Come visitare le Azzorre senza auto

12 minuti di lettura

Noi di Lonely Planet vi guidiamo passo dopo passo nell'organizzazione dei viaggi avventurosi più complessi, in modo che possiate creare con facilità l'itinerario perfetto e godere al massimo dell'esperienza. In questo articolo, Daniel James Clarke spiega come visitare le Azzorre senza noleggiare un'auto.

Trekking a Sete Cidadides, Azzorre, Portogallo
È difficile ma non impossibile esplorare le Azzorre senza noleggiare un’auto: ecco una guida dettagliata © VickySP/Getty Images
Pubblicità

Nelle Azzorre, la vita lenta non è un nuovo trend, è uno stile di vita che resiste da secoli. I traghetti assecondano i capricci delle onde, restando a terra quando sono particolarmente infuriate, gli avvistamenti delle balene sono riservati agli animi pazienti e i sentieri profumati fiancheggiati di ortensie se li guadagna solo chi è disposto a inerpicarsi. Anche la più meridionale di queste nove isole vulcaniche continua lentamente a salire per avvicinarsi alle altre da milioni di anni. I giorni in mezzo all’Atlantico scorrono con beata tranquillità, e anche se esplorare le Azzorre senza auto potrebbe richiedere maggiore pianificazione, i vantaggi che si traggono rispettando i ritmi locali sono infiniti.

Ho pianificato il mio primo viaggio nel più grande arcipelago autonomo del Portogallo durante la prima fase di lockdown. Con tutto quel tempo a disposizione, ho spulciato gli orari degli autobus e dei traghetti, le rotte aeree e le mappe dei sentieri, creando un itinerario dettagliato delle Azzorre che non avrebbe richiesto il noleggio dell’auto. Molti siti online la descrivevano come un’impresa impossibile, ma dopo aver studiato approfonditamente gli incastri con gomma e matita alla mano, ho sfornato l’itinerario di un viaggio indimenticabile. Non molto tempo fa, ho persino fatto il bis.

Trekking a Sao Miguel, Azzorre
In bassa stagione, i sentieri delle Azzorre possono essere invasi dalla vegetazione, ma non sono impraticabili © Radomir Rezny/Shutterstock

Da allora, le motivazioni per visitare le Azzorre senza auto si sono moltiplicate. I costi del noleggio diventati assurdi, l’offerta che continua a superare la domanda in alta stagione, il numero limitato di auto che possono trasportare i traghetti e una rinnovata preoccupazione per la sostenibilità ha influenzato il crescente numero di arrivi. Purtroppo, nel 2022 hanno sospeso fino a data da definirsi la linea di traghetti Linha Amarela che collegava otto delle nove Azzorre in estate e semplificava gli spostamenti senza aereo, ma coloro che cercano avventure sostenibili, possono ancora esplorare questo gruppo di isole in qualsiasi stagione, evitando anche di prendere voli interni. Che vogliate esplorare l’arcipelago in autobus, bicicletta, barca o scarponi da trekking, questi sono i cinque step fondamentali per pianificare un itinerario sostenibile delle Azzorre senza interruzioni e auto.

Pubblicità
I vigneti di Pico, Azzorre
I vigneti di Pico, patrimonio dell’UNESCO, sono facilmente esplorabili a piedi © Rafal Gadomski/Shutterstock

Step 1: scegliete quali Azzorre visitare e cosa fare

Prima di prendere in considerazione l’aereo, ponetevi queste due domande essenziali: quale o quali isole volete visitare e come volete muoverti? Capisco che sia allettante visitare il maggior numero di isole possibili, ma fidatevi di me, serve almeno un mese per visitarle tutte (a ritmi serrati) e Madre Natura potrebbe decidere di sabotarvi i piani con onde agitate e traghetti cancellati. Quindi, decidere quale tipo di avventura cercate è fondamentale per organizzarsi di conseguenza. Volete visitare un’isola semplice ma incantevole, ideale per una prima visita all’arcipelago di pochi giorni? Scegliete São Miguel e alloggiate a Ponta Delgada, ottima base per escursioni da fare in giornata. Volete vedere più isole per ammirare paesaggi diversi? Scegliete il trio centrale di Pico, Faial e São Jorge. Volete allontanarvi da tutto e tutti con un trekking di più giorni muniti solamente di mappa, tenda e zaino? L’isola di Flores, piena di cascate, è ciò che fa al caso vostro.

Le isole hanno vari elementi in comune, come paesaggi vulcanici, vegetazione lussureggiante e acque azzurre abitate da cetacei, ma ognuna ha anche i suoi tratti distintivi unici. Questa guida alle Azzorre è un’introduzione utile per avere info essenziali sui tre gruppi di isole e decidere se preferite avere un’unica base o fare un viaggio più itinerante. 

Ponta Delgada, capitale di Sao Miguel, Azzorre
Ponta Delgada è un’ottima base per gite di un giorno verso le attrazioni dell’isola o per avvistare le balene © Diogo Pereira/EyeEm/Getty Images
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Il gruppo est

Le due isole abitate del gruppo orientale, São Miguel e Santa Maria, non sono affatto gemelle. La capitale delle Azzorre e la sua isola più grande, São Miguel, è un concentrato di geyser, coste lambite dalle onde e lussureggianti sentieri che fiancheggiano laghi, mentre Santa Maria è più sole, mare, sabbia e passeggiate. I punti in comune sono l’ottimo servizio offerto dagli autobus pubblici e la quantità di sentieri escursionistici, due elementi fondamentali per organizzare gite di un giorno. Tuttavia, al momento non esistono traghetti privati o pubblici che le collegano.

Il gruppo centrale

Cinque isole formano il gruppo centrale delle Azzorre. Per questioni organizzative, è utile dividerle in due sottogruppi. A nord, Graciosa, tranquilla e meno visitata, e Terceira, con ottimi collegamenti internazionali, possono contare su un discreto servizio di autobus, soprattutto se alloggiate ad Angra do Heroismo, patrimonio dell’UNESCO, o a Lajes. Da giugno a settembre, le due isole sono collegate da una linea di traghetti estiva che le collega anche alle altre tre isole del gruppo centrale.

A sud, Pico, São Jorge e Faial, note come le "Isole Triangolo", sono relativamente vicine e collegate tutto l’anno dai traghetti, il mezzo migliore per visitarle senza ricorrere all’aereo. Nell’arco di una settimana, potete scalare il Monte Pico (la vetta più alta del Portogallo), ammirare i vigneti vulcanici patrimonio dell’UNESCO e il paesaggio alieno di Capelinhos (risultato di un’eruzione del 1957), assaggiare il famoso formaggio di São Jorge e passeggiare nelle sue fajãs (pianure situate vicino al mare create dalle colate di lava). Gli autobus operano su tutte e tre le isole, anche se potreste occasionalmente ritrovarvi a dover chiamare un taxi occasionale o a coprire a piedi una sezione. São Jorge, sottile ma elevata, ha una topografia potenzialmente impegnativa e molti meno mezzi pubblici.

Il gruppo ovest

Anche se Flores e la minuscola Corvo richiedono un viaggio leggermente più lungo per essere raggiunte, i loro straordinari paesaggi valgono senza dubbio la pena. Inoltre, grazie alla loro vicinanza e al servizio di traghetti attivo tutto l’anno è facile visitarle entrambe con un unico viaggio. Aspettatevi cascate mozzafiato, alcune dei trekking più scenografici del Portogallo e numerosi miradouros (punti panoramici). Corvo è un’isola compatta facilmente esplorabile a piedi, mentre i sentieri escursionistici di Flores (raggiungibili con una rete di autobus) la rendono il paradiso degli amanti del trekking.

Spostarsi tra i tre gruppi di isole è possibile solo con un volo domestico, da mettere in conto se si punta a ridurre al minimo il proprio impatto ambientale. 

Lagoa do Fogo, Sao Miguel
Il trekking nei paesaggi vulcanici delle Azzorre è un’esperienza indimenticabile © Westend61 / Getty Images

Step 2: decidete in che periodo visitare le Azzorre

Oltre a considerare l’affluenza media, i prezzi che salgono e gli orari dei traghetti, ci sono altri fattori di cui tenere conto quando si decide la stagione in cui visitare le Azzorre.

I passaggi degli autobus sono pensati per le esigenze dei lavoratori e degli studenti, quindi diminuiscono nei periodi delle vacanze e a volte non esistono proprio durante il weekend: ergo, optate per un viaggio infrasettimanale. L’inverno agita l’Atlantico con onde impetuose e scatena tempeste nei cieli, causando inevitabilmente ritardi e cancellazioni di aerei e traghetti. Inoltre, alcuni tour, mezzi di trasporto pubblici, voli diretti e sentieri escursionistici vengono sospesi in inverno.

Questo non significa che visitare l’arcipelago d’inverno sia impossibile (anzi, alcuni sostengono sia una meraviglia), bisogna solo stare attenti alle intemperie, e questo vale anche per chi si sposta in auto data la potenza di certi nubifragi.

A mio parere, la primavera e l’autunno sono i periodi migliori per visitare le Azzorre senza auto, poiché le scuole sono riprese, coincidono con il periodo in cui si avvistano le balene (da aprile a ottobre) e di solito i sentieri sono in buono stato. Per vedere le ortensie in fiore, pianificate il viaggio tra maggio e l’inizio dell’estate.

Pubblicità

Step 3: pianificate i punti di arrivo e partenza e la durata del viaggio in base al volo

Raggiungere le Azzorre è diventato più semplice negli ultimi anni, con voli diretti da Toronto, Boston, New York, Londra e molte città dell’Europa continentale. Tenete presente che alcune di queste rotte sono solo stagionali e solo São Miguel (e in parte Terceira) sono collegate con voli internazionali. Da qui, potete proseguire verso le altre isole.

Purtroppo, non esiste un servizio di traghetti che collega Lisbona con le Azzorre, quindi è impossibile raggiungere le isole senza volare. L’opzione più sostenibile per gli europei è viaggiare via terra per raggiungere il Portogallo e poi prendere un breve volo da Porto o Lisbona. Dalla capitale, potete volare direttamente verso altre isole, tra cui Santa Maria, Pico, Faial, São Miguel e Terceira, il che significa che isola di arrivo e di ritorno non devono coincidere, favorendo i traghetti ai voli interni.

Sul sito web di ANA Aeroportos, è possibile controllare le opzioni di trasporto pubblico che partono da ciascun aeroporto. È disponibile anche un servizio taxi.

Step 4: Consultate orari, percorsi e mappe per elaborare un itinerario delle Azzorre

Una volta stabiliti quando, dove e come, è il momento di fare i controlli finali di orario e tratte per unire i vari punti. Fate un respiro profondo e immergetevi negli orari stagionali e nelle mappe dei sentieri escursionistici. È il penultimo ma fondamentale step, poi l’itinerario sarà definito.

Il mio miglior consiglio per questa fase è di tenere a mente che i ritardi dei traghetti e dei voli si verificano sia per motivi logistici che meteorologici, quindi è saggio lasciare sempre un po’ di margine. Evitate di fare un’isola diversa ogni giorno (tranne forse per Corvo) e raggiungete l’ultima isola da cui decollerete per tornare a casa almeno un giorno prima del volo.

Traghetti Atlânticoline

Le Azzorre sono servite da una sola compagnia di traghetti, Atlânticoline, che attualmente opera quattro rotte stagionali e due tutto l’anno (anche se la frequenza si riduce in inverno). Alcune isole, come Pico e São Jorge, hanno due porti che possono essere sfruttati per evitare di tornare indietro. La maggior parte dei porti sono raggiungibili a piedi dalla città più vicina, altri sono collegati con gli autobus.

A volte il sito web di Atlânticoline mostra solo gli orari dell’anno in corso, e le rotte invernali aggiornate che partono da gennaio vengono di solito pubblicate dopo l’estate. Durante il viaggio, controllate la pagina Facebook della compagnia per rimanere informati su eventuali modifiche non programmate.

Autobus

La maggior parte degli orari degli autobus opera in base alle esigenze di studenti e pendolari, quindi la fascia del mattino e del pomeriggio sono una certezza, mentre le corse del fine settimana sono limitate (sempre che esistano). Quando consultate gli orari, controllate che le date del vostro viaggio rientrino nel periodo scolastico e tenete presente che dias úteis significa giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì).

A complicare le cose, bisogna considerare che ognuna delle Azzorre è servita da una compagnia di autobus diversa. La maggior parte degli orari può essere consultata online (anche se il servizio limitato di São Jorge non ha un sito web e a Corvo non esistono i mezzi pubblici). Santa Maria, Terceira, Graciosa, Pico, Faial e Flores sono una pacchia. São Miguel ha ben tre operatori: Cristiano Limitada, Auto Viação Micaelense e Varela.

Pubblicità

Trekking e sentieri escursionistici alle Azzorre

Girare le Azzorre senza l’auto è un ottimo modo per esplorare le isole con un budget limitato, considerato che il trekking è forse l’attrazione principale dell’arcipelago. Un labirinto di sentieri circolari, lineari, ben segnalati e soprattutto spettacolari si trova su tutte le isole, con la possibilità di scegliere tra due tipi di escursioni: GR (grande rota, a più tappe) e PR (pequena rota, percorso più breve). È possibile scaricare le mappe dei sentieri online.

Escursionisti e automobilisti condividono spesso la strada (escluse le autostrade e i percorsi riservati ai veicoli), e questo può essere utile se avete intenzione di percorrere un trekking di più giorni per esplorare il più possibile senza alloggiare in una sola base, soprattutto se dormite in campeggio.

Percorsi in bici alle Azzorre

A seconda dell’isola, esplorare in bicicletta le Azzorre può essere una scarica di adrenalina e sudore con un discreto grado di salite oppure una pedalata rilassata in piano. Il sito di Azores Tourism fornisce tutte le info necessarie su percorsi ufficiali e percorsi da cross-country e da endurance e i punti di noleggio si trovano sulla maggior parte delle isole. Vi consigliamo di prenotare in anticipo se la bici deve servire a coprire una sezione importante dell’itinerario.

Taxi e tour

I taxi sono utili per raggiungere l’inizio di un sentiero quando gli autobus vengono meno, così come i tour organizzati per i siti più remoti. Dato il costo di un’auto a noleggio nei mesi estivi, queste possono comunque rimanere l’opzione più economica.

Sulle isole, i taxi operano con il tassametro, ma alcune tratte sono prestabilite o possono essere concordate in anticipo. Azores Tourism ha vari numeri di taxi locali; è meglio prenotare in anticipo, anche se le fermate dei taxi si trovano con facilità nelle città principali. Nelle Azzorre non sono attive app di car-sharing. 

Pubblicità
Faro Isola Santa Maria, nelle Azzorre, raggiungibile con un autobus e poi a piedi © Anibal Trejo/Shutterstock
Faro Isola Santa Maria, nelle Azzorre, raggiungibile con un autobus e poi a piedi © Anibal Trejo/Shutterstock

Step 5: prenotate voli, traghetti e alberghi il prima possibile

Con il piano rivisto e aggiornato (con i segni lasciati dalla gomma da cancellare), arriva il momento di prenotare e finalizzare il vostro incredibile viaggio senza auto in questo Eden di isole.

Comprate i voli, date l’acconto per gli hotel e prenotate eventuali traversate in traghetto (se le prenotazioni non sono ancora state aperte, ricontrollate ogni poche settimane) con il maggior anticipo possibile. Le Azzorre stanno diventando molto popolari, e non è solo la domanda delle auto a noleggio ad aumentare in estate.

Vi consigliamo inoltre di comprare un’assicurazione nel caso in cui il maltempo sconvolga i piani e di verificare i requisiti per il visto per il Portogallo.

Leggi anche:

Consigli di viaggio

Il meglio delle Azzorre

6 minuti di lettura Marzo 2023
Pubblicità

Se potessi rifare tutto da capo...

La mossa più astuta che ho fatto organizzando i miei due viaggi senza auto alle Azzorre è stata includere nell’itinerario un giorno di margine, soprattutto nelle stagioni intermedie, quando il meteo può far deragliare i piani. Durante le escursioni, portate con voi sempre acqua e pasto al sacco: l’ananas dolce delle Azzorre, il bolo lêvedo (un paninetto leggermente dolce simile a un muffin) e il queijo di São Jorge giungono in aiuto quando i ristoranti sono chiusi. Forse il consiglio più importante: trovate il tempo di nuotare ogni volta che potete. Il bacio salato delle acque atlantiche delle Azzorre è qualcosa di davvero speciale.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Portogallo
Condividi questo articolo
Pubblicità