Quattro giorni a Marsiglia

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

Rudezza e magnificenza coesistono a Marsiglia, un’esuberante città portuale multietnica, con origini che risalgono all’antica Grecia e tutte le credenziali per ambire al titolo di seconda principale città di Francia. Un tempo ritenuta sporca e pericolosa, priva del glamour di Cannes o Saint-Tropez, la pecora nera della costa provenzale ha acquisito sicurezza nelle proprie attrattive culturali da quando nel 2013 è stata nominata Capitale Europea della Cultura. Ecco come apprezzarne il sapore autentico con quattro giorni di tempo.

Rudezza e magnificenza coesistono a Marsiglia ©kavram/Shutterstock
Rudezza e magnificenza coesistono a Marsiglia ©kavram/Shutterstock
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Il cuore di Marsiglia è l’animato Vieux Port, affollato di yacht e imbarcazioni da diporto. Poco più in alto si sviluppa il quartiere del Panier, il più antico della città. Meritano di essere visitati anche il quartiere di République, con le sue esclusive boutique e gli edifici in stile Haussmann, e la zona di Joliette, intorno alla celebre e amata Cathédrale Notre-Dame de la Major. 

Lungo il Vieux Port, nel cuore di Marsiglia ©Boris Stroujko/Shutterstock
Lungo il Vieux Port, nel cuore di Marsiglia ©Boris Stroujko/Shutterstock

Primo giorno

Dopo una prima colazione al porto, date un’occhiata al mercato del pesce, dove tutt’oggi è possibile acquistare pesce fresco in quel che resta del mercato un tempo vivace che si teneva sul molo. Prendete un traghetto Frioul If Express per lo Château d’If. A guardia dell’accesso al Vieux Port di Marsiglia, questa pittoresca isola-fortezza fu resa immortale dal romanzo di Alexandre Dumas del 1844 Il conte di Montecristo. Qui furono incarcerati molti prigionieri politici, tra cui l’eroe rivoluzionario Mirabeau e i comunardi del 1871. Oltre all’isola stessa non c’è granché da vedere, ma vale la pena di venirci per la vista sul Vieux Port. 

Oppure optate per le Îles du Frioul: circa 9 km a ovest di Marsiglia, Ratonneau e Pomègues sono due spoglie isole di roccia calcarea collegate da un argine, collettivamente chiamate Îles du Frioul. Queste piccole isole (per un totale di circa 200 ettari di superficie) sono l’habitat di uccelli marini e piante rare. Ratonneau ha tre spiagge e offre l’occasione di fare belle passeggiate, rese ancora più interessanti dai resti di vecchie fortificazioni. Dovreste essere di ritorno nel porto per una tajine a La Goulette. 

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Il MuCEM di notte ©Picsonstock/Getty Images
Il MuCEM di notte ©Picsonstock/Getty Images

Il MuCEM, il Fort Saint-Jean, la Villa Méditerranée, Notre-Dame de la Major, La Vieille Charité e i bar e le boutique del Panier, sul lato nord del Vieux-Port, vi terranno occupati fino all’ora dell’ottima cena dal Café des Épices, dove Arnaud de Gramont, uno degli chef di punta di Marsiglia, lavora utilizzando prodotti di alta qualità e proponendo gusti innovativi: pensate a piatti come la gallinella in brodo di ceci con pomodori secchi e ravanelli, o il manzo blonde d’Aquitaine con polenta e carote glassate. La presentazione è impeccabile, l’arredo è divertente e il dehors tra grandi ulivi in vaso è magnifico nelle giornate di bel tempo. 

Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée (MuCEM)

Simbolo per eccellenza della Marsiglia contemporanea, questo straordinario museo indaga la storia, la cultura e le civiltà della regione mediterranea mediante esposizioni d’interesse antropologico, mostre d’arte temporanee e proiezioni di documentari. Sede del museo è un ardito edificio contemporaneo progettato da Rudy Ricciotti, un architetto di origine algerina formatosi a Marsiglia, e Roland Carta. Un vertiginoso ponte pedonale lo collega al duecentesco Fort Saint-Jean, dal quale si possono ammirare splendide vedute del Vieux Port e del Mediterraneo. L’accesso al complesso del forte e ai giardini è gratuito. 

La Ville Méditerranée

L’appariscente struttura bianca accanto al MuCEM non è una ‘villa’ così come normalmente la si intende. Progettata dall’architetto Stefano Boeri nel 2013, è una struttura a forma di L rovesciata, con il magnifico piano lungo sporgente che incombe su una vasca ornamentale. All’interno troverete una galleria con un pavimento in pannelli di vetro (guardate in basso se avete coraggio!) e due o tre esposizioni multimediali temporanee che evocano i vari aspetti del Mediterraneo, siano essi legati all’acqua, alla storia, all’ambiente. Come nel caso del MuCEM, l’attrattiva principale è l’edificio stesso. 

Notre-Dame de la Major 

Tra il porto vecchio e il porto nuovo si innalza la splendida Cathédrale de la Major, di epoca ottocentesca. Ci vollero più di 40 anni per completarla dopo la posa della prima pietra da parte di Napoleone III nel 1852. Vanta una facciata in stile bizantino in pietra di Cassis e marmo verde fiorentino. 

La Vieille Charité 

Nel cuore del Panier, questo grandioso e splendido ospizio per i poveri fu progettato da Pierre Puget, architetto e scultore nato a due isolati di distanza, che sarebbe diventato architetto di corte di Luigi XIV. Con la cappella centrale neoclassica e un elegante cortile porticato, è un edificio di grande armonia e grazia. L’accesso è libero, mentre l’ingresso ai due eccellenti musei del sito, il Musée d’Archéologie Méditerranéenne e il Musée d’Arts Africains, Océaniens et Amérindiens, è a pagamento. 

Tra i vicoli del Panier ©eFesenko/Shutterstock
Tra i vicoli del Panier ©eFesenko/Shutterstock
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Secondo giorno

Il mattino seguente salite alla Basilique Notre-Dame de la Garde. Questa opulenta basilica ottocentesca in stile romanico-bizantino sorge sulla collina più alta della città, La Garde (154 m), ed è il luogo simbolo più visitato di Marsiglia. Costruita sulle fondamenta di un forte del XVI secolo, a sua volta frutto dell’ampliamento di una cappella duecentesca, la basilica è decorata con marmi policromi, magnifici mosaici in stile neobizantino e affreschi raffiguranti navi che entrano in porto sotto la protezione della Bonne Mère (Buona Madre). Il campanile è coronato da una statua dorata della Vergine, alta 9,7 m e posta su un piedistallo di 12 m. Dalla cima della collina, il panorama spazia a 360° sulla città. Ammirate il bel panorama dal Jardin du Pharo e assaggiate la vera bouillabaisse da Michel. 

Sulla via del ritorno non perdetevi l’Abbaye Saint-Victor o il Musée Cantini, una dimora del XVII secolo donata alla città dallo scultore Jules Cantini e trasformata in museo che custodisce alcune magnifiche opere d’arte. La collezione permanente vanta straordinarie opere d’arte provenzale del XVII e XVIII secolo e comprende anche la Pinède à Cassis di André Derain e il Paysage de l’Estaque di Raoul Dufy. Una sezione del museo è dedicata a Marsiglia, con opere di Max Ernst, Joan Miró, André Masson e altri artisti. 

Il panorama da Notre Dame de la Garde ©S-F/Shutterstock
Il panorama da Notre Dame de la Garde ©S-F/Shutterstock

Terzo giorno

Il terzo giorno andate alla scoperta di splendide mete un po’ più lontane:

  • La Cité Radieuse L’architetto Le Corbusier, visionario esponente del Movi- mento Moderno, ridefinì il concetto di edilizia abitativa con questo alto palazzo di 337 appartamenti, portato a termine nel 1952 e noto con il nome di La Cité Radieuse. Il suo scopo era di aumentare la densità abitativa per lasciare maggiore spazio al verde. Oggi, oltre agli appartamenti privati, ospita anche un albergo, l’Hôtel Le Corbusier, l’esclusivo ristorante Le Ventre de l’Architecte e una terrazza panoramica sul tetto. 
  • Il Parc Borély Questo parco del XVII secolo racchiude un lago, una replica in miniatura della Basilique Notre-Dame de la Garde, un orto botanico e l’elegante Château Borély del XVIII secolo, che ospita il Musée des Arts Déco- ratifs, de la Faïence et de la Mode.
  • Il Vallon des Auffes Ideale per
un pranzo a base di pesce. L’autobus n. 83 vi riporterà indietro all’Opéra Municipal de Marseille, dove potrete passare il resto della giornata tra bar, boutique e ristoranti. 
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Quarto giorno

Dedicate il quarto giorno al volto più contemporaneo della città: fate una gita a La Friche La Belle de Mai. I 45.000 mq di un’ex manifattura tabacchi sono stati trasformati in un vivace centro culturale con teatro, cinema, bar, libreria, atelier di artisti, esposizioni multimediali, rampe per lo skateboard, feste a ritmo di elettronica e world music e molto altro ancora. Il ristorante annesso, Les Grandes Tables, è un ottimo posto per provare piatti interessanti preparati con prodotti di provenienza locale. 

Dopo pranzo andate poi nella zona alternativa di cours Julien per bere qualcosa da Waaw e cenare nell’intimo L’Arôme. 

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Il tramonto perfetto

Solo i marsigliesi e i veri intenditori conoscono Le Chalet du Pharo, piccolo chalet panoramico nascosto nel Jardin du Pharo. Dal dehors sul fianco della collina, sotto pini e ombrelloni, la vista spazia sul Fort Saint-Jean, il MuCEM e
la Villa Méditerranée. Carne e pesce alla griglia dominano il menu. La prenotazione, tramite il sito web, è essenziale. 

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Francia
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