Il meglio della Tasmania

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

Si dice che le isole siano una metafora del cuore, anche se l’isolamento non sempre giova a un idillio romantico. La Tasmania, però, ha saputo trasformare la propria posizione remota in un vantaggio. Dai promontori di granito chiazzati di licheni della costa orientale ai brulli altopiani alpini del Cradle Mountain-Lake St Clair National Park, quest’isola possiede una bellezza davvero straordinaria. Le tragiche vicende che hanno interessato la sua storia sono radicate nel paesaggio cupo e suggestivo: il ricordo delle colonie penali appare ancora più straziante perché impresso nello spettacolare scenario che circonda Port Arthur, e a Battery Point e nei vecchi locali del porto di Hobart basta poco per rievocare il passato tormentato di questa città. Poi ci sono la cucina, il vino e le feste: quest’isola sembra fatta apposta per mettersi al volante e trascorrere una vacanza fra aziende di vendita diretta, cellar door e festival di tendenza. La Tasmania è Australia, ma con una sua diversità magica e seducente. Anche se parte della bellezza di un viaggio in Tasmania è lasciarsi sorprendere dai suoi paesaggi, qui abbiamo raccolto le cose che dovete proprio fare e le esperienze da non perdere.

La Tasmania è Australia, ma con una sua diversità magica e seducente.   ©Visual Collective/Shutterstock
La Tasmania è Australia, ma con una sua diversità magica e seducente. ©Visual Collective/Shutterstock
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Una visita al MONA

Dodici chilometri a nord del centro di Hobart, il MONA occupa una piccola penisola che si protende nel Derwent River. Il museo, costato 75 milioni di dollari australiani, è distribuito su tre piani sotterranei che poggiano su una parete di roccia a strapiombo, ed è stato descritto dal filantropo proprietario David Walsh come una ‘sovversiva Disneyland’ per adulti. Espone opere antiche e contemporanee che risultano sensuali, provocatorie, inquietanti e profondamente coinvolgenti. Da non perdere!

Le scogliere di Cape Raoul ©dorinser/Shutterstock
Le scogliere di Cape Raoul ©dorinser/Shutterstock

Three Capes Track

L’ultimo progetto a impegnare la sezione tasmaniana del Parks & Wildlife Service è l’ambizioso Three Capes Track di 46 km, che attraversa maestoso la cima delle scogliere di Cape Raoul, Cape Pillar e Cape Hauy sulla Tasman Peninsula. Si tratta di un’escursione di quattro giorni e tre notti, che prevede un tratto in barca dal Port Arthur Historic Site all’inizio del sentiero, il tragitto in autobus per rientrare a Port Arthur e la sistemazione in bungalow.

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La colonia penale di Port Arthur  ©Wirestock Creators/Shutterstock
La colonia penale di Port Arthur ©Wirestock Creators/Shutterstock

Port Arthur Historic Site

Questa colonia penale dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità è una delle principali attrazioni turistiche della Tasmania. Il sito comprende decine di edifici, illustrati al meglio durante le visite guidate (comprese nel biglietto). La temuta Separate Prison fu costruita allo scopo di punire i detenuti mediante l’isolamento e la deprivazione sensoriale. La chiesa del 1836 fu distrutta dalle fiamme nel 1884 e il penitenziario era in precedenza un granaio. L’involucro esterno del Broad Arrow Café, che ha fatto da sfondo alla tragica sparatoria del 1996, è stato conservato e oggi è circondato da un giardino commemorativo.

La vista su Wineglass Bay ©Visual Collective/Shutterstock
La vista su Wineglass Bay ©Visual Collective/Shutterstock
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Wineglass Bay

Una passeggiata qui è, a buon motivo, uno dei percorsi a piedi più apprezzati della Tasmania. Volendo potrete salire fino al Wineglass Bay Lookout (1 h30 min andata e ritorno), un belvedere che permette di ammirare lo spettacolo offerto dalla baia e dalla penisola, ma se desiderate sentire la sabbia sotto i piedi, preparatevi a una bella camminata. Dal belvedere la ripida discesa fino alla baia richiede altri 30 minuti, per cui dal parcheggio l’escursione richiede in totale da due ore e 30 minuti a tre ore fra andata e ritorno.

Salamanca Market

Ogni sabato mattina, sin dal 1972, stravaganti hippy e venditori di prodotti artigianali provenienti dalle zone pedemontane si ritrovano al Salamanca Market di Hobart per allestire le proprie bancarelle entro il perimetro alberato di Salamanca Place. Prodotti agricoli freschi, abbigliamento usato e libri di seconda mano, pacchiani souvenir per turisti, ceramiche e oggetti di legno, occhiali da sole dozzinali, antiquariato, esuberanti artisti di strada, specialità enogastronomiche: qui troverete davvero di tutto, ma la cosa più bella è osservare la gente che affolla il mercato. Che piova o splenda il sole, è un’esperienza davvero imperdibile!

"the neck" di Bruny Island ©Xavier Hoenner/Shutterstock
"the neck" di Bruny Island ©Xavier Hoenner/Shutterstock
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Bruny Island

In pratica Bruny Island è formata da due isole unite da uno stretto istmo sabbioso chiamato Neck (collo) lungo 5 km. Rinomata per la fauna ricca e varia (pinguini minori, echidne, berte codacorta), è un isolotto scarsamente edificato e popolato, bagnato dalle piogge oceaniche nella parte meridionale e arido e orlato di spiagge in quella settentrionale. Vi si accede con un breve tratto in traghetto (con trasporto veicoli) in partenza da Kettering. Lo scenario costiero dell’isola è davvero magico. Ci sono numerose spiagge per nuotare e praticare surf nonché possibilità di pescare in mare e in acqua dolce. Nel sud dell’isola si trova il South Bruny National Park, ricco di foreste e di suggestivi percorsi escursionistici, per esempio intorno alla Labillardiere Peninsula e al Fluted Cape.

Il turismo assume un ruolo sempre più importante per l’economia dell’isola, ma mantiene un basso profilo. Finora non è stato costruito alcun resort, per cui troverete semplicemente dei cottage e delle casette lungo la spiaggia. I turisti tendono a visitare l’isola in giornata, tuttavia vi consigliamo di fermarvi qualche giorno a godervi il silenzio e la pace: Bruny Island ha un fascino contenuto, ma una volta che vi cattura non vi lascia più andare.

Stanley è una tappa ideale per rilassarsi un paio di giorni.  ©Uwe Bergwitz/Shutterstock
Stanley è una tappa ideale per rilassarsi un paio di giorni. ©Uwe Bergwitz/Shutterstock

Stanley

Stanley non è che una manciata di case dalle tinte vivaci a ridosso di ciò che resta di un antico vulcano, il Nut (chiamato anche Circular Head), ma il tutto è decisamente pittoresco. Pescherecci carichi di nasse e boe arancioni ondeggiano nel porto, la gente del posto chiacchiera sulla soglia di casa e i Roaring Forties garantiscono che l’aria sia sempre pulita. Con un paio di attrazioni turistiche di gran richiamo (Highfield e il Nut), una serie di sistemazioni e qualche buon ristorante, Stanley è una tappa ideale per rilassarsi un paio di giorni.

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La bellezza del Mountain Cradlle National Park ©Cloudsrest Images/Shutterstock
La bellezza del Mountain Cradlle National Park ©Cloudsrest Images/Shutterstock

Overland Track

È un classico del trekking alpino in Tasmania: un’epica avventura zaino in spalla che dura da cinque a sette giorni e copre 65 km attraversando incredibili paesaggi montani tutelati dall’UNESCO, a partire da Ronny Creek, nei pressi di Cradle Mountain, e fino al Lake St Clair. L’itinerario termina sulla sponda settentrionale del Lake St Clair, dove, per tornare alla civiltà, si può prendere il traghetto o percorrere a piedi il Lake Side Track (15 km). Se avete esperienza di campeggio e trekking, siete in buona forma fisica e preparati ad affrontare le mutevoli condizioni atmosferiche della Tasmania, questa è un’avventura che si può intraprendere anche in maniera indipendente. Per i meno esperti, invece, è consigliabile prendere parte a un’escursione guidata.

In genere l’Overland Track si affronta in estate, quando le piante alpine sono in fiore, le giornate sono più lunghe e fa abbastanza caldo da riuscire a tuffarsi nelle acque gelide dei laghetti di montagna. In questo periodo ci sono molti escursionisti e per limitare l’affollamento l’accesso al sentiero è vincolato al rilascio di un’autorizzazione. Immerso nella quiete e avvolto nel gelo, il percorso è bellissimo anche nel periodo invernale, ma è adatto solo ai più esperti. Anche la primavera e l’autunno hanno il loro fascino, senza contare che ci sono meno visitatori rispetto all’estate (ma vige comunque il sistema dei permessi).

Al di fuori dei periodi soggetti al rilascio dei permessi d’accesso, quando è obbligatorio seguire il senso di marcia nord-sud, il sentiero è percorribile in entrambe le direzioni.

Poiché sono possibili diverse deviazioni per esplorare altri siti interessanti, come il Mt Ossa e varie cascate di grande bellezza, vale la pena di calcolare un po’ di tempo in più. Tranne che nel cuore dell’inverno, ogni giorno si incontrano molti escursionisti. Il percorso è ben segnato per tutta la lunghezza e si snoda su terreni estremamente vari: dalle brughiere d’alta quota ai pendii ghiaiosi, dalle gole alle foreste di alberi ad alto fusto.

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Rafting sul Franklin River

Il rafting sul Franklin River è una delle esperienze più adrenaliniche che si possano fare in Tasmania, al tempo stesso avventura e rafting ai massimi livelli. Gli esperti possono affrontarlo da soli se dotati di tutta l’attrezzatura necessaria, ma per chiunque non abbia una conoscenza assolutamente perfetta del fiume (vale a dire circa il 90% di coloro che fanno rafting sul Franklin) ci sono operatori che offrono pacchetti completi.

Se andate per conto vostro, dovrete comunque mettervi in contatto con i ranger del parco presso il Queenstown Parks & Wildlife Service per reperire informazioni aggiornate su permessi, regolamenti e norme ambientali.

La discesa del Franklin, che parte dal Collingwood River e finisce alle Sir John Falls, richiede da otto a 14 giorni, a seconda delle condizioni del fiume. In alcuni tratti è possibile fare discese più brevi. Il corso superiore del Franklin, dal Collingwood River al Fincham Track, attraversa la Irenabyss Gorge, una gola di straordinaria bellezza dove si può far tappa per scalare il Frenchmans Cap. Il corso inferiore del fiume, dal Fincham Track alle Sir John Falls, scorre invece nell’incontaminata Great Ravine.

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