Best in Travel 2015: i luoghi più gay-friendly del pianeta

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Mentre aumenta il numero dei paesi che garantiscono pari diritti alle coppie dello stesso sesso, ecco le dieci destinazioni più liberali e ben disposte nei confronti dei viaggiatori appartenenti alla comunità LGBT.

I viaggiatori gay affollano Sitges in Spagna per l'atmosfera irresistibile e rilassata. Foto di Coto Elizondo/The Image Bank /Getty Images
I viaggiatori gay affollano Sitges in Spagna per l'atmosfera irresistibile e rilassata. Foto di Coto Elizondo/The Image Bank /Getty Images
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1. Copenaghen, Danimarca.

Potrà anche essere la patria dei Lego e l'avanguardia della nouvelle cousine nordica, ma la Danimarca ha fatto la storia nel 1998, quando è diventata la prima nazione al mondo a riconoscere le unioni omosessuali. E il cuore della Danimarca è la sua capitale dalla bellezza informale e le vie acciottolate: Copenaghen. Qui si trovano il primo bar dichiaratamente gay d'Europa, il Centralhjotnet che risale agli anni '50, e il quartiere a luci rosse di Vesterbro. Copenaghen, una delle comunità più aperte e tolleranti d'Europa, grazie anche a un mondo della moda innovativo ma funzionale, a una fantastica scelta di cocktail bar, alle raffinate sistemazioni gay friendly e a un ricchissimo calendario di eventi è di certo la destinazione più accogliente del mondo per gli omosessuali.

La Torre del Municipio (105,6 m) è uno degli edifici più alti di Copenaghen e offre una splendida vista. Nel 2014 la piazza adiacente è stata ribattezzata "Piazza Arcobaleno" per l'impegno della città a favore della parità di diritti.

2. Nuova Zelanda.

La "terra della lunga nuvola bianca" ha un atteggiamento molto tollerante nei confronti della comunità LGBT. Nel 1998 la Nuova Zelanda è stata la prima nazione ad adottare la definizione "gay/lesbian fiendly" per strutture ricettive ed esercizi commerciali, un'etichetta riconosciuta oggi in tutto il mondo. Il paese offre una fantastica rete di sistemazioni per gay e lesbiche presso privati distribuita su tutto il territorio nazionale, dalla semi-tropicale North-Island al gelido profondo Sud. Dopo la legalizzazione dei matrimoni omosessuali nel 2013, la Nuova Zelanda ha promosso il "turismo dei matrimoni tra persone dello stesso sesso" in paesi come l'Australia e altre nazioni del Pacifico in cui le leggi sulla parità sono meno progressiste.

La Gay ski Week, che fa parte del Winter Pride, è uno degli eventi più popolari del calendario LGBT; si svolge a Queenstrow a fine luglio o inizio agosto (www.gayskiweekqt.com)

Toronto sotto i fuochi d'artificio. Foto di naibank/Moment/Getty Images
Toronto sotto i fuochi d'artificio. Foto di naibank/Moment/Getty Images
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3. Toronto, Canada.

Toronto continua a essere una meta imprescindibile per i viaggiatori gay nel Nord America, e il Canada è sicuramente la nazione più avanzata di tutto il continente per la comunità LGBT. Il fulcro della cultura gay della città è il quartiere Church-Wellesley Village, semplicemente noto come The Village, ricco di gallerie d'arte, teatri e locali gay-friendly. Con una fiorente scena culturale gay, il Village ospita eventi come la Pride Week, la Pride March o la Dyke March e a breve ospiterà il primo centro sportivo dedicato agli omosessuali (519 Church St.).

Lascia perdere i costumi da scheletro o da strega: se partecipi al favoloso Halloween Block Party, nel Village, pensa piuttosto all'abito rosa di Gwynet Paltrow indossato agli Oscar o al cappello a forma di granchio di Lady Gaga (www.churchwellesleyvillage.ca)

4. Palm Springs, Stati Uniti.

Situata a circa 160 chilometri a sud-est di Los Angeles, Palm Springs è un paradiso per gli amanti del sole grazie al clima mite che mantiene quasi tutto l'anno. La città ha abbracciato il mondo LGBT e offre ai viaggiatori gay una gamma straordinaria di attività all'aperto, splendidi negozi, ristoranti e piscine. Palm Springs possiede inoltre il maggior numero al mondo di sistemazioni riservate a persone dello stesso sesso. Metti in valigia la crema solare e vai a divertirti.

Per gli uomini: uno dei resort "gay clothing optional" più longevi di Palm Springs è l'Escape Resort (www.escapepalmsprings.com) in stile anni '50. Per le donne: Casita Laquita (www.casitaslaquita.com), in stile coloniale spagnolo.

5. Sitges, Spagna.

La città costiera di Sitges si trova a circa 35 chilometri a sud-ovest di Barcellona e ospita la prima discoteca gay della Spagna, aperta negli anni '80. Sitges è una delle quattro principali mete europee per i viaggiatori gay. Le sue spiagge, spesso clothing optional, la rendono molto popolare tra gli uomini gay, ma il suo eterogeneo calendario di eventi fa sì che ci sia sempre qualcosa di interessante per tutta la comunità LGBT.

Le altre tre principali mete gay-friendly d'Europa sono Mykonos, Gran Canaria e Ibiza, dove fanno scalo molte crociere per omosessuali nel Mediterraneo. Per informazioni visita www.gaywelcome.com)

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Quale posto migliore di Berlino, capitale della movida tedesca, per la bandiera arcobaleno?
Foto di David Peevers/Lonely Planet Images/Getty Images
Quale posto migliore di Berlino, capitale della movida tedesca, per la bandiera arcobaleno? Foto di David Peevers/Lonely Planet Images/Getty Images

6. Berlino, Germania.

Berlino può soddisfare ogni desiderio, anche il più sfrenato, e mette in risalto il carattere meno serioso e più alternativo della Germania. La città vanta una storia gay vivace ed eclettica che risale all'epoca d'oro degli anni '20. I quartieri di Schöneberg (che ospita il Gay Pride), Kreuzberg e Prenzalauer Berg offrono una multiforme schiera di ristoranti, bar e discoteche. A Berlino non esiste un orario di chiusura, per cui il divertimento non finisce mai.

Per i più avventurosi: Berlin Leder und Fetisch, festival degli amanti del fetish

Il Vecchio Porto di Skiathos, un paradiso costiero per i viaggiatori gay. Foto di Dave Bolton/E+/Getty Images
Il Vecchio Porto di Skiathos, un paradiso costiero per i viaggiatori gay. Foto di Dave Bolton/E+/Getty Images
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7. Skiathos e Mykonos, Grecia.

Fin da quando Jackie Onassis inizò a frequentarla negli anni '70, l'isola di Mykonos, con le sue case imbiancate e i cortili pieni di fiori, è destinazione di omosessuali alla ricerca di glamour e sole. Per una vacanza meno festaiola, le spiagge di sabbia, le acque cristalline e le colline ammantate di pini di Skiathos offrono al viaggiatore LGBT un'esperienza tranquilla e autentica.

L'Elysium Hotel, un boutique hotel riserva ai gay, è il posto perfetto per gli edonisti diretti a Mykonos città (www.elysiumhotel.com)

8. New York, Stati Uniti.

I moti di Stonewall, scoppiati nel 1969 al Greenwich Village, sono considerati l'atto di nascita del movimento di liberazione gay moderno di tutto il mondo. Le comunità incredibilmente varie del West Village, Chelsea e Hell's Kitchen offrono una favolosa gamma di sistemazioni gay-friendly. Ricca di punti di riferimento della comunità LGBT quali Cristopher st, la Harvey Milk School, il Lesbian Herstory Archives Broadway e il Theatre District, New York è un vero paradiso per i viaggiatori omosessuali.

Se vuoi sposarti nella Grande Mela, www.cityclerk.nyc.gov/html/marriage/same_sex_couples.shtml.

9. Reykjavik, Islanda

La capitale più a nord del mondo, Reykjavik, è stata definita uno dei posti più accoglienti della terra. Nel 2015 Reykjavik ospiterà il suo 17° Gay Pride (uno dei primi d'europa), e l'11° Bears on Ice. Le leggi in vigore in Islanda sono inoltre tra le più progressiste al mondo. Nel 2006 alle coppie omosessuali sono stati assicurati gli stessi diritti di quelle eterosessuali. Questo paese è un paradiso per gli amanti dell'avventura: potrai camminare dietro alle cascate, scendere all'interno di vulcani inattivi, trascorrere una giornata in una piscina geotermica.

Per partecipare a Bears on Ice bisogna registrarsi www.bearsonice.org.

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Harbourside destinazione la destinazione pi
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10. Montevideo, Uruguay

L'inserimento in classifica di questa meta potrebbe suscitare qualche perplessità per via del carattere conservatore di molte nazioni dell'America centrale e meridionale. Ma l'Uruguary, il paese più piccolo del Sud America, è anche il più progressista. Nel 2013 è stato il primo paese americano a legalizzare i matrimoni fra persone dello stesso sesso (l'omosessualità non era più reato già dal 1934). L'atteggiamento rilassato della capitale Montevideo contrasta nettamente con l'attività frenetica di posti come Buenos Aires.

Anche se i diritti della comunità LGBT sono tutelati, è consigliabile evitare eccessive manifestazioni d'affetto in pubblico.

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