grandezza, è un’emozione che difficilmente non coglie chi arriva a questo punto dell’itinerario di New York.
Oltre 400 querce bianche sono state piantate nella piazza che oggi funge da cornice per il Memoriale. Le grandi protagoniste sono le due vasche a specchio progettate da Michael Arad e Peter Walker, con la loro cascata perenne che comincia lenta, in tanti piccoli rivoletti che si gettano da un’altezza di 9 metri tuffandosi nel riquadro centrale. Infine, un enorme buco nero e vuoto nel quale gli scrosci singoli, finalmente insieme, si uniscono per sempre. Il giro delle due vasche è d’obbligo: sopra le lastre di bronzo sono incisi i nomi di tutte le vittime dei due principali attentati terroristici che hanno sconvolto l’America e il mondo. Cambiandolo per sempre.
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Il Museo per le vittime delle Torri Gemelle
Del Memoriale fa parte anche il Museo, che è visitabile grazie alle svariate offerte di City Card che vengono proposte al visitatore che giunge a New York o con un semplice ticket d’ingresso acquistabile sul posto. Impossibile scindere la visita al Memoriale senza affrontare la difficile ma necessaria discesa nell’atrio sotterraneo del museo che si trova al centro delle due vasche. I piloni originali che garantivano alle torri di alzarsi per 414,5 metri sono rimasti intatti. E accolgono il visitatore all’ingresso di questa esperienza nella memoria che si snoda tra più di 10 mila oggetti che si sono salvati dal disastro e dal fuoco e che oggi raccontano passioni e storie di chi è morto negli attentati.
C’è la ‘Survivors Stairs’, la scala usata da centinaia di impiegati riusciti a scappare dal WTC in fiamme; la ‘In Memoriam Gallery’, con le pareti traboccanti di fotografie e nomi delle vittime; e c’è Engine Company 21 del New York City Fire Department, con i resti carbonizzati della cabina di un camion dei pompieri a raccontare il dramma dei comparti coinvolti nel salvataggio di più persone possibili.
Da vedere anche la Historical Exhibition del museo, suddivisa in tre sezioni – Events of
the Day, Before 9/11 e After 9/11 – che spiega come si è arrivati a quel giorno e cosa è successo dopo.
Le voci di chi ha lasciato un messaggio prima di morire sono difficili da ascoltare, mentre si esplora quello che è a tutti gli effetti un monumento che celebra la vita attraverso la morte.