Una passeggiata nella storia: l'Area Sacra Largo di Torre Argentina a Roma è un museo a cielo aperto

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Gli amanti della storia che visiteranno Roma nel 2022 avranno una bella sorpresa, perché la storica Area Sacra di Largo di Torre Argentina sarà sottoposta a un ampio lavoro di restauro che la renderà finalmente accessibile.

L’Area Sacra di Roma viene per la prima volta aperta ai cittadini in maniera organizzata © Getty Images
L’Area Sacra di Roma viene per la prima volta aperta ai cittadini in maniera organizzata © Getty Images
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Quattro templi di epoca repubblicana tutti da scoprire

Per chi desidera trascorrere qualche giorno a Roma, ecco un qualcosa di nuovo da mettere nella lista delle cose da vedere. L’Area Sacra, che sarà accessibile tra qualche mese, ospita i resti di quattro templi di epoca repubblicana, tutti costruiti tra il secondo e il quarto secolo a.C. Qui potrete ammirare il Teatro di Pompeo, con la Curia di Pompeo situata al suo ingresso. Quest’ultima era il luogo di ritrovo del Senato, dove si crede che sia stato assassinato Giulio Cesare nel 44 a.C.

Nell’area incavata si trovano i resti di quattro templi di epoca repubblicana © Geoff Stringer/Lonely Planet
Nell’area incavata si trovano i resti di quattro templi di epoca repubblicana © Geoff Stringer/Lonely Planet

I famosi gatti dell’Area Sacra

L’Area Sacra è famosa, inoltre, perché ospita una colonia di centinaia di gatti randagi di Roma. I gatti sono nutriti e curati da un rifugio privato senza scopo di lucro, e i visitatori amano catturare fotografie dei gatti che zampettano tra le rovine. Le rovine sono state scoperte tra il 1926 e il 1929 quando la demolizione di alcune case medievali ha svelato la loro presenza.

I resti al momento sono inaccessibili e possono essere visti solo dal livello stradale, ma la situazione cambierà quando la ristrutturazione verrà terminata. I lavori sul sito archeologico includeranno passerelle sopraelevate e illuminate di notte, percorsi, un ascensore e un’area espositiva coperta.



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L’Area Sacra ospita una colonia di centinaia di gatti randagi di Roma © Roy James Shakespeare
L’Area Sacra ospita una colonia di centinaia di gatti randagi di Roma © Roy James Shakespeare

Accessibilità allargata: cosa significa?

L’area, inoltre, è stata progettata secondo il criterio di “accessibilità allargata” che, grazie a un sistema di percorsi verticali e orizzontali interni all’area archeologica, comprensivi di una pedana elevatrice a cabina aperta, consentirà l’accesso all’area agli utenti diversamente abili.

 

Questo permetterà ai visitatori di entrare nel sito archeologico per vedere le rovine dei templi e un monumento circolare alla dea della Fortuna. Come dichiarato da Lorenza Fruci, Assessora alla Crescita culturale di Roma Capitale: “Lavorare per riaprire luoghi così importanti per cittadini e per tutti coloro che visiteranno la nostra meravigliosa città, vuol dire prendersi cura e avere sempre più modi e occasioni per conoscere la nostra storia, la nostra identità”. 

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Il progetto è co-finanziato dall’azienda italiana di moda Bvlgari, già legata alla Sovrintendenza da una collaborazione nella salvaguardia del patrimonio artistico romano. Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato del Gruppo Bvlgari, ha sottolineato la portata del progetto che renderà l’area archeologica nuovamente fruibile ai cittadini: “Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto che avvicina ai nostri occhi questo luogo, consentendoci di conoscerne la storia e scoprine i dettagli. L’Area Sacra verrà finalmente riportata al centro della vita culturale di Roma, come era secoli fa in epoca repubblicana”.


I lavori inizieranno a metà maggio 2021 e saranno completati nel 2022. L’obiettivo è quello di attrarre visitatori nella zona quando l’epidemia di COVID-19 sarà sotto controllo e si tornerà a viaggiare. Fortunatamente per gli amanti dei felini, la città ha assicurato che gli imminenti lavori non influenzeranno la zona dove si trova la storica colonia.

 

L’articolo originale è stato aggiornato dalla redazione di Lonely Planet Italia

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