Cinque posti fantastici per fare una nuotata a Parigi

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La Senna, che nel tratto parigino è forse il fiume più romantico del mondo, sta aggiungendo una nuova dimensione alla propria immagine con la rinascita di una vecchia tradizione: i bagni. A partire dal 2025, infatti, gli abitanti della capitale e i turisti potranno nuotare e prendere il sole in tre punti lungo il fiume. Nell’attesa di questa suggestiva opportunità, a Parigi si trovano diverse piscine all’aperto dove potrete sfuggire al caldo dell’estate. Alcune hanno anche la vista della Torre Eiffel in lontananza.


Nuotatori alla partenza sotto il Pont Alexandre III. © Miguel Medina / AFP via Getty Images
Nuotatori alla partenza sotto il Pont Alexandre III. © Miguel Medina / AFP via Getty Images
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Negli ultimi anni, le autorità hanno intrapreso sforzi erculei per ripulire il fiume in vista dei Giochi Olimpici del 2024: le gare di nuoto in acque libere, triathlon e paratriathlon si svolgeranno proprio nelle acque della Senna. Dopo i Giochi, nel 2025, la città aprirà a Bras Marie, Bras de Grenelle e Bercy i primi tre siti per la balneazione pubblica.

Non è la prima volta, del resto, che il fiume ospita eventi sportivi olimpici. Nel 1900, quando Parigi ospitò la seconda edizione dei Giochi dell’era moderna, le gare di nuoto si svolsero nella Senna, ma al di fuori del tratto urbano, tra i ponti di Asnières e Courbevoie. Più di un secolo dopo, la linea di partenza si troverà sotto un ponte inconfondibile proprio nel cuore della città: il Pont Alexandre III.

Le piscine all’aperto, come la Joséphine Baker, possono mitigare gli effetti del grande caldo urbano. © Liv Gaunt / Shutterstock
Le piscine all’aperto, come la Joséphine Baker, possono mitigare gli effetti del grande caldo urbano. © Liv Gaunt / Shutterstock

Ma questa operazione da 1,4 miliardi di euro non avrà impatto soltanto sulle Olimpiadi. L’obbiettivo è di mantenere pulita la Senna molto a lungo, aiutando i parigini a recuperare un corso d’acqua che fino a cent’anni fa era un popolare sito per la balneazione pubblica. Sebbene la città abbia ufficialmente vietato il nuoto nel 1923, i parigini hanno continuato a tuffarsi fino agli anni ’60, quando il degrado della qualità dell’acqua ha avuto la meglio anche sui bagnanti irriducibili.

La riqualificazione della Senna rientra nel piano della sindaca Anne Hidalgo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. L’anno scorso, a Parigi, la colonnina di mercurio ha superato i 40 gradi, e si stima che entro il 2050 la città dovrà affrontare temperature fino a 50 gradi. Uno studio pubblicato di recente su «The Lancet» ha rilevato che, tra le principali capitali europee, il rischio di mortalità per ondate di calore è piuttosto alto a Parigi a causa di una serie di fattori, tra cui le isole di calore urbane e l’inquinamento atmosferico. Va poi tenuto presente che qui l’aria condizionata è ancora relativamente rara nelle abitazioni private, sporadica negli edifici pubblici e disponibile solo su alcune linee della metropolitana. Insieme all’inverdimento degli spazi pubblici, l’apertura di siti di balneazione gratuiti cercherà allora di mitigare gli effetti del grande caldo nella capitale.

Nel frattempo, tra una visita al Louvre e la cena in un nuovo bistrot, concedetevi una nuotata rinfrescante: vi consigliamo di dare una scossa al vostro itinerario estivo parigino con un tuffo in una delle numerose piscine all’aperto presenti in città.

Ecco allora cinque motivi per mettere in valigia la maillot de bain per la vostra fuga estiva a Parigi.

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Alla piscina di Butte-aux-Cailles si nuota in un ambiente arioso ed elegante. © Emilie Chaix / Ville de Paris
Alla piscina di Butte-aux-Cailles si nuota in un ambiente arioso ed elegante. © Emilie Chaix / Ville de Paris

1. Godetevi una delle più belle piscine di Parigi alla Butte-aux-Cailles

Una delle più belle e antiche piscine pubbliche di Parigi (è in attività dal 1924), la Butte-aux-Cailles è classificata come monumento storico in virtù della superba struttura art nouveau. L’esterno, in mattoni rossi, nasconde un interno arioso e luminoso e un ambiente simile a una cattedrale, con soffitto a volta ed eleganti archi svettanti. Oltre alle due piscine interne (una per adulti, l’altra per bambini), il complesso ne mette a disposizione una all’aperto, riscaldata a 28 gradi riutilizzando il calore prodotto dai server dei computer nel seminterrato.

Suggerimento da gente del posto: una visita al quartiere di Butte-aux-Cailles è sempre una buona idea. Situato nel 13° arrondissement, ricorda un po’ un villaggio: ospita botteghe artigiane, vicoli acciottolati in pendenza, interessanti opere d’arte di strada, bar caratteristici e vivaci caffè.

In estate la piscina Roger Le Gall è scoperta, un’ottima notizia per i nuotatori. © Gerard-Sanz
In estate la piscina Roger Le Gall è scoperta, un’ottima notizia per i nuotatori. © Gerard-Sanz
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2. Un tuffo nella piscina Roger Le Gall

Chiamata così in onore di un eroe della Resistenza francese, la piscina Roger Le Gall si trova nel 12° arrondissement, nella zona orientale della città. Il complesso dispone di due aree dedicate al nuoto: una piscina olimpionica e una, più piccola, riservata ai circoli sportivi. In estate, la tettoia che sovrasta la vasca più grande viene rimossa, consentendo di nuotare all’aria aperta. In collaborazione con l’Association des Naturistes de Paris, poi, la piscina apre ogni lunedì, mercoledì e venerdì sera a coloro che preferiscono una nuotata in costume adamitico.

La piscina Joséphine Baker galleggia sulla Senna. © irena iris szewczyk / Shutterstock
La piscina Joséphine Baker galleggia sulla Senna. © irena iris szewczyk / Shutterstock

3. La piscina galleggiante Joséphine Baker, per nuotare (quasi) nella Senna

In estate, la piscina Joséphine Baker, costruita su un pontone ancorato nel tratto della Senna che fa parte del 13° arrondissement, rimuove la copertura di vetro e apre ai nuotatori la vista sul fiume. Volete allenarvi? La vasca dispone di quattro corsie di 25 metri, con una profondità che varia da 90 centimetri a due metri e dieci. Se più che di nuotare avete voglia di rilassarvi, la piscina dispone di un solarium di 500 metri quadrati: potrete accomodarvi su una delle sedie a sdraio e assumere la vostra dose giornaliera di vitamina D.

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Il Bassin de la Villette. © Guillaume Bontemps / Ville de Paris
Il Bassin de la Villette. © Guillaume Bontemps / Ville de Paris

4. Unitevi ai parigini al Bassin de la Villette (non quest’anno, però)

Dal 2017, nell’ambito del festival annuale Paris Plages, il Bassin de la Villette, nella zona nord-orientale di Parigi, allestisce un’area per il nuoto libero all’aperto nel più grande specchio d’acqua artificiale della città. La piscina è divisa in tre aree distinte: una vasca per bambini, una con una profondità massima di un metro e venti centimetri e una, più grande, riservata ai nuotatori esperti, con una profondità di due metri e dieci. La qualità dell’acqua viene monitorata ogni giorno, le vasche sono accessibili alle sedie a rotelle e l’affluenza è limitata a soli 500 bagnanti al giorno. Sebbene Paris Plages sia un evento di grande portata, la piscina della Villette attira i parigini più che i turisti, poiché è abbastanza lontana dal centro. Altre attività praticabili qui sono il kayak, la canoa e il paddle boarding.


Detto questo, facciamo presente che, con i Giochi Olimpici e Paralimpici in programma nel 2024, la rassegna Paris Plages è sospesa per quest’anno: tornerà nell’estate del 2025.


Suggerimento da gente del posto: molti visitatori del Bassin de la Villette noleggiano barche elettriche da Marin d’Eau Douce per fare piacevoli gite su e giù per il canale. Non è necessaria la patente nautica e si può anche consumare a bordo un pranzo o una cena al sacco.

La piscina all’aperto dell’Hôtel Molitor Paris – MGallery: il bikini è nato qui. © Eric Isselee / Shutterstock
La piscina all’aperto dell’Hôtel Molitor Paris – MGallery: il bikini è nato qui. © Eric Isselee / Shutterstock
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5. Una piccola follia per il lussuoso Hôtel Molitor Paris

Questa sensazionale piscina fa parte di un hotel di lusso ed è normalmente riservata agli ospiti o ai soci di un circolo privato che pagano una quota annuale di circa 4500 euro. Ma la piscina all’aperto dell’Hôtel Molitor Paris-MGallery, nello sfarzoso 16° arrondissement, merita una menzione per una ragione storica: è qui che nel 1946, in occasione di una rassegna di moda, un ex ingegnere automobilistico diventato stilista di nome Louis Réard lanciò un rivoluzionario costume da bagno a due pezzi, di dimensioni ridottissime, che una rivista definì «più piccolo del più piccolo costume del mondo».

 

Oggi è conosciuto come bikini.

 

Anche se, come detto, normalmente è chiusa al pubblico, in estate la piscina offre agli ospiti un pass giornaliero che dà accesso alle grandi vasche in stile art déco, al ristorante-bar sul tetto, all’hammam, alla sauna e alle sale fitness. Sappiate che trascorrere una giornata qui costa una mezza fortuna: gli abbonamenti partono da 310 euro.

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