Non solo spiagge: i luoghi chiave dello sbarco in Normandia
La più grande invasione dal mare della storia fu lanciata dalle acque agitate della Manica sulle coste sferzate dal vento della Normandia occupata dai tedeschi nelle prime ore del 6 giugno 1944. Nel 2019, per il 75° anniversario del D-Day, sono previsti eventi commemorativi e mostre che si svolgeranno per tutto l’anno. È il momento ideale per visitare la regione.
Questo itinerario include i luoghi che furono teatro dei combattimenti più accaniti e coraggiosi, commemorati oggi da toccanti monumenti.
Caen
Lanciata in assoluto segreto, l’operazione Nettuno (D-Day) iniziò conquistando un piccolo punto di appoggio sul suolo francese, per arrivare a portare in Francia entro il mese di agosto del 1944 due milioni di soldati alleati. Gravemente danneggiata durante la battaglia di Normandia, la bella – e in molti punti splendida – città di Caen è il punto di partenza di questo viaggio, in particolare l’interessante Mémorial de Caen, con la sua dettagliata esposizione dedicata all’impatto devastante della seconda guerra mondiale su questa regione. Da non perdere l’avvincente video o l’inquietante filmato dei processi di Norimberga, oltre alla visita del bunker sotterraneo del generale Richter, lungo 70 metri.
Juno Beach
Da Caen, percorrendo la D79 si raggiunge Juno Beach a Courseulles-sur-Mer, le cui dune di sabbia, oggi tranquille, furono prese d’assalto dall’esercito canadese durante lo sbarco; sul luogo sorge il Juno Beach Centre, che commemora il sanguinoso sacrificio dei soldati canadesi. Visitando il posto in estate si può partecipare a una delle visite guidate organizzate dal centro, che includono anche l’accesso al bunker tedesco. Durante il viaggio per Juno Beach potete prendere in considerazione l’idea di fare una deviazione al Museée Radar 1944 a Douvres-la-Délivrande per approfondire il ruolo svolto dalla tecnologia nella seconda guerra mondiale osservando il Würzburg, un impianto installato in una delle principali stazioni radar tedesche in Normandia.
Arromanches-les-Bains e i Mulberry Harbours
Dirigetevi a ovest lungo la D514 oltre Gold Beach – dove sbarcò la 50a Divisione di fanteria britannica – fino a raggiungere Arromanches-les-Bains, teatro di quella che fu forse la prodezza logistica più ambiziosa dello sbarco. Il Musée du Débarquement , che verrà riaperto nel 2019 per il 75° anniversario, spiega come furono progettati i Mulberry Harbours, porti mobili artificiali utilizzati per lo sbarco di uomini e mezzi che svolsero un ruolo chiave nell’invasione. Il filmato proiettato nell’Arromanches 360° – Cinéma Circulaire è un’introduzione ricca di informazioni su questa cruciale impresa. Cercate di visitare il posto con la bassa marea, quando le vestigia dei Mulberry Harbours sono visibili sopra il livello dell’acqua.
Longues-sur-Mer Battery
Da Arromanches-les-Bains proseguite lungo la D514 fino a Longues-sur-Mer, dove una poderosa batteria di pezzi di artiglieria tedeschi da 150 mm, che faceva parte del formidabile sistema di fortificazioni costiere chiamato Vallo Atlantico, è ancora puntata verso il mare. Dedicate un po’ di tempo a osservare le postazioni dei cannoni – la prima casamatta è chiusa da una recinzione in quanto fu danneggiata, ma le altre sono accessibili.
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Bayeux
Da Longues-sur-Mer percorrete la D104 in direzione sud verso Bayeux; all’intersezione con la D613, alla periferia della città, girate a destra e seguite le indicazioni per l’interessante Musée de la Bataille de Normandie e il Bayeux War Cemetery, il più grande dei cimiteri di guerra del Commonwealth in Normandia, dove sono sepolti 4848 soldati del Regno Unito e di altre dieci nazioni. Sull’altro lato della strada sorge un monumento in memoria dei 1807 soldati del Commonwealth i cui corpi non furono mai ritrovati. Bayeux sarà anche famosa per il magnifico arazzo che raffigura la conquista dell’Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore nel 1066, ma il suo centro storico fu la prima città a essere liberata nelle prime ore del 7 giugno 1944.
Omaha Beach e il Normandy American Cemetery and Memorial
Da Bayeux percorrete la D6 in direzione nord verso Port-en-Bessin, svoltate a sinistra sulla D514 per Colleville-sur-Mer, seguite le indicazioni per l’eccellente Overlord Museum – che documenta l’operazione dagli sbarchi fino alla liberazione di Parigi – e poi proseguite alla volta del Normandy American Cemetery & Memorial. Il cimitero, con la sua sconfinata distesa di croci e di stelle di David di marmo bianche, è uno dei luoghi più suggestivi legati allo sbarco in Normandia. L’immenso parco, che si estende su una superficie di quasi 70 ettari, è una toccante testimonianza della carneficina che si consumò sulla sottostante Omaha Beach. Il cimitero, dove sono sepolti quasi 9400 soldati americani che persero la vita nella seconda guerra mondiale, è stato utilizzato per le riprese delle scene iniziali dello straziante film di guerra Salvate il soldato Ryan.
Il monumento commemorativo è un imponente colonnato disposto a semicerchio intorno a una statua di bronzo, The Spirit of American Youth Rising from the Waves (Lo spirito della gioventù americana che si rialza dalle onde). Nel cimitero è stata interrata anche una capsula del tempo contenente reportage degli sbarchi del D-Day, chiusa da una lastra di granito su cui è incisa la scritta: ‘To be opened June 6 2044’ (‘Da aprire il 6 giugno 2044’). Non mancate di andare al centro visitatori, che offre una teatrale narrazione degli sbarchi; le visite guidate del cimitero in inglese si svolgono ogni giorno alle 14 (e alle 11 da metà aprile a metà settembre).A Omaha Beach si possono ancora vedere alcuni bunker tedeschi e i resti di un Mulberry Harbour, visibili solo quando la marea è al livello minimo.
La Pointe du Hoc
Viaggiate per 10 km in direzione est lungo la D514 fino a raggiungere questo promontorio, il punto più elevato tra Omaha Beach a est e Utah Beach a ovest. Questa ripida scogliera alta 30 m, dove i tedeschi avevano costruito una poderosa fortificazione con cannoni da 155 mm, fu teatro di un audace assalto nelle prime ore del 6 giugno 1944, quando 225 ranger americani scalarono la falesia per neutralizzare l’artiglieria tedesca. Dopo aver conquistato il sito, i soldati scoprirono che i cannoni erano stati spostati e avanzarono quindi verso l’entroterra, riuscendo infine a trovarli e a neutralizzarli sotto il fuoco dei contrattacchi tedeschi. Quando infine giunsero i rinforzi, l’8 giugno, solo 90 uomini erano sopravvissuti all’azione. L’eroico attacco è commemorato da bunker e casematte di cemento che mostrano i segni della battaglia e da un monumento a forma di pugnale; sul sito c’è anche un centro informazioni per i visitatori.
Utah Beach
Proseguite in direzione ovest lungo la D514 per collegarvi con la N13, quindi viaggiate verso nord-ovest lungo la D913 per concludere l’itinerario a Utah Beach, a circa 45 km dalla Pointe du Hoc. Questa spiaggia sabbiosa, la più occidentale tra quelle degli sbarchi, fu conquistata dalla 4a Divisione di fanteria degli Stati Uniti, che incontrò una scarsa resistenza. L’assalto anfibio è documentato nell’avvincente Musée du Débarquement de Utah Beach.