Aprile: le mete del mese

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Dal Giappone con i suoi ciliegi in fiore durante l'hanami alla Palermo dei grandi mercati. Dalla sempre sorprendente New York a Cuba.

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Giappone

Se pensi che i giapponesi siano persone serie e compassate, unisciti a loro per la contemplazione dei ciliegi in fiore: è tempo di hanami. È come se i ciliegi rilasciassero una sorta di droga che riduce le inibizioni. Sakè e birra scorrono a fiumi, gli snack abbondano, gli stereo portatili rimbombano e magari ti metterai persino a ballare. Quando i ciliegi sono in fiore il Giapppone è in festa e i visitatori sono invitati a unirsi ai divertimenti. Due dei luoghi migliori per ammirare la fioritura sono lo Ueno-Koen di Tokyo e il Maruyama-koen di Kyoto. Perfino i telegiornali seguono l'evento e gli esperti di meteo fanno previsioni su dove e quando assistere allo spettacolo. L'hanami è il simbolo della fragilità della bellezza e della rinascita: capirne il vero senso significa probabilmente comprendere l'intero paese.

Foto di Tiziana Bologna
Foto di Tiziana Bologna

Palermo

Palermo è una città complessa, difficile, problematica, ma anche ricca di colore e di un fascino unico. Vivrai attimi di assoluta grazia ammirando i soffitti scolpiti e gli archi rivestiti di mosaici della Cappella Palatina o la perfezione dell'opera al Teatro Massimo. Una passeggiata insolita? Raggiungi il Mercato del Capo che si estende nell'intrico di vicoli e viuzze dei quartieri dell'Alberghiera e del Capo. È il mercato più suggestivo: qui carcasse di animali oscillano appese a grandi ganci di metallo, mani esperte affettano tonni luccicanti, pesci spada e acciughe, e lunghe file di ordinate bancarelle espongono formaggi odorosi, vasi colmi di grosse olive e un'enorme scelta di splendida frutta e verdura. Il mercato è aperto dalle 8 alle 20 dal lunedì a sabato. È più affollato al mattino. Approfitta poi della cucina di strada, qui è molto diffusa, variopinta, gustosa, sentita. A Palermo un pasto consumato in piedi di fronte a un chioschetto è ancora pratica quotidiana, quasi inevitabile. Troverai di certo il celebre pani ca' meusa, un panino con dentro polmone e milza soffritti. 

 

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Foto di Michele Barigelli
Foto di Michele Barigelli

Cuba

Se sei un viaggiatore attento alle spese allora eviterai la settimana di Pasqua, quando si registra un picco delle presenze turistiche sull'isola. Negli altri periodi del mese però, Cuba risulta estremamente piacevole. Potrai godere delle bellezze di tutte le sue province, ammirare le magnifiche spiagge, i segni della storia passata ancora evidenti (dall'imponente architettura coloniale alle reminescenze della rivoluzione castrista). La tappa imperdibile? Quella sul Malecon dell'Avana, otto chilometri di scalcagnata magnificenza che si estende per tutta la lunghezza della città, da Habana Vieja a Miramar, e funziona come un salotto per decine di migliaia di habaneros che ballano in cerca dell'anima gemella. Nella prima settimana di aprile c'è anche la "Semana de la Cultura": si tiene a Baracoa, la città più antica di Cuba e commemora lo sbarco di Antonio Baceo a Duaba. Non perdere le fiere sulla musica indigena e la ricca offerta culinaria. 

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New York City

Ok, New York City è un grande classico ma ha sempre qualcosa di nuovo da offrire ai visitatori. Qui nascono mode e tendenze che si diffonderanno nel resto del pianeta. Dai suoi quartieri storici alle nuovissime attrazioni (pensa al One Worl Trade Center), sono centinaia le esperienze che puoi fare in questa straordinaria città. Con la primavera poi, tutto diventa più piacevole. I locali allestiscono qualche tavolo all'aperto e le piazze traboccano di colorati tulipani e di alberi ricoperti di fiori. Un appuntamento interessante? Il Tribeca Film Festival (tribecafilm.com). Robert De Niro ha voluto questa rassegna dopo i tragici eventi dell'11 settembre. Il festival, che dura 10 giorni, ha rapidamente acquistato prestigio nel circuito del cinema indipendente e oggi presenta in gara più di 150 film.

 

Zanzibar

Sì, Zanzibar è una meta da sogno, non c'è alcun dubbio. Ma non in questo periodo: aspetta giugno, quando le piogge torrenziali che interessano questa perla dell'Oceano Indiano, si allonteneranno per un po'.

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