Come organizzare un viaggio nell'Amazzonia ecuadoriana
Noi di Lonely Planet vi guidiamo passo dopo passo nell'organizzazione dei viaggi avventurosi più complessi, in modo che possiate creare con facilità l'itinerario perfetto e godere al massimo dell'esperienza. Ecco i consigli del nostro autore Bailey Freeman per pianificare un viaggio in Ecuador.
Nonostante le dimensioni minute, l’Ecuador è uno dei paesi più ricchi di biodiversità del pianeta e una visita all’Amazzonia ecuadoriana è il fiore all’occhiello di chi aspira a esplorare la natura più selvaggia e autentica. Il mio lavoro di scrittore di viaggio mi ha portato nell’Amazzonia ecuadoriana, nota anche come El Oriente, e sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’accessibilità della regione. Tuttavia, ci sono diversi aspetti da tenere a mente nell’organizzazione del viaggio. Ecco la guida per pianificare il viaggio perfetto alla scoperta dell’Amazzonia in Ecuador, un incredibile concentrato di bellezza culturale e naturale.
Passo 1: decidere le attività
Pianificate l’itinerario in base ai vostri interessi
L’Amazzonia offre un’infinità di avventure: rafting, avvistamenti della fauna selvatica, passeggiate nella foresta e molto altro ancora. È meglio stabilire le proprie priorità prima dell’arrivo, perché le varie basi offrono esperienze diverse.
Se volete ammirare la biodiversità del famoso Parque Nacional Yasuní, la città di Coca sarà il vostro punto di partenza. Volete fare rafting lungo gli affluenti dell’impetuoso Rio delle Amazzoni? Alloggiate a Tena o a Macas. Volete visitare le sorgenti termali di Baños e affrontare qualche avventura amazzonica? Puyo è la città che fa al caso vostro.
Passaggio 2: scegliere l’alloggio
La dose di avventura non si riduce neanche con l’alloggio, che sia un lodge nella giungla o un ostello.
I punti di accesso all’Amazzonia in Ecuador sono agevoli, poiché le strade sono tenute bene e le città di snodo non sono troppo distanti da Quito. Ma la faccenda si fa più complicata una volta addentrati nelle profondità della foresta. Se cercate la comodità, vi consigliamo di scegliere un lodge nella giungla che si occupi degli aspetti pratici al posto vostro. Alcuni di queste suggestive sistemazioni offrono infatti trasporto fino all’hotel, pasti, tour ed esperienze uniche nella foresta. Io, per esempio, ho dormito al Cabañas San Isidro, base molto popolare tra gli appassionati di birdwatching. Altre soluzioni valide sono il Kapawi Lodge, un eco lodge gesitito dalla comunità indigena degli Achuar, e il Napo Wildlife Center Ecolodge, gestito dagli Añangu.
Se non avete il budget per un’esperienza di lodge completa, non preoccupatevi: potete optare per un ostello o un hotel più adatto al vostro portafoglio in città come Tena e Coca e prenotare presso singoli tour operator che offrono esperienze su misura. Ci sarà un po’ più di logistica a cui pensare in autonomia, ma potrete comunque assaporare la maestosità dell’Amazzonia.
Passo 3: scegliere quando andare in Ecuador
Selezionate il periodo migliore in base alle vostre esigenze, ma qualunque esso sia, mettete in conto un po’ di pioggia.
A causa della vicinanza all’equatore, le stagioni in Ecuador non comportano oscillazioni drastiche sul fronte del meteo. Ciononostante, nella foresta pluviale alcuni mesi sono più umidi di altri, quindi consultate il calendario prima di mettervi in viaggio.
In Amazzonia la stagione delle piogge va da febbraio a settembre. L’acqua riuscirà a scoraggiare alcuni viaggiatori, ma la pioggia comporta una migliore navigabilità dei corsi d’acqua, più probabilità di avvistare creature amanti dell’acqua e temperature più fresche. I contro? I sentieri possono essere impraticabili e le zanzare abbondano. Il termine "stagione secca" è relativo poiché la pioggia è un fenomeno comune, ma nel periodo da ottobre a gennaio regala un discreto sollievo dall’umidità (e dalle zanzare), più facilità di accesso ai sentieri escursionistici e temperature più calde.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Passaggio 4: fare la valigia per l’Ecuador in modo intelligente
Avrete bisogno dell’attrezzatura adeguata per esplorare questa regione.
In breve: una valigia che copra giornate di sole e di pioggia e tenga conto degli sciami di insetti. Oltre a scarpe da trekking funzionali (e impermeabili), sandali sportivi e spray contro gli insetti, consigliamo magliette/camicie a maniche lunghe traspiranti e pantaloni lunghi: potreste avere un po’ caldo, ma sempre meglio che trasformarsi in un buffet ambulante per gli insetti. Dovrete proteggere gli effetti personali dalla pioggia e da una potenziale caduta nei fiumi amazzonici, quindi riporre la tecnologia in una borsa o in uno zaino impermeabili sarà una mossa molto furba. Infine (e non lo sottolineerò mai abbastanza) mettetevi la crema solare. L’Ecuador si trova all’equatore, la parte della Terra che riceve l’esposizione solare più intensa, quindi chi è incline alle scottature dovrà applicarla ogni ora. Scegliete una crema ecologica e resistente all’acqua.
Passo 5: viaggiare nel rispetto del territorio
Esistono molti modi per aiutare a proteggere questo luogo incredibile.
L’Amazzonia è uno dei più grandi tesori del nostro pianeta, visitarla rispettandola è fondamentale. Non lasciate rifiuti lungo il cammino e usate per spray contro gli insetti e creme solari che non danneggiano l’ambiente. Durante le passeggiate nella natura, ricordatevi che tutte le piante e gli animali che incontrerete si guardano, ma non si toccano.
L’Amazzonia ospita anche migliaia di comunità indigene, alcune delle quali lavorano con il turismo. Sono loro i padroni di casa. Ogni comunità è diversa, ma ecco alcune linee guida generali da seguire. Non fotografate nessuno a meno che non vi abbiano dato il permesso di farlo, specialmente i bambini. Portate rispetto alla loro cultura e assicuratevi di offrire il supporto adeguato alle comunità, non portate "doni" come giocattoli o articoli per l’igiene personale a meno che non siano stati espressamente richiesti.
Se potessi rifare tutto da capo...
Rallenterei il ritmo. È eccitante saltare da un’attività all’altra, ma metà della magia del viaggio sta nel godersi il tempo in un luogo così antico ed ecologicamente essenziale. Contemplate il tempo per vagare senza fretta o per schiacciare un sonnellino su un’amaca. Non ve ne pentirete.