Seoul, tra templi, mercati e vita notturna

3 minuti di lettura

La parola Seoul, pronunciata da un coreano, suona come il termine inglese soul, anima. È una città da scoprire con calma, perché nessuno lascia vedere il proprio io più profondo a chi non ha tempo di guardare e capire. Nonostante una popolazione di circa 24 milioni di abitanti, Seoul si visita piacevolmente a piedi, distanze permettendo: gli ampi marciapiedi e il traffico non opprimente invitano a vagabondare senza meta.

Il coloratissimo Changdeokgung palace a Seoul ©tratong/Shutterstock
Il coloratissimo Changdeokgung palace a Seoul ©tratong/Shutterstock
Pubblicità

Insa-Dong, arte e shopping

Tappa obbligata per chi ama le cose belle, il quartiere di Insa-Dong è famoso per le gallerie d’arte e i negozi di artigianato. Tuttavia, nasconde qualche angolo meno noto che vale la pena visitare. Il Beautiful Tea Museum, ad esempio, è al tempo stesso negozio e museo. Si trova all’interno di un hanok, la casa tradizionale coreana, e propone una grande varietà di tè provenienti da Cina, Corea, Giappone, Sri Lanka e India. Le opere in ceramica e i monitor raccontano, invece, la storia del tè e come gustarlo al meglio.  

Il The Alive Museum è, invece, un’esposizione di immagini e opere comiche, a tratti ridicole. La cosa più divertente è che il visitatore può entrare a far parte dell’opera stessa creando un’illusione ottica dal risultato unico.

corea seoul
La statua del Buddha nel tempio Bongeunsa, un’oasi di tranquillità ©Nattee Chalermtiragool/Shutterstock

Una pausa al tempio

Protetto dalle colline ma sovrastato dal World Trade Center e dai grattacieli limitrofi, il tempio Bongeunsa è un’insolita oasi di tranquillità. A volte già all’ingresso si riesce a sentire un canto che si alza lieve e costante: mentre i sutra riempiono le orecchie attutendo ogni altro suono e l’incenso profuma l’aria, passeggiate tra le pietre funebri o sedetevi a godere del momento di pace collettiva. Ogni 9 settembre del calendario lunare ha luogo la cerimonia buddista chiamata Jeongdaebulsa, durante cui i monaci sfilano sostenendo sul loro capo le scritture e recitando il Beopseongge, la preghiera sulla natura del Dharma. 

Il tempio di Gilsangsa ha invece una storia un po’ singolare. Prima di essere luogo di culto era un locale dove donne addestrate alle arti, come le geisha giapponesi, intrattenevano i clienti. Da quando il proprietario della struttura ha donato il tutto a un famoso monaco coreano, il venerabile Bupjeong, qui si può meditare in ogni ora della giornata nell’apposita sala. 

Sempre a Seoul si trova anche il tempio Jogyesa, tempio principale dell’Ordine Jogye del buddismo coreano, fondato nel 1395.

Pubblicità
common ground
Il panorama su Seoul e sul Namsan Park dal monte Inwangsan ©Mongkol_Chuewong/Shutterstock

La città della bellezza

Che in Corea del Sud abbiano una vera fissazione per la bellezza e la chirurga estetica non è un segreto. Non è un caso, infatti, che i migliori cosmetici provengano da qui e dal vicino Giappone. Chi vuole fare un po’ di scorta, troverà il paradiso a Myeongdong dove sono presenti tutti i marchi coreani più celebri come Innisfree, Etude House, Tony Moly e MISSHA. E non vergognatevi di fare scorta di campioni gratuiti!

A pochi passi da Myeongdong c’è il Namdaemun Market, un mercato tradizionale dove trovare a buon prezzo ogni sorta di cosa e, naturalmente, creme cosmetiche e ginseng, vero e tipico elisir di salute. Altri mercati da non perdervi sono il Pyeonghwa Market, il Gwangjang Market e il Tongin Market.

movida notturna
Una vivace notte a Seoul ©Kelli Hayden/Shutterstock
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Hongdae, street art e nightlife

A Hongdae c’è un intero vicolo dedicato alla street art, chiamato Hongdae Mural Street e racconta molte storie della gioventù locale.

In zona si trovano altri angoli dedicati a questo genere di arte, ma questo piccolo vicolo è particolarmente interessante: lo noterete molto vicino all’ingresso dell’Università Hongik. 

Per una pausa caffè insolita, andate al Nature Cafe a mangiare un waffle in compagnia di una pecora, ma è quando cala la sera che l’atmosfera a Hongdae si scalda, soprattutto nei fine settimana. Il parco vicino all’università diventa una gigantesca festa all’aperto e non è raro vedere spettacoli di breakdance, feste silenziose con musica in cuffia o altre attività alternative. 

Un buon tè

Le case da tè in Corea sono dei piccoli templi di eleganza e bontà. Gli interni sono caratterizzati da un arredamento minimal, le tazze sono artigianali e i dessert in accompagnamento deliziosi. Jongno è la zona giusta per sperimentare questo rito: da provare Moonbird Teahouse e Shin Old Teahouse.

Per un fine giornata all’insegna del romanticismo, niente di meglio che una passeggiata lungo il grande fiume Han che, appena dopo il tramonto, si illumina di mille luci creando suggestivi giochi di ombre.

Pubblicità
gyeongbokgung
Gyeongbokgung, il più grande dei palazzi costruiti a Seoul dalla dinastia Joseon | Getty Images
Pubblicato nel e aggiornato nel

Destinazioni in questo articolo:

Corea del Sud
Condividi questo articolo
Pubblicità