Dovremmo volare tutti di meno?
L'ONU ha fissato al 2020 il termine per ridurre le emissioni mondiali di gas serra. Quasi tutti gli ambientalisti concordano sul fatto che, nell'ambito dei viaggi, volare comporta le emissioni maggiori a livello individuale. Ma allora cosa devono fare i giramondo? Chi si preoccupa per gli effetti degli spostamenti aerei può iniziare prendendo coscienza del problema e delle possibili alternative.
Nel 2020 i paesi che hanno siglato l'Accordo di Parigi dovranno sottoporre al Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (IPCC) i loro piani a lungo termine per la riduzione dei gas serra. L'IPCC ha annunciato che, dopo aver raggiunto i valori massimi nel 2020, le emissioni dovranno poi necessariamente essere ridotte per impedire un aumento della temperatura globale superiore a 2°C, che provocherebbe un deleterio innalzamento del livello dei mari ed eventi climatici estremi come siccità e cicloni. Gli obiettivi successivi sono ancora più ambiziosi: i paesi dovranno dimezzare le emissioni entro il 2030 e raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050. Poiché gli aerei danno un notevole contributo all'incremento dei livelli di CO2, è giunto il momento di riconsiderare le proprie abitudini di volo e adottare un approccio più ponderato.
Anziché porre fine ai viaggi, l'impegno a volare meno può aprire nuovi orizzonti. Viaggi in treno, veicoli elettrici, crociere in veliero, tour in bicicletta, autobus e trekking consentono di spostarsi a emissioni inferiori, quasi sempre offrendo una vista splendida della propria destinazione già durante il viaggio.
Volare smart
Sognate una destinazione a lungo raggio ma vi preoccupa l'impatto del volo? Fare piccoli cambiamenti e scelte consapevoli può ridurre la vostra impronta di carbonio anche quando volate.
Viaggiare leggeri
Più peso significa consumare più carburante. Ridurre il proprio bagaglio di 15 kg può far risparmiare da 100 a 200 kg di emissioni di CO2 su un volo di andata e ritorno da Londra a Tenerife. Siete tentati di passare in business? Tenete presente che l'economy ha un impatto ambientale minore perché a parità di combustibile trasporta un numero maggiore di passeggeri.
Voli diretti, soggiorni lunghi
Poiché decollo e atterraggio consumano più carburante, i voli senza scalo sono i migliori per ridurre le emissioni di CO2. Anche fermarsi più a lungo e viaggiare via terra una volta giunti a destinazione è da preferirsi ai brevi voli interni.
Scegliere l’aereo
L'ONG Atmosfair pubblica una classifica delle compagnie aeree in base alla loro efficienza energetica. Studiate il vostro itinerario per valutare l'aeromobile utilizzato (i modelli più recenti sono in genere i migliori). Il sito Skyscanner confronta i voli e segnala quelli con emissioni più basse.
Viaggi su rotaia
I treni offrono un risparmio nell'emissione di gas serra anche fino al 90% rispetto a un volo tra le stesse destinazioni, e i panorami sono ineguagliabili. Tutti in carrozza!
Tokyo–Hokkaidō, Giappone
Da Tokyo bastano otto ore su uno shinkansen con un unico semplice cambio per raggiungere la remota e nevosa Sapporo, nell'Hokkaidō. Il contrasto è stridente, ma il viaggio in sé fila liscio come l'olio. Tutti i treni ad alta velocità giapponesi sono alimentati a energia elettrica, per cui sostanzialmente molto più verdi delle linee a diesel.
Amsterdam– Rotterdam, Olanda
Le ferrovie olandesi (NS, Nederlandse Spoorwegen) funzionano interamente grazie all'energia eolica: un mulino a vento in attività per un'ora può alimentare un treno per 190 km. Sfruttate la rete ferroviaria per viaggiare dai canali di Amsterdam al porto storico di Rotterdam.
Toronto– Vancouver, Canada
VIA Rail effettua questo viaggio di 2266 chilometri attraverso le Canadian Rocky Mountains e le pianure canadesi, regalando panorami sensazionali senza obbligarvi a usare un navigatore o fermarvi a fare rifornimento. Il treno, giustamente chiamato The Canadian, viaggia per quattro giorni attraverso paesaggi tra i più spettacolari del paese.
