Mangiare da soli non è da sfigati
È vero: spesso i pasti sono il momento in cui ci si sente davvero soli, soprattutto in viaggio. Ma non è detto. Con un po’ di astuzia e di organizzazione, molti viaggiatori solitari riescono a renderli assolutamente gradevoli, anzi, anche molto divertenti. Ecco qualche trucco per scoprire come fare.
Un tavolo per uno: mangiare da soli al ristorante
Mangiare fuori da soli può essere una prospettiva scoraggiante e spesso ci vuole un po’ di tempo per abituarsi. Se l’idea vi spaventa, iniziate con la prima colazione o il caffè del mattino. Quando vi sentite pronti per andare a cena al ristorante, che in genere è il pasto che intimorisce maggiormente, prenotate in anticipo ed evitate l’ora di punta per essere certi di avere un tavolo tutto per voi. Prenotando eviterete anche che il personale vi ponga la classica domanda imbarazzante: ‘Un tavolo per uno?’. Se siete in vena di socializzare, sedetevi invece al bancone del bar, dove è più facile incontrare altri viaggiatori solitari (al limite potrete fare due chiacchiere con il barista).
Consultate il menu online per non andare nel panico al momento di ordinare (può capitare quando si è sotto stress) e portate il vostro diario di viaggio, il cellulare o un libro per tenervi occupati mentre aspettate. Quando mangiate guardatevi intorno, e non sentitevi a disagio se anche gli altri vi guardano: gli esseri umani sono curiosi per natura. Avere la somma esatta a portata di mano per pagare il conto vi eviterà lunghe attese, soprattutto nei paesi in cui i camerieri sono particolarmente rilassati.
Prepararsi i pasti da soli
Prepararsi i pasti è una buona idea quando non si ha voglia di mangiare fuori da soli, e fa anche risparmiare. Molti ostelli hanno una cucina: datele un’occhiata prima di fare la spesa (spesso c’è uno ‘scaffale gratuito’ dove ci si può servire, mentre in altri casi la dotazione di pentole e stoviglie è ridotta al minimo). Scegliere i prodotti locali è sempre una soluzione economica; siti come hostelcookers.com illustrano ricette facili da realizzare con pochi ingredienti e utensili.
Se portate con voi del cibo, tenetelo in contenitori infrangibili, chiusi ermeticamente per evitare spiacevoli conseguenze: un barattolo di pesto che esplode nello zaino non è per nulla piacevole! Ricordate di dichiarare alla dogana il cibo che avete nel bagaglio: l’Australia, per esempio, multa severamente anche chi trasporta frutta fresca da uno stato all’altro della federazione.
Come mangiare il cibo di strada senza stare male
Mangiare cibo di strada è una splendida esperienza sociale e informale: non occorre vestirsi bene e condividere il tavolo con altri viaggiatori o con la gente del posto è più che normale. Tenete sempre presente l’etichetta del paese in cui vi trovate e scegliete con cura dove mangiare. Le intossicazioni alimentari possono verificarsi ovunque, ma è particolarmente spiacevole incorrere in una quando si è da soli. Seguendo questi consigli è più probabile che riusciate a evitarle:
- La folla davanti a una bancarella è un buon segno, ma guardate chi c’è in coda: lo stomaco di donne e bambini è meno robusto di quello di un tassista locale.
- Osservate il rispetto delle norme igieniche: se il cuoco maneggia i soldi e il cibo con la stessa mano (anche se ha i guanti) non promette bene.
- Cercate di utilizzare le vostre posate o le vostre bacchette, o pulite quelle chi vi danno con una salviettina per bambini prima di usarle.
- Seguite gli orari locali dei pasti: se la gente del posto cena alle 18, il cibo che acquistate alle 21 può essere rimasto esposto all’aria troppo a lungo.
- Scaricate o stampate la traduzione degli ingredienti a cui siete intolleranti.
- Vegetariano può significare varie cose. Precisate sempre quale tipo di alimento non mangiate.
- Verificate che le pietanze che devono essere servite calde siano state ben cotte.
- Se avete il sospetto che la carne sia stata lasciata fuori dal frigo tutto il giorno o che sia stata cotta per pochi minuti, non rischiate.
- Fate attenzione al ghiaccio fuori dalle grandi città, dove l’acqua del rubinetto non è potabile. E scegliete frutta da sbucciare, più igienica.
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Uscire la sera da soli
Uscire la sera può sembrare ancora più terribile che cenare da soli, ma non c’è motivo di rinunciare a divertirsi soltanto perché non si ha un compagno di viaggio.
Se vi piace fare baldoria, alloggiate in un ostello dall’atmosfera allegra, dove in genere è più facile incontrare nuovi amici con cui uscire. Molte strutture preferiscono non definirsi ‘party hostels’, ma se reclamizzano offerte speciali sui drink o sono gremite da chi ama fare il giro dei bar, è probabile che facciano al caso vostro.
Se volete alloggiare in un posto dove si riesca a dormire in pace, optate per ostelli o hotel tranquilli (con bar o aree in comune per fare nuove amicizie), e andate a bere nel bar di un ostello più animato. In alternativa, cercate qualche attività notturna organizzata: in quasi tutte le città si trovano tour dedicati al cibo e alla vita notturna, mercati serali e bar e club che propongono eventi speciali come spettacoli comici che offrono un’atmosfera più conviviale del solito.
Preferite uscire per conto vostro? Andate in un bar dove potete avere un tavolo tutto per voi, o accomodatevi al bancone. Come quando si cena da soli, può essere utile portare qualcosa con cui tenersi occupati, o da usare come scusa per evitare attenzioni indesiderate. Non abbiate timore di fare due parole con il barista o altri clienti, potrebbero finire per starvi simpatici. Se dovete fare la coda all’ingresso, chiacchierate con le persone in attesa come voi. Al momento di entrare, potreste aver trovato nuovi amici con cui trascorrere la serata.