Tutto il meglio di un viaggio a Palau
Offre alcuni tra i paesaggi più fotografati ed evocativi del mondo, ma in pochi sanno collocarlo con certezza assoluta su una cartina. Il suo nome evoca isole coralline, spiagge e fondali da sogno, eppure è sufficientemente remoto da non incontrare mai grandi folle o un turismo di massa. Un sogno? Ebbene sì, effettivamente lo è. Stiamo parlando di Palau, stato insulare dell'Oceano Pacifico situato a 500 chilometri a est delle Filippine e appartenente alla regione della Micronesia: oltre duecento isole di origine vulcanica, dove dimenticarsi per qualche tempo della frenesia e godersi il sole, il mare, la natura.

Nel blu dipinto di blu: alcune informazioni sulla Repubblica di Palau
La prima cosa da sapere se state pianificando una vacanza a Palau, in Micronesia, è che si tratta di una delle nazioni più giovani e meno popolose del mondo. Con giovane, ovviamente, si intende sotto il profilo amministrativo, non certo geologico: lo stato di Palau (o Belau, com’è talvolta traslitterato) ha ottenuto infatti l’indipendenza dagli Stati Uniti soltanto nel 1994, e conta oggi meno di ventimila abitanti.
Appartenente alla Micronesia, una delle macro-regioni prettamente insulari in cui è suddivisa l’Oceania, l’arcipelago di Palau è costituito da oltre duecento isole di origine vulcanica e corallina: le più settentrionali hanno tratti tropicali e sono coperte da una fitta foresta e da terrazze erbose, mentre se isole più meridionali – di origine calcarea – sono meno lussureggianti. In generale, pensare a Palau significa pensare a territori dalla grande preponderanza naturalistica, marittima in primis: luoghi ideali dove staccare la spina, riscoprire il gusto del relax e lasciarsi cullare dall’onnipresente sciabordio della risacca oceanica. Non a caso, l’arcipelago è considerato uno dei paradisi mondiali per le immersioni e lo snorkeling.

L’isola più grande dell’arcipelago è Babeldaob, che ospita l’attuale capitale Ngerulmud. Tuttavia, la città maggiore dell’arcipelago per dimensione e importanza è Koror, sita sull’omonima isola, che ospita anche l’aeroporto e la maggior parte dei resort turistici più raffinati. Altre isole maggiori dell’arcipelago sono Peliliu (seconda per estensione), e Carp Island.
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Come arrivare a Palau, in Micronesia
Un arcipelago remoto, dicevamo: e infatti l’unico modo possibile per arrivarci è in aereo, spesso con diversi scali. Sebbene infatti siano presenti servizi di barche per collegare le varie zone della Micronesia, è praticamente impossibile trovare servizi via mare che colleghino Palau all’estero. Solitamente ci si appoggia a Guam o Manila, e da lì si raggiunge poi l’aeroporto di Palau, a 25 chilometri circa dalla città di Koror, in circa due ore di volo diretto. Se l’opzione risulta macchinosa, si può sempre valutare l’opzione di abbinare Palau a un viaggio più ampio in Oriente, che ridurrebbe tempistiche e costi di spostamento dall’Europa.
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Clima a Palau: cosa aspettarsi da un viaggio in queste isole
Palau, come tutta la regione della Micronesia, è caratterizzato da un clima tipicamente tropicale. La vicinanza all’Equatore fa sì che non si verifichino nel corso dell’anno particolari cambi di temperatura o di durata del giorno e della notte, il che rende questo arcipelago – e in generale tutta la regione oceanica – una meta pressoché perfetta in qualsiasi momento dell’anno.
Il periodo compreso tra ottobre e aprile a Palau offre giornate molto soleggiate e clima abbastanza asciutto, ideale per andare alla scoperta non soltanto del mare cristallino e delle spiagge, ma anche delle innumerevoli bellezze naturalistiche dell’arcipelago. Da luglio a fine settembre, invece, aumenta la probabilità di trovare acquazzoni e un clima leggermente più afoso: solitamente però si tratta di manifestazioni di breve durata, perché l’arcipelago si trova al limitare della cosiddetta “cintura dei tifoni” e non risente degli effetti dei monsoni tropicali.

Spiagge, isole, immersioni: cosa fare in un viaggio a Palau?
Cominciamo dicendo che venire a Palau significa immergersi in un altro mondo, un’altra dimensione. Significa lasciare a casa la fretta, l’ansia, la smania di fare e riscoprire una vacanza fatta di calma, di lunghe serate a bordo spiaggia, di escursioni in una natura così incontaminata e affascinante da dare l’impressione di essere finiti in una scena di Avatar. Sarà l’azzurro incomparabile dell’oceano? Sarà il contrasto con il verde lussureggiante della vegetazione? Chissà. Quello che è certo, è che un viaggio a Palau è prima di tutto un’esperienza. Una di quelle che, forse, vale la pena fare almeno una volta nella vita.
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Rock Islands, le più famose di Palau
Le Rock Islands (letteralmente ’isole di roccia’) sono le attrazioni naturalistiche di maggiore richiamo dell’arcipelago, oltre che le più iconiche. Sono centinaia di isole e isolotti di origine calcarea e corallina che sbucano dal mare come cupole verdi di vegetazione, creando un paesaggio di grandissimo impatto dovuto anche alla caratteristica conformazione “a fungo”, cioè con la base rocciosa più stretta della parte soprastante.

In larga parte disabitate, le Rock Islands sono famose per le barriere coralline circostanti, per le loro spiagge e lagune cristalline e per i loro laghi marini, tra cui il cosiddetto “lago delle meduse”. Dal 2012 sono inserite tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Il paradiso delle immersioni
Palau, in Micronesia, è meta popolarissima tra gli amanti delle immersioni, in virtù della enorme biodiversità che caratterizza i suoi fondali e dalla presenza della barriera corallina. Non solo: accanto ai reef verticali, ai canyon subacquei e ai veri e propri giardini di coralli, nelle acque dell’arcipelago è possibile anche trovare numerosi relitti della Seconda Guerra Mondiale e diverse caverne.
L’importanza dei fondali di Palau è certificata anche dall’attenzione scientifica e di tutela paesaggistica che vi si attua. A Koror, ad esempio, è presente il Palau International Coral Reef Center, centro di ricerca sulla barriera corallina. Non solo: per immergersi bisogna acquistare un permesso, ed è assolutamente vietato pescare pesci, coralli o conchiglie.

Che fare a Palau oltre al mare?
Nessun problema, anche l’entroterra delle isole più grandi dell’arcipelago offrono attrattive naturalistiche e culturali, da alternare ai bagni, alle immersioni e alle lunghe passeggiate sulla spiaggia. Alcuni esempi? A Koror si può visitare il Belau National Museum, il più antico dell’intera regione della Micronesia, fondato nel 1955 e che espone interessanti oggetti legati alla vita locale delle genti palaulane. Meritano una visita anche il già citato Palau International Coral Reef Center, centro di ricerca e acquario, e le Ngardmau Falls, le cascate più alte della Micronesia con il loro salto di 217 metri: si trovano sull’isola di Babeldaob.
