Tutto il meglio della Borgogna

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

La Borgogna vanta alcuni dei paesaggi rurali più belli della Francia, tra cui verdi colline ondulate con coltivazioni di senape e borghi medievali. Le cittadine della regione e il bellissimo capoluogo Digione custodiscono un magnifico patrimonio architettonico risalente al Rinascimento, al Medioevo e a un passato ancora più lontano, le cui radici affondano nelle antiche civiltà gallo-romana e celtica. In Borgogna il vino e la cucina rivestono una grande importanza, come dimostra il fatto che i suoi vigneti sono stati inseriti dall’UNESCO nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità, in virtù della lunga storia di questa regione vinicola e della straordinaria diversità del suo terroir. Ecco i nostri consigli per vivere al meglio tutte le sue ricchezze.

Gli spettacolari paesaggi rurali della Borgogna ©duchy/Shutterstock
Gli spettacolari paesaggi rurali della Borgogna ©duchy/Shutterstock
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I vini più pregiati della Borgogna a Beaune

Situata 44 km a sud di Digione, Beaune è considerata il capoluogo non ufficiale della Côte d’Or. La principale raison d’être ‒ nonché inesauribile fonte di joie de vivre ‒ di questa fiorente cittadina è il vino, che vi viene prodotto, degustato, venduto e ‒ soprattutto ‒ bevuto. Per questo motivo Beaune è ritenuta da molti una delle località migliori di tutta la Francia per dedicarsi alla degustazione dei vini e una delle principali mete turistiche della Borgogna. 

Il fiore all’occhiello del centro storico di Beaune è costituito dal magnifico Hôtel- Dieu, l’ospedale dei poveri di epoca medievale più straordinario di tutta la Francia. Sotto le strade della città si cela un labirinto di cantine vinicole risalenti a diversi secoli fa, dove sono conservati alcuni dei vini più pregiati del mondo. 

Il centro di Digione visto dalla torre  Philippe le Bon © jlorand
Il centro di Digione visto dalla torre Philippe le Bon © jlorand

La gloria dei duchi di Borgogna lungo le vie medievali di Digione

Con il suo piccolo centro a misura di pedone, le strade piene di vita, le belle case a graticcio e i tetti di tegole policrome, Digione è una delle città più affascinanti della Francia. Pieno di eleganti edifici medievali e rinascimentali costruiti tra il XIV e il XV secolo, quando la città conobbe il suo massimo splendore come capitale del Ducato di Borgogna, il centro storico è un posto veramente magnifico in cui fare due passi, soprattutto se desiderate abbinare all’arricchimento culturale l’eccellente cucina, i vini pregiati e lo shopping. 

Suivez la chouette è una guida in 11 lingue disponibile presso l’ufficio turistico, che descrive un itinerario a piedi nel centro storico percorribile autonomamente; questo percorso è anche segnalato da triangoli in bronzo collocati sui marciapiedi. 

Non risparmiatevi un giro a Les Halles, il favoloso mercato coperto ottocentesco. All’interno di un edificio dichiarato patrimonio nazionale nel 1975 (anno in cui sfuggì per poco alla demolizione) troverete decine di bancarelle che fervono di attività quattro mattine la settimana, in particolare il sabato, quando la folla è sempre molto numerosa. Si tratta del posto ideale per incontrare gli abitanti di Digione mentre si acquistano prodotti freschi, formaggi e salumi per un picnic. 

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La nebbia che si alza sul fiume tra le torri di Noyers-sur-Serein

Tappa assolutamente imperdibile di qualsiasi itinerario in Borgogna, il pittoresco borgo medievale di Noyers, situato 30 km a sud-est di Auxerre, è immerso in un paesaggio fatto di pascoli ondulati, colline boscose e una stretta ansa del fiume Serein. 

Buona parte del centro abitato è racchiusa da bastioni di pietra e spalti fortificati e tra le due imponenti porte in pietra si snodano vie acciottolate, sulle quali si affacciano suggestive case munite di timpano costruite tra il XV e il XVI secolo, passaggi ad arco in legno e in pietra e diverse gallerie d’arte. Le linee incise sulla facciata dalla settecentesca mairie (municipio), accanto alla biblioteca, indicano il livello raggiunto dall’acqua durante alcune eccezionali inondazioni. 

Noyers costituisce la base ideale per gli escursionisti che desiderano visitare questa zona. Un sentiero costeggia il margine orientale dell’abitato tra le mura della città vecchia e il fiume, risalendo la collina fino a raggiungere le rovine di un castello appollaiato sulla sua sommità.

L’Abbaye de Fontenay © Massimo Santi
L’Abbaye de Fontenay © Massimo Santi
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La tranquilla abbazia cistercense di Abbaye de Fontenay

Fondata nel 1118 e inserita dall’UNESCO nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità, l’Abbaye de Fontenay consente di farsi un’idea dell’ambiente austero ma sereno in cui i monaci cistercensi trascorrevano la loro esistenza, dediti alla contemplazione e al lavoro manuale. Situato al termine di una strada, sulle sponde di un tranquillo torrente in una bucolica valle boscosa, questo capolavoro dell’architettura monastica medievale comprende un’austera chiesa romanica, un dormitorio per i monaci con la volta a botte e la prima officina metallurgica d’Europa, al cui interno è possibile vedere la ricostruzione funzionante del martello idraulico che veniva utilizzato dai monaci nel XIII secolo. 

La Tentazione di Eva di Gisleberto a Autun

Sebbene oggi sia una cittadina piuttosto modesta, quasi due millenni or sono Autun ‒ all’epoca conosciuta con il nome di Augustodunum ‒ era uno dei centri più importanti della Gallia romana, con una cinta muraria lunga 6 km punteggiata di poderosi bastioni, quattro porte monumentali, due teatri, un anfiteatro e una rete di acquedotti. A partire dal 269 d.C., la città venne saccheggiata più volte da tribù barbare e iniziò lentamente a declinare. La situazione migliorò significativamente nel Medioevo, al punto da rendere possibile la costruzione di un’imponente cattedrale. La zona collinare che si estende in- torno alla Cathédrale Saint-Lazare, raggiungibile percorrendo stradine acciottolate, è nota come città vecchia. 

Al Musée Rolin troverete una superba collezione di reperti gallo-romani, i capolavori romanici del XII secolo, i dipinti del XV secolo e le opere di arte moderna, tra le quali spiccano i lavori di Maurice Denis, Jean Dubuffet e Joan Miró. Il capolavoro indiscusso è la Tentazione di Eva di Gisleberto, un bassorilievo che tratteggia il celebre episodio biblico con insolita sensualità (per l’epoca), ritornato ad Autun di recente dopo essere stato esposto per due anni al Louvre. 

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Tra i vicoli di Vézelay ©River Thompson/Lonely Planet
Tra i vicoli di Vézelay ©River Thompson/Lonely Planet

Un’escursione nella campagna di Vézelay

Il minuscolo borgo di Vézelay è uno dei gioielli architettonici più preziosi di tutta la Francia e per questo è stato giustamente inserito dall’UNESCO nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. Arroccato sulla sommità di uno sperone roccioso, dominato dalla imponente mole di una basilica medievale e circondato da un sublime mosaico di vigneti, campi di girasoli e terreni su cui pascolano le mucche, Vézelay sembra quasi provenire da un’altra epoca. Da questo borgo ha inizio uno dei principali itinerari di pellegrinaggio che conducono verso Santiago de Compostela, in Spagna. 

Confinante con l’estremità nord-occidentale del Parc Naturel Régional du Morvan, la regione circostante ospita alcuni suggestivi siti storici e villaggi molto pittoreschi. 

La roccaforte di Vercingetorige

Se leggendo i fumetti di Astérix vi siete domandati quale fosse lo stile di vita che conducevano le antiche popolazioni celtiche francesi, non dovete assolutamente perdervi Bibracte. Situata sulla sommità di una collina, questa roccaforte degli antichi galli, insieme all’annesso Museo della Civiltà Celtica, tratteggia un interessante ritratto della Francia preromana, in particolare degli anni precedenti l’arrivo di Giulio Cesare. Sulla vetta del bellissimo Mont Beuvray, 25 km a ovest di Autun, questo sito offre la possibilità di ammirare panorami di straordinaria bellezza ed è attraversato da numerosi sentieri escursionistici, tra cui il GR13, che si snodano tra campi d’alta quota e 1000 ettari di foresta. 

Nel corso del I e del II secolo a.C. Bibracte fu la capitale della tribù celtica degli edui. Nel 52 a.C. in questa città Vercingetorige fu proclamato capo della coalizione gallica, per poi essere sconfitto ad Alésia dalle legioni romane guidate da Giulio Cesare. Anche il famoso condottiero romano visse per qualche tempo a Bibracte, prima che la città venisse trasferita ad Augustodunum (Autun). Le rovine in pietra pervenute fino ai giorni nostri comprendono antichi bastioni e diversi complessi di edifici, in varie fasi di scavo da parte degli archeologi. Il museo adiacente prende in esame l’affascinante storia del sito e dei suoi abitanti celtici. 

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I vigneti visti dal villaggio di Chablis © RICIfoto
I vigneti visti dal villaggio di Chablis © RICIfoto

Un giro a piedi o in bicicletta tra i vigneti di Chablis

Situata 20 km a est di Auxerre, la prospera e pittoresca cittadina di Chablis ha costruito la propria fortuna sulla coltivazione delle uve e sull’invecchiamento e la vendita dei vini bianchi secchi che hanno contribuito a renderla famosa in tutto il mondo. 

Prodotto esclusivamente con uve Chardonnay, lo Chablis ha avuto origine dai monaci di Pontigny. Oggi di questo vino esistono quattro Appelation d’Origine Contrôlée (AOC): il Petit Chablis, lo Chablis, lo Chablis Premier Cru e ‒ la più prestigiosa ‒ lo Chablis Grand Cru. I vigneti dei sette Grands Crus vengono coltivati con amorevole cura in una zona di appena 1 kmq, sui versanti delle colline che si ergono a nord-est della cittadina. 

Tra i villaggi nei dintorni che vale la pena di visitare meritano di essere citati Courgis, dal quale è possibile ammirare un panorama veramente incantevole, Chichée e Chemilly, entrambi adagiati sulle sponde del fiume Serein, e Chitry-le-Fort, che gode di una meritata fama per la sua chiesa fortificata. Appollaiato sulle pendici di una collina, lo splendido borgo di Fleys è sede di un gran numero di aziende vinicole. 

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Francia
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