La storica ferrovia dell’Hegiaz potrebbe riaprire come parco nella capitale della Giordania

Redazione Lonely Planet
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I treni sono quasi inesistenti in Medio Oriente, ma un tratto dell’abbandonata ferrovia dell’Hegiaz potrebbe avere una nuova vita ad Amman, la capitale della Giordania.

Alcuni vagoni della stazione della ferrovia dell’Hegiaz ad Amman © KHALIL MAZRAAWI/AFP via Getty Images
Alcuni vagoni della stazione della ferrovia dell’Hegiaz ad Amman © KHALIL MAZRAAWI/AFP via Getty Images
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Negli ultimi anni del regno, il progetto troppo ambizioso dell'impero ottomano fu la costruzione di una linea ferroviaria da Damasco in Siria alla Mecca in Arabia Saudita. Sebbene la tratta non abbia mai raggiunto la sua destinazione finale, gran parte della linea venne costruita, fino a raggiungere Medina, e aperta nel 1908.

Hanna Salameh, un architetto giordano, ha sviluppato un progetto per creare un parco pubblico autofinanziato che dovrebbe anche includere una nuova linea di tram che viaggia in questa zona con un metodo che non incide negativamente sui residenti che vivono vicino ai binari.

“L’assenza di parchi pubblici nella nostra città è un problema grave ed è ora di risolverlo”, ha detto Salameh in un video promozionale. “I parchi sono una necessità! È dimostrato che riducono lo stress, migliorano la salute e fanno sorridere di più”.

La proposta di Salameh include piantare centinaia di pini resistenti alla siccità e carrubi che non hanno bisogno di troppa acqua, costruendo un percorso pedonale sicuro accanto ai binari e aggiungendo moderni parchi giochi, aree per il barbecue e un servizio di tram elettrico che può circolare sui binari storici di 26 km attraverso Amman.

Un impiegato di una stazione ferroviaria giordana che mostra dei biglietti per la ferrovia dell’Hegiaz di Amman © KHALIL MAZRAAWI/AFP via Getty Images
Un impiegato di una stazione ferroviaria giordana che mostra dei biglietti per la ferrovia dell’Hegiaz di Amman © KHALIL MAZRAAWI/AFP via Getty Images

Il parco si autofinanzierà attraverso l’affitto di vecchie carrozze come banche, uffici e bar; allestendo stand perché la comunità possa aprire le proprie attività; traendo profitto dal mercato agricolo che prende le sue verdure da zone verdi all’interno del parco, tramite parcheggi a pagamento e l’affitto di banner pubblicitari sui pali della luce.

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