Settembre: le mete del mese

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Dalla Croazia finalmente senza folla alla Spagna meno battuta, dal Perú scintillante alla fauna del Serengeti.

La natura intorno a Dugi Otok; fotografia © xbrchx, Shutterstock
La natura intorno a Dugi Otok; fotografia © xbrchx, Shutterstock
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Croazia tutta per voi

Visto che la Croazia è ormai stabilmente collocata tra le mete al top delle preferenze dei viaggiatori, perché non approfittare del periodo migliore per visitarla senza affollamento? A poche settimane dalla partenza dei flussi di vacanzieri, posti come le isole di Dugi Otok tornano a essere paradisi di tranquillità. E le spiagge dell'Adriatico e le vestigia dei romani sono pronte ad accoglierti in un'atmosfera mite e distesa. Se fossi in cerca di eventi e buon cibo, al Festival di Subotina a Buzet si celebra sua maestà il tartufo, di cui a settembre si apre la stagione: non perderti l’appuntamento con la gigantesca frittata.  

Assolutamente da non mancare. 

Che folla, al Serengeti! Fotografia © Delbars
Che folla, al Serengeti! Fotografia © Delbars

Serengeti, guarda un po'

Benvenuto nel luogo in cui il mistero e il fascino dell'Africa si manifestano con immane potenza, e dove si possono toccare con mano la bellezza e il ritmo della natura come raramente accade altrove. Il Serengeti si estende per 14.763 kmq (più o meno come la Campania, per capirci) ed è famoso per i suoi leoni e per la grande varietà di fauna selvatica: ghepardi, leopardi, iene sciacalli e molti altri predatori, alla caccia di zebre (il parco ne ospita 200.000 esemplari!), giraffe, bufali, gazzelle e molti altri erbivori. Settembre, mese della stagione asciutta, è il giusto compromesso tra possibilità di avvistamenti e assenza di pantani causati dalle piogge. Un'esperienza da non perdere è un viaggio in mongolfiera: circa un'ora di volo all'alba, seguita da una colazione nella boscaglia sotto gli alberi di acacia.

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El Rocío, cartoline da un'altra epoca © Lola L. Falantes
El Rocío, cartoline da un'altra epoca © Lola L. Falantes

El Rocío, tra west e flamenco

Il flusso vacanziero cala e questo è il periodo migliore per avere uno splendido angolo di Spagna tutto per sé. Con strade di sabbia e una chiesa colma di tesori, impronte di animali per le vie, paletti dove legare cavalli e uomini con il cappello da cowboy, El Rocío sembra uscire da un vecchio western. Siamo in piena Andalusia e (a ragione) penserai di aver scovato il posto più nascosto del paese. Con la sua magnifica posizione di fronte alle marismas (paludi) del Parque Nacional de Doñana, ha un’atmosfera stranamente esotica: qui al tramonto si recano i cervi a bere, mentre stormi di fenicotteri tingono il cielo di rosa, branchi di cervi e cinghiali scorrazzano tra gli alberi e la lince bianca, il gattone più raro del mondo, silenziosamente ha imboccato il viale del tramonto dell'estinzione. Che si tratti di giochi di luce sufgli acquitrini, di una donna anziana che prega o di una ragazza che passeggia vestita da flamenco, nelle vie polverose di El Rocío troverete sempre qualcosa che cattura lo sguardo.

Cattedrale di Arequipa: che sfondo! Fotografia © Glowimages
Cattedrale di Arequipa: che sfondo! Fotografia © Glowimages
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Arequipa, la diva blanca del Perú

Non è facile scalzare Cuzco e Machu Picchu dal pantheon delle mete da non perdere in Perú, ma Arequipa, audace metropoli dalla vena artistica e dall’incrollabile tenacia, non ha complessi d'inferiorità. Ha splendide tradizioni gastronomiche, rilevanza storica e fiducia nelle proprie possibilità. Dominata da ben tre maestosi vulcani, gode di una posizione magnifica, a prescindere dalla precarietà dei terremoti che la colpiscono (l'ultimo nel 2001). Nel 2000 il centro storico è stato meritatamente dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e la sua architettura, in cui prevale la pietra bianca locale, è abbagliante in tutti i sensi. La gigantesca cattedrale, con l'eterea immagine di El Misti (5825 m) che incombe alle sue spalle, giustifica da sola la visita; voi ascoltate il richiamo del nord-ovest e perlustrate anche i canyon del Colca e del Cotahuasi.

Maldive: fidati, aspetta

Il desiderio di Maldive è qualcosa di assoluto, ma tu fatti un po' di violenza ed evita di andarci nella stagione del monsone: piove spesso, tira un gran vento, la visibilità dei fondali è scarsa. Solo i prezzi sono vantaggiosi, ma fate finta di non vederli.

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