6 cose da non perdere durante un viaggio a Puerto Rico
Sabbie dorate, una storia avventurosa e un paesaggio particolarmente vario hanno valso al soleggiato ‘giardino dietro casa’ degli Stati Uniti il soprannome di ‘Isola dell’Incanto’. Si tratta dell’unica isola caraibica dove potrete fare surf prima di colazione, passeggiare nella foresta pluviale nel pomeriggio e godervi il ritmo di una città affascinante e cosmopolita dopo il tramonto. Tra sfavillanti casinò e rane gracidanti, Puerto Rico è anche una terra di forti contrasti, una porta di accesso ai Caraibi impregnata del rumore dell’America contemporanea.
Una rapida visita alle spiagge, ai forti storici e ai casinò è sempre emozionante per i viaggiatori, ma l’essenza autentica dell’isola si rivela soltanto a chi sa guardare più in profondità, esplorando i dirupi nebbiosi delle catene montuose centrali e le facciate delle case tinteggiate a colori pastello negli angoli più remoti dell’isola. Ecco i nostri consigli su cosa non perdere durante un viaggio a Puerto Rico.
1 Il fascino della città vecchia Old San Juan
Principale attrattiva di Old San Juan, El Morro si erge imponente su vertiginosi promontori, come se scrutasse le acque dell’Atlantico alla ricerca di nemici in agguato. Le sue mura alte 42 metri (in alcuni punti raggiungono uno spessore di quasi 5 metri) furono costruite nel 1539, e si dice che El Morro sia il forte spagnolo più antico del Nuovo Mondo. La mostra illustra la costruzione del forte, che si protrasse per quasi due secoli, e il ruolo svolto da El Morro nel respingere gli attacchi dei britannici, degli olandesi e, in seguito, delle forze militari statunitensi.
Il Fuerte San Cristóbal è il secondo forte di San Juan ed è una delle più grandi strutture militari spagnole nelle Americhe. Anticamente si estendeva su una superficie di 11 ettari, con un labirinto di sei fortificazioni intercomunicanti poste a protezione di un nucleo centrale con mura alte 50 metri, fossati, ponti levatoi e gallerie. All’interno del forte sono presenti un museo di notevole interesse, un negozio, gli archivi militari e una caserma interamente ricostruita, e dagli spalti è possibile ammirare straordinari panorami dell’Atlantico e della città.
Il Museo de las Américas offre una panoramica sullo sviluppo culturale del Nuovo Mondo, che tiene conto anche delle influenze indigene, africane ed europee. Quattro mostre permanenti fondono arte, storia e sociologia in maniera stimolante; la sezione dedicata alla schiavitù è particolarmente toccante e comprende la ricostruzione di un viaggio su una nave negriera.
2 El Yunque National Forest
Questa foresta è uno dei gioielli di Puerto Rico. Si estende su una superficie di circa 11.000 ettari con un paesaggio punteggiato di cascate, fiumi impetuosi e gorgoglianti ruscelli, bromeliacee aggrappate ad alberi imponenti e boschetti di bambù affacciati su spettacolari vedute oceaniche. Unica foresta pluviale all’interno dell’US National Forest System, El Yunque offre 37 km di sentieri, alcuni brevi e asfaltati e altri lunghi, ripidi e a stento visibili. Quasi tutti i sentieri guadagnano quota a mano a mano che si procede; uno dei più impegnativi è quello che porta alla cima dell’El Yunque, El Toro, a quasi 1100 m sul livello del mare.
3 In kayak nelle acque di Culebra e Vieques
Se avete bisogno di una buona ragione per noleggiare un taxi d’acqua, ecco a voi Isla Culebrita. Questa piccola isola, situata subito a est di Playa Zoni, fa parte della riserva naturalistica nazionale di Culebra. Sei spiagge, piscine naturali, barriere coralline e una zona di nidificazione di varie specie di avifauna marina: Isla Culebrita è cambiata ben poco negli ultimi cinque secoli. Le spiagge a nord, specialmente la lunga striscia di sabbia a mezzaluna chiamata Playa Tortuga, sono luoghi di nidificazione delle tartarughe marine – potreste anche riuscire ad avvistare questi animali mentre nuotano vicino alla barriera corallina un poco più al largo.
Ciò che è compreso nei confini della riserva Vieques National rappresenta la ragione principale per visitare Vieques. Estesa su una superficie di 7284 ettari, occupa i terreni un tempo utilizzati dalle forze militari statunitensi. I 1254 ettari del segmento occidentale venivano impiegati come area di deposito all’epoca dell’occupazione militare, e oggi sono molto tranquilli. Nei 5949 ettari del segmento orientale, che comprende un ex poligono di tiro (tuttora offlimits), si trovano le spiagge più belle della costa orientale dell’isola. Le spiagge presenti in entrambi i settori della riserva sono considerate tra le più straordinarie di tutta Puerto Rico.
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4 Il Museo de Arte di Ponce
Un vistoso totem nei colori primari, chiamato Brush Strokes in Flight e realizzato dall’artista pop americano Roy Lichtenstein, annuncia il MAP, un museo molto ben ristrutturato che presenta una collezione d’arte tra le migliori dei Caraibi. Il museo merita di per sé un viaggio da San Juan, e il cinquantesimo anniversario dell’istituzione è stato festeggiato con una bella ristrutturazione (costata 30 milioni di dollari). Il museo espone circa 850 dipinti, 800 sculture e 500 stampe, disposte secondo un accattivante criterio di giustapposizioni storiche e tematiche che ripercorrono ben cinque secoli di arte occidentale.
5 Fare surf a Rincón
Saprete di essere arrivati a Rincón quando passerete accanto a un gruppo di gringos con i capelli schiariti dal sole diretti a ovest a bordo del loro Maggiolino del 1972 con il tettuccio carico di tavole da surf. Nascosta nell’angolo più remoto dell’isola, Rincón è una delle zone più tranquille di Puerto Rico, dove al tramonto il sole riluce scarlatto e i camerieri dei ristoranti trattano i clienti senza troppe formalità. Rincón è il centro principale del surf dell’isola, nonché una tra le località migliori dell’emisfero settentrionale in cui ‘cavalcare le onde’.
In effetti, le onde di Rincón si avvicinano alla perfezione. I break, alti da 60 cm a 7,5 m, hanno nomi evocativi: Domes (cupole), Indicator (come l’indicatore di velocità sul tachimetro), Spanish Wall (muro spagnolo) e Dogman’s (il manovratore della gru). Ma il meglio del meglio è Tres Palmas, un mostro con creste di spuma bianca che viene spesso definito il ‘tempio’ del surf nei Caraibi.
6 Un’escursione nel Bosque Estatal de Guánica
L’enorme superficie (4000 ettari) della Guánica Biosphere Reserve è uno dei tesori naturali dell’isola. Estesa su due sezioni splendidamente incontaminate a est e a ovest di Guánica, questa remota foresta desertica è uno tra i più interessanti esempi al mondo di vegetazione subtropicale arida, come dimostrano le straordinarie varietà di flora e fauna. Nella zona orientale, più grande e turistica, numerosi sentieri intersecano questo straordinario ecosistema e sono perfetti per escursioni a piedi e in mountain bike e per dedicarsi al birdwatching.
Secondo le stime degli scienziati, sul nostro pianeta è rimasto soltanto l’1% delle foreste aride di questo tipo, e la vastità di questa riserva la rende un vero e proprio santuario naturale, ormai molto raro. Nella riserva sono presenti oltre 700 varietà di piante, molte delle quali a rischio di estinzione. Tra le specie più insolite si annovera il cactus melone dai fiori di un rosa acceso, che attrae i colibrì. Un’altra pianta, il cactus di Royen, cresce in grandi formazioni simili ad alberi nei pressi della costa, e attrae i ciuffolotti di Puerto Rico e i pipistrelli. Per quanto riguarda la fauna, all’interno di questa riserva sono ospitate nove delle 14 specie endemiche di uccelli di Puerto Rico, tra cui il picchio di Puerto Rico, lo smeraldo di Puerto Rico e il rarissimo e ‘preistorico’ succiacapre di Puerto Rico, di cui si stima siano rimasti appena 1500 esemplari.