Arriva il pass Interrail in digitale. Per viaggiare smart sui treni d'Europa... anche di notte

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Quando George Stephenson inventò la prima locomotiva, correva l'anno 1814, sapeva di avere per le mani il mezzo di trasporto del futuro, ma probabilmente non immaginava quanto fertile sarebbe stata la sua creatura. Due secoli dopo, il treno non teme confronti nella Vecchia Europa, tanto capillare è la rete ferroviaria. La novità è che da oggi il treno è anche smart, perché il mitico pass Interrail (così come il pass Eurail, destinato però ai cittadini non europei che vogliono spostarsi in Europa) è disponibile in formato elettronico, per offrire un'esperienza di viaggio più semplice, flessibile e totalmente digitale.

Berlin Hauptbanhof, una delle stazioni più importanti in Europa © hanohiki / Shutterstock
Berlin Hauptbanhof, una delle stazioni più importanti in Europa © hanohiki / Shutterstock
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Basta scaricare l'app, disponibile per iPhone e per Android, per mandare nel dimenticatoio il vecchio pass cartaceo e accedere a un magnifico mondo fatto di rotaie, stazioni e 33 paesi europei da esplorare. Con l'app, i viaggiatori possono pianificare il loro viaggio e tenere traccia degli itinerari effettuati. Inoltre, il Mobile Pass semplifica decisamente il controllo dei biglietti: invece di compilare il diario di viaggio cartaceo, i titolari di Pass dovranno solo aggiungere i viaggi dallo strumento di pianificazione dell'app al proprio Mobile Pass prima di salire sul treno e mostrare il biglietto digitale al controllore in pochi clic.

C'è anche una nota importante che riguarda la possibilità di modificare il programma di viaggio. Come offerta di lancio, tutti i Mobile Pass Interrail acquistati a settembre e ottobre 2020 possono essere cambiati o rimborsati senza costi aggiuntivi, se i viaggiatori dovessero rimandare o cancellare un viaggio imminente.

Nato nel 1972 e destinato in origine solo ai giovani di età inferiore ai 21 anni, oggi l'Interrail è aperto a tutti i viaggiatori ed è una valida alternativa anche per chi volesse cambiare una camera d'albergo con una cuccetta, addormentarsi una sera, per esempio, a Praga e svegliarsi l'indomani a Cracovia. Se questa idea vi stuzzica e avete un vecchio giallo di Agatha Christie da rileggere, provate uno di questi treni che percorrono di notte l'Europa.

Fort William Station, Scozia © Moomusician / Shutterstock
Fort William Station, Scozia © Moomusician / Shutterstock

Londra-Fort William: incursione nelle Highlands

La Gran Bretagna ha solo due treni notturni. Entrambi sono strepitosi. Il Night Riviera procede in direzione sud-ovest dalla Paddington Station di Londra e arriva fino a Penzance in Cornovaglia. Ad attrarre davvero i sudditi di Sua Maestà, però, ci pensa il Caledonian Sleeper. Questo treno leggendario parte ogni notte dalla Euston Station londinese e, senza che il viaggiatore sonnecchiante se ne renda conto, raggiunge Glasgow, Edimburgo, Inverness, Aberdeen, Fort William e un buon numero di stazioni intermedie.

Il tratto verso Fort William è il più spettacolare, con una notte passata a sferragliare sulle rotaie e una mattina che ti sorprende con il meraviglioso scenario delle Highlands. A quel punto i passeggeri, che avranno percorso tutto l'itinerario senza un briciolo di fatica e senza aver avvertito le numerose ricomposizioni del convoglio, si troveranno di fronte al Ben Nevis, la vetta più elevata del paese.

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Un convoglio "Freccia Rossa" a San Pietroburgo © B.Panupong / Shutterstock
Un convoglio "Freccia Rossa" a San Pietroburgo © B.Panupong / Shutterstock

Mosca - San Pietroburgo: da un polo all'altro della Russia

Il Kràsnaja Strelà (Freccia Rossa) ha dalla sua parte quasi 90 anni di storia, comodi letti e una canzone-inno che spiega molto bene (se capisci il russo) perché questo treno sia il modo migliore per viaggiare tra Mosca e San Pietroburgo.

Quando il convoglio, pieno di politici, dignitari e persone normali, lascia San Pietroburgo poco prima della mezzanotte, di solito il tema musicale del compositore Reinhold Glière celebra la magnificenza della Grande Città. Chi è a bordo, intanto, si mette comodo e assapora tutto il comfort del quale i russi vanno fieri da generazioni. Potete fare il viaggio in quattro ore e mezzo durante il giorno, ma non avrete letti comodi, vodka e musica di accompagnamento.

La stazione di Praga © kaprik / Shutterstock
La stazione di Praga © kaprik / Shutterstock
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Praga-Cracovia: nel cuore d'Europa

Questo grande classico dei viaggi in Europa è molto gettonato da chi viaggia con un Interrail, perché collega due città simbolo del vecchio continente. Le nove ore del viaggio vi faranno apprezzare la bellezza della Repubblica Ceca (e la bontà della birra locale) prima di arrivare a Cracovia in tempo per un'abbuffata di castelli, piazze mozzafiato e, certo, ancora pub pieni d'atmosfera.

La bellissima Stazione Centrale di Amsterdam  © Aeypix / Shutterstock
La bellissima Stazione Centrale di Amsterdam © Aeypix / Shutterstock

Amsterdam-Copenaghen: un viaggio decisamente cool

Il servizio offerto dalla CityNightLine è tra i migliori tra quelli delle ferrovie europee. Questi convogli assicurano collegamenti notturni tra la Germania e altri paesi. Vi aspettano comodissime poltrone reclinabili e cuccette ancora più accoglienti. Il collegamento tra Amsterdam e Copenaghen via Amburgo è uno dei più amati dai viaggiatori, anche perché permette di ammirare dal finestrino per un paio d'ore la Danimarca prima dell'arrivo.

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La stazione di Trondheim, Norvegia © RUBEN M RAMOS / Shutterstock
La stazione di Trondheim, Norvegia © RUBEN M RAMOS / Shutterstock

Trondheim-Bodo: paesaggi mozzafiato

In un paese dal paesaggio strepitoso come la Norvegia viaggiare di notte può sembrare un affronto al piacere della vista. Il percorso di dieci ore da Trondheim a Bodo ha però due assi nella manica dalla sua parte. Il primo è che, viaggiando nella bella stagione, il sole non tramonta quasi mai. Il secondo è che, in un paese non proprio economico, una cuccetta è pur sempre un luogo piacevole e conveniente nel quale passare la notte.

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