Alla ricerca dei tesori nascosti del Bangladesh
Il Bangladesh offre un’ampia scelta di alternative a quei viaggiatori che amano esplorare una destinazione al di là delle sue attrattive imperdibili. Perfino i siti più famosi di questo paese ricchissimo di corsi d’acqua sono raramente affollati di turisti, e spesso potrete godervi in solitudine le rovine, i siti storici e le bellezze naturali più remote.
Iniziate pure il vostro viaggio con le esperienze più popolari – l’escursione per vedere le tigri nelle Sundarbans, la gita sul battello a vapore Rocket, il tour delle piantagioni di tè – ma poi prendete in considerazione anche i seguenti tesori nascosti per stimolare il senso di avventura.
Muktagacha Rajbari
Il Muktagacha Rajbari è uno dei numerosi rajbari (antiche residenze di famiglie nobiliari feudali) diroccati che stanno scivolando nell’oblio nelle città e nei villaggi di tutto il Bangladesh. Splendido nella sua decadenza, il palazzo principale sorge nel cuore di una tenuta di quattro ettari ed è caratterizzato all’esterno da maestose colonne corinzie, alte balaustre e stucchi a motivi floreali. Nessuna fantasiosa ricostruzione, nessun meticoloso restauro: questo è il classico esempio di un’opera dell’uomo che viene lentamente reclamata dalla vegetazione circostante. Il custode della proprietà, una persona piena di entusiasmo che parla un po’ di inglese, riporta in vita il complesso per i pochi turisti che arrivano fin qui in cambio di una piccola mancia.
Come arrivarci: Prendete un autobus da Mymensingh a Muktagacha e poi seguite le indicazioni per il rajbari dalla strada principale. Le persone del posto di passaggio saranno ben liete di guidarvi sul percorso giusto se doveste perdervi.
China Clay Hills
Il viaggio per raggiungere questo angolo di pace costituisce già metà del divertimento. Situate vicino al confine con l’India, alla fine di un’incantevole escursione in barca di tre ore lungo il tranquillo fiume Someshwari, queste ‘colline’ sono una serie di piccoli ma pittoreschi tumuli che si elevano sopra il sistema fluviale e la campagna circostante e racchiudono un placido lago dalle limpide acque turchesi. È un posto favoloso per fare un picnic all’ombra degli alberi e scattare qualche fotografia naturalistica, soprattutto nel tardo pomeriggio. Al ritorno potete optare per una corsa in risciò attraverso i tanti villaggi tribali remoti che si incontrano lungo il tragitto.
Come arrivarci: Prendete un autobus da Mymensingh a Birisiri, dove dovrete trascorrere la notte. Le sistemazioni migliori sono il YMCA o il YWCA, che possono organizzarvi un passaggio in barca. Altrimenti andate semplicemente sulla strada principale e dite a un conducente di risciò che volete andare a ‘cheena matir pahar’.
Isola di Maheskhali
Con la sua atmosfera rurale e la collezione di templi hindu e buddhisti, l’isola di Maheskhali è una meta piena di pace, ideale per sfuggire all’ambiente sfacciato dei resort di Cox’s Bazar. Percorrete il lungo e sgangherato molo di legno che corre sopra la palude fino a raggiungere il punto di ormeggio e poi salite a bordo del piccolo e agile motoscafo che trasporta la gente del luogo sull’isola. Lungo il tragitto vedrete alcune scenografiche mangrovie e la vostra barca ondeggerà sulla scia delle altre imbarcazioni di passaggio. Sull’isola potrete visitare alcune saline, mercati rurali e strutture di lavorazione del pesce essiccato al sole, che sono le principali attività economiche dell’isola.
Come arrivarci: Il tragitto dal molo a Maheskhali richiede circa 30 minuti. Arrivati sull’isola, potete noleggiare un autorisciò per qualche ora per vedere i luoghi di interesse.
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Moschea di Goaldi
La Moschea di Goaldi, una delle più antiche del Bangladesh giunte fino a noi, è nascosta tra i terreni coltivati che circondano Painam Nagar (nota più comunemente con il nome di Sonargaon), una piccola città abbandonata non lontano da Dacca dove si possono vedere anche le rovine di una dozzina di dimore del XIX secolo appartenute un tempo a ricche famiglie hindu. Anche la moschea è stata abbandonata e non è più un luogo di culto, ma costituisce una deviazione interessante se si visita Painam Nagar, oltre a essere un ottimo pretesto per lasciare gli itinerari più battuti e vedere la campagna senza doversi allontanare troppo da Dacca.
Come arrivarci: Esiste un regolare servizio di autobus tra Dacca e Painam Nagar. Uscite dalla città, girate a sinistra e seguite la strada che si inoltra tra le risaie. Per avere indicazioni a partire da qui, fermate qualcuno del posto e chiedete della ‘Goaldi Masjid’.
Teknaf Wildlife Sanctuary
Nelle foreste del Bangladesh non ci sono solo le tigri, ma anche gli elefanti, per quanto poco numerosi. Uno dei posti migliori per cercare di avvistarli è questa riserva faunistica poco conosciuta che si estende fino all’estrema punta meridionale del Bangladesh. Le probabilità di avvistare un elefante sono esigue (il momento migliore è la sera, quando escono dalla giungla verso le pozze d’acqua per bere e lavarsi), ma l’escursione lungo i sentieri in salita e discesa attraverso la foresta è già di per sé un’avventura. Durante il cammino potreste incontrare abitanti dei villaggi che vanno a raccogliere legna da ardere nella foresta. I sentieri sono segnalati su cartelli di legno (solo in bengalese), quindi orientarsi è relativamente facile. Teknaf è delimitata a ovest dal Golfo del Bengala, quindi offre anche alcune splendide spiagge deserte.
Come arrivarci: Prendete un autobus diretto a Teknaf da Cox’s Bazar e scendete quando vedete un cartello con un elefante sul bordo della strada, circa 8 km prima di Teknaf. Se desiderate fare un’escursione serale per avvistare gli elefanti, potete pernottare all’Hotel Ne-Taung a Teknaf, che potrete raggiungere dalla riserva con un autorisciò.
Mercati galleggianti di Barisal
Come i più famosi mercati galleggianti del Sud-est asiatico, il piccolo mercato galleggiante di Banaripara è il punto di riferimento per gli abitanti di questa zona del Bangladesh così ricca di fiumi, che possono vendere e acquistare prodotti alimentari senza dover scendere dalle loro barche. Questo mercato, in particolare, vende quasi esclusivamente riso e costituisce un’affascinante e insolita escursione da Barisal durante un’incursione nel Bangladesh meridionale. Il sabato (che i locali chiamano haat, giorno di mercato) è la giornata più movimentata, con il fiume pieno di ‘negozi’ che ondeggiano sulla superficie dell’acqua e gli stretti vicoli che scendono al fiume gremiti di bancarelle variopinte. Anche Barisal ha il suo mercato galleggiante, specializzato in frutta e verdura.
Come arrivarci: Prendete un autobus da Barisal a Banaripara e poi proseguite a piedi fino alla riva del fiume. A fine giornata potete rientrare a Barisal e pernottare all’Hotel Athena International o all’Hotel Sedona International.
Fiume Sangu
Considerando il fatto che il Bangladesh offre gite in barca in innumerevoli varianti, il tratto del fiume Sangu che scorre tra Ruma Bazaar e Bandarban si distingue in particolare per due motivi. Il primo è il paesaggio spettacolare: qui il fiume attraversa le Chittagong Hill Tracts, sensazionali pareti rocciose che si ergono dal bordo dell’acqua sullo sfondo di colline boscose che pullulano di animali selvatici. Il secondo motivo è il fatto che questo fiume è più difficile da raggiungere della maggior parte dei corsi d’acqua del Bangladesh perché, a causa delle tensioni politiche e sociali della zona, gli stranieri hanno bisogno di un permesso (e a volte di essere accompagnati da guardie armate) per poterla visitare. Ciò nonostante, l’escursione in barca lungo il pigro corso del fiume ha un che di magico, poiché durante il tragitto si oltrepassano villaggi accessibili solo dall’acqua e si possono ammirare incantevoli paesaggi rurali.
Come arrivarci: Prendete un autobus da Bandarban fino a Ruma Bazaar o a Khokhongjiri (un parcheggio di jeep che si trova un’ora prima di Ruma) e cercate un barcaiolo locale che vi porti a Bandarban lungo il fiume (quattro ore da Khokhongjiri, sei ore da Ruma). Le probabilità di trovare una barca aumentano se sarete accompagnati da una guida locale. L’eccellente Hillside Resort a Bandarban può procurare le guide e ‘prenotare’ imbarcazioni per escursioni private al posto delle ‘barche di servizio’ che coprono la rotta tutti i giorni.
Tempio di Kantanagar
Questo splendido santuario dedicato al dio hindu Krishna, uno dei pochi templi di terracotta settecenteschi del Bangladesh giunti fino a noi, sorge in un vasto spazio aperto sferzato dal vento vicino alla città settentrionale di Kantanagar, nei pressi di Dinajpur. Il paesaggio ha un’aria irreale, e a parte qualche bovaro con la sua mandria, in giro vedrete pochi altri esseri umani, il che lo rende doppiamente suggestivo. I pannelli di terracotta che decorano l’esterno del tempio sono molto elaborati e ricchi di particolari, per cui sono splendidi soggetti fotografici. Se visitate il tempio in occasione della festa hindu di Maha Raas Leela, che cade alla fine di novembre o all’inizio di dicembre, potrete vedere la vivace fiera che si tiene intorno al complesso del tempio.
Come arrivarci: Gli autobus effettuano corse tutto il giorno da Dinajpur al villaggio di Kantanagar, da cui il tempio si raggiunge con un’incantevole camminata di 10 minuti tra campi verdissimi e villaggi di capanne di fango. Potete anche noleggiare un autorisciò per il viaggio di andata e ritorno da Dinajpur al tempio.
Questo articolo fu scritto in origine da Daniel McCrohan e pubblicato la prima volta nel dicembre 2011. È stato aggiornato l’ultima volta nel mese di agosto 2018.