6 cose da non perdere durante un viaggio a Puerto Rico

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

Sabbie dorate, una storia avventurosa e un paesaggio parti­colarmente vario hanno valso al soleggiato ‘giardino dietro casa’ degli Stati Uniti il soprannome di ‘Isola dell’Incanto’. Si tratta dell’unica isola caraibica dove potrete fare surf prima di colazione, passeggiare nella foresta pluviale nel pomerig­gio e godervi il ritmo di una città affascinante e cosmopoli­ta dopo il tramonto. Tra sfavillanti casinò e rane gracidanti, Puerto Rico è anche una terra di forti contra­sti, una porta di accesso ai Caraibi impregnata del rumore dell’America contemporanea.

I colori di San Juan ©Martin Wheeler/EyeEm/Getty Images
I colori di San Juan ©Martin Wheeler/EyeEm/Getty Images
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Una rapida visita alle spiagge, ai forti storici e ai casinò è sempre emozionante per i viaggiatori, ma l’essenza auten­tica dell’isola si rivela soltanto a chi sa guardare più in profondità, esplorando i dirupi nebbiosi delle catene montuo­se centrali e le facciate delle case tinteggiate a colori pastel­lo negli angoli più remoti dell’isola. Ecco i nostri consigli su cosa non perdere durante un viaggio a Puerto Rico.

1 Il fascino della città vecchia Old San Juan

Principale attrattiva di Old San Juan, El Morro si erge imponente su vertiginosi promontori, come se scrutas­se le acque dell’Atlantico alla ricerca di ne­mici in agguato. Le sue mura alte 42 metri (in alcuni punti raggiungono uno spessore di quasi 5 metri) furono costruite nel 1539, e si di­ce che El Morro sia il forte spagnolo più an­tico del Nuovo Mondo. La mostra illustra la costruzione del forte, che si protrasse per quasi due secoli, e il ruolo svolto da El Mor­ro nel respingere gli attacchi dei britannici, degli olandesi e, in seguito, delle forze mili­tari statunitensi.

Il Fuerte San Cristóbal è il secondo forte di San Juan ed è una delle più grandi strutture militari spagnole nel­le Americhe. Anticamente si estendeva su una superficie di 11 ettari, con un labirinto di sei fortificazioni intercomunicanti poste a protezione di un nucleo centrale con mu­ra alte 50 metri, fossati, ponti levatoi e galle­rie. All’interno del forte sono presenti un museo di notevole interesse, un negozio, gli archivi militari e una caserma interamen­te ricostruita, e dagli spalti è possibile am­mirare straordinari panorami dell’Atlanti­co e della città. 

Il Museo de las Américas offre una panoramica sullo sviluppo culturale del Nuovo Mondo, che tiene conto anche delle influenze indigene, africane ed europee. Quattro mostre permanenti fondo­no arte, storia e sociologia in maniera stimolante; la sezione dedicata alla schiavitù è particolarmente toccante e com­prende la ricostruzione di un viaggio su una nave negriera.

La foschia a El Yunque National Forest ©Dennis van de Water/Shutterstock
La foschia a El Yunque National Forest ©Dennis van de Water/Shutterstock
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2 El Yunque National Forest

Questa fore­sta è uno dei gioielli di Puerto Rico. Si esten­de su una superficie di circa 11.000 ettari con un paesaggio punteggiato di cascate, fiumi impetuosi e gorgoglianti ruscelli, bromelia­cee aggrappate ad alberi imponenti e bo­schetti di bambù affacciati su spettacolari vedute oceaniche. Unica foresta pluviale all’interno dell’US National Forest System, El Yunque offre 37 km di sentieri, alcuni brevi e asfalta­ti e altri lunghi, ripidi e a stento visibili. Qua­si tutti i sentieri guadagnano quota a mano a mano che si procede; uno dei più impegnati­vi è quello che porta alla cima dell’El Yunque, El Toro, a quasi 1100 m sul livello del mare.

Flamenco Beach a Culebra ©arenacreative/Getty Images
Flamenco Beach a Culebra ©arenacreative/Getty Images

3 In kayak nelle acque di Culebra e Vieques

Se avete bisogno di una buona ragione per no­leggiare un taxi d’acqua, ecco a voi Isla Cule­brita. Questa piccola isola, situata subito a est di Playa Zoni, fa parte della riserva naturali­stica nazionale di Culebra. Sei spiagge, pisci­ne naturali, barriere coralline e una zona di nidificazione di varie specie di avifauna ma­rina: Isla Culebrita è cambiata ben poco negli ultimi cinque secoli. Le spiagge a nord, spe­cialmente la lunga striscia di sabbia a mez­zaluna chiamata Playa Tortuga, sono luo­ghi di nidificazione delle tartarughe marine – potreste anche riuscire ad avvistare questi animali mentre nuotano vicino alla barriera corallina un poco più al largo. 

Ciò che è compreso nei confini della riserva Vieques National rappresenta la ragio­ne principale per visitare Vieques. Estesa su una superficie di 7284 ettari, occupa i terreni un tempo utilizzati dalle forze militari statu­nitensi. I 1254 ettari del segmento occidenta­le venivano impiegati come area di deposito all’epoca dell’occupazione militare, e oggi so­no molto tranquilli. Nei 5949 ettari del seg­mento orientale, che comprende un ex poli­gono di tiro (tuttora off­limits), si trovano le spiagge più belle della costa orientale dell’i­sola. Le spiagge presenti in entrambi i set­tori della riserva sono considerate tra le più straordinarie di tutta Puerto Rico. 

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4 Il Museo de Arte di Ponce

Un vistoso totem nei colori primari, chiamato Brush Strokes in Flight e realizzato dall’artista pop americano Roy Lichtenstein, annuncia il MAP, un mu­seo molto ben ristrutturato che presenta una collezione d’arte tra le migliori dei Caraibi. Il museo merita di per sé un viaggio da San Juan, e il cinquantesimo anniversario dell’i­stituzione è stato festeggiato con una bella ristrutturazione (costata 30 milioni di dol­lari). Il museo espone circa 850 dipinti, 800 sculture e 500 stampe, disposte secondo un accattivante criterio di giustapposizioni sto­riche e tematiche che ripercorrono ben cin­que secoli di arte occidentale. 

Puerto Rico è amatissima dai surfisti ©Image Source/Getty Images
Puerto Rico è amatissima dai surfisti ©Image Source/Getty Images
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5 Fare surf a Rincón

Saprete di essere arrivati a Rincón quando passerete accanto a un gruppo di gringos con i capelli schia­riti dal sole diretti a ovest a bordo del lo­ro Maggiolino del 1972 con il tettuccio ca­rico di tavole da surf. Nascosta nell’angolo più remoto dell’isola, Rincón è una delle zone più tranquille di Puerto Rico, dove al tra­monto il sole riluce scarlatto e i camerieri dei ristoranti trattano i clienti senza troppe formalità. Rincón è il centro principale del surf dell’isola, nonché una tra le località mi­gliori dell’emisfero settentrionale in cui ‘ca­valcare le onde’

In effetti, le onde di Rincón si avvicinano alla perfezione. I break, alti da 60 cm a 7,5 m, hanno nomi evocativi: Domes (cupole), In­dicator (come l’indicatore di velocità sul tachimetro), Spanish Wall (muro spagnolo) e Dogman’s (il manovratore della gru). Ma il meglio del meglio è Tres Palmas, un mostro con creste di spuma bianca che viene spes­so definito il ‘tempio’ del surf nei Caraibi. 

6 Un’escursione nel Bosque Estatal de Guánica

L’enorme superficie (4000 ettari) della Guá­nica Biosphere Reserve è uno dei tesori naturali dell’isola. Estesa su due sezioni splen­didamente incontaminate a est e a ovest di Guánica, questa remota foresta desertica è uno tra i più interessanti esempi al mondo di vegetazione subtropicale arida, come di­mostrano le straordinarie varietà di flora e fauna. Nella zona orientale, più grande e tu­ristica, numerosi sentieri intersecano questo straordinario ecosistema e sono perfetti per escursioni a piedi e in mountain bike e per dedicarsi al birdwatching. 

Secondo le stime degli scienziati, sul no­stro pianeta è rimasto soltanto l’1% delle fo­reste aride di questo tipo, e la vastità di que­sta riserva la rende un vero e proprio santua­rio naturale, ormai molto raro. Nella riserva sono presenti oltre 700 va­rietà di piante, molte delle quali a rischio di estinzione. Tra le specie più insolite si anno­vera il cactus melone dai fiori di un rosa acce­so, che attrae i colibrì. Un’altra pianta, il cac­tus di Royen, cresce in grandi formazioni si­mili ad alberi nei pressi della costa, e attrae i ciuffolotti di Puerto Rico e i pipistrelli. Per quanto riguarda la fauna, all’interno di que­sta riserva sono ospitate nove delle 14 spe­cie endemiche di uccelli di Puerto Rico, tra cui il picchio di Puerto Rico, lo smeraldo di Puerto Rico e il rarissimo e ‘prei­storico’ succiacapre di Puerto Rico, di cui si stima siano rimasti appena 1500 esemplari. 

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