Il meglio del Quartiere Reale di Bruxelles

Redazione Lonely Planet
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Bruxelles ha tante anime, multiculturali, innovative, creative e storiche. Il modo migliore per goderne appieno e dedicare a ciascuna un po’ di tempo, motivo per cui oggi ci dedichiamo al maestoso Quartiere Reale, dove si trovano i più importanti musei cittadini, allestiti in alcuni tra gli edifici più belli della capitale.

Palais Royal di Bruxelles
Il Palais Royal di Bruxelles ©Pocholo Calapre
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Nel maestoso Quartiere Reale si trovano il Palais Royal, l’imponente Palais de Justice e il Mont des Arts, che ospita i più ricchi musei di Bruxelles in magnifici palazzi situati a pochi passi l’uno dall’altro. Negozi di antiquariato, sale da tè e cioccolaterie circondano Place du Grand Sablon, mentre le incantevoli chiese e l’elegante Parc de Bruxelles danno il loro contributo alla raffinata atmosfera del quartiere.

La giornata culturale ha inizio ai Musées Royaux des Beaux-Arts e all’adiacente Musée Magritte. A pranzo fermatevi in uno dei caffè in Place du Grand Sablon, oppure acquistate il necessario per un picnic da Claire Fontaine e gustatelo in Place du Petit Sablon, all’ombra dell’Église Notre-Dame du Sablon. Nel pomeriggio lasciatevi conquistare dal museo degli strumenti musicali, il MIM, oppure, per saperne di più sulla storia del Belgio, visitate il Musée BELvue.

A sera scegliete tra la tipica brasserie Le Perroquet o il più raffinato Les Brigittines. Concludete la serata con un classico del cinema muto con tanto di accompagnamento al pianoforte al Cinematek.

All’interno dei I prestigiosi Musei Reali di Belle Arti ©Radiokafka
All’interno dei I prestigiosi Musei Reali di Belle Arti ©Radiokafka

Ammirare l’arte ai Musées Royaux des beaux arts

I prestigiosi Musei Reali di Belle Arti comprendono il Musée d’Art Ancien, che dedica grande risalto alle opere dei primitivi fiamminghi del XV secolo, il Musée d’Art Moderne con opere, tra le altre, del surrealista Paul Delvaux e del fauvista Rik Wouters, e il Musée Magritte, che ospita la più vasta collezione al mondo di opere del pittore e disegnatore belga che fu pioniere del surrealismo.

I primitivi fiamminghi

Le opere di questi maestri del XV secolo sono degnamente rappresentate nel Museo d’Arte Antica: ammirate la Pietà di Rogier van der Weyden, con il suo cielo albeggiante, il drammatico dipinto Giustizia dell’imperatore Ottone di Dieric Bouts, raffigurante i tormenti di un marito e della sua devota moglie ingiustamente accusati, e la delicata Madonna con santi dell’anonimo Maestro della Leggenda di Santa Lucia.

I Bruegel

Il più importante pittore di questa famiglia è Pieter il Vecchio, le cui scene comiche e romantiche, ricche di vivaci dettagli rustici, trovano eco nelle opere del figlio. Tra i dipinti più celebri del padre c’è la Caduta di Icaro, dove dell’eroe che scompare tra le onde si vedono solo le gambe, in secondo piano rispetto alle figure di un inconsapevole contadino e di un elegante veliero.

Rubens e i suoi discepoli

Il pittore di Anversa Pieter Paul Rubens si distinse per le vistose rappresentazioni sacre, alcune delle quali, di dimensioni notevoli, sono esposte in questo museo. Le sue opere meno note, come gli Studi di testa di negro, dimostrano la sensibilità di Rubens per la resa psicologica dei soggetti. Osservate anche gli studi di figure umane di Anthony Van Dyck, gli affascinanti ritratti di famiglia di Cornelius De Vos e le opere di Rembrandt e Frans Hals.

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Place du Petit Sablon ©Felix Lipov
Place du Petit Sablon ©Felix Lipov

Musée Magritte

Adiacente al complesso reale, questo museo propone un’esplorazione cronologica dell’opera di Magritte, di cui fanno parte anche fotografie e film. Nelle celebri tele ricorrono sfere, pipe e uccelli, così come l’immagine della moglie Georgette.

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Ascoltare la musica in modo nuovo al MIM

Mettete gli auricolari che vi verranno consegnati all’ingresso del Musée des Instruments de Musique e posizionatevi sui pannelli a pavimento di fronte ai preziosi strumenti della mostra (tra cui strumenti provenienti da tutto il mondo e i prototipi di Adolphe Sax) per ascoltarne il suono. Di grande interesse è anche l’Old England, il magnifico edificio art nouveau che ospita il museo.

Laboratorio sonoro

Agli oggetti esposti in queste sale dalle luci soffuse è associato un numero corrispondente a una traccia musicale, che ascolterete grazie alle apposite cuffie che vi verranno consegnate all’ingresso. I suoni spaziano dalla campana di una chiesa del XVI secolo che batte la mezzanotte a un organetto meccanico ottocentesco, fino a un organo Hammond del XX secolo. Tra gli strumenti c’è anche un organo a rullo con figure in legno che si animano mimando inquietanti interventi odontoiatrici.

Strumenti tradizionali

Questa sala contiene tutti gli strumenti possibili e immaginabili. Potrete apprezzarne l’aspetto estetico e, grazie alle cuffie, le qualità musicali, dalle elaborate sonorità del sitar indiano al cupo lamento ultraterreno del corno tibetano, fino ai tamburi e alle arpe congolesi. Uno dei più strani per aspetto e suono è una maschera d’orso da Carnevale proveniente da Limbourg, in Belgio, esposta a fianco di altri strumenti rudimentali e accompagnata da canti primitivi.

L’edificio dell’Old England

L’edificio art nouveau dell’Old England è interessante quanto il museo che ospita. Costruito nel 1899 da Paul Saintenoy come sede di grandi magazzini, ha una terrazza panoramica con un caffè.

Il tramonto sul Palais de Justice ©Sean Pavone
Il tramonto sul Palais de Justice ©Sean Pavone

Palais de Justice

All’epoca in cui venne costruito (1866-83), questo complesso giudiziario di 2,6 ettari, ancora più vasto di San Pietro a Roma, era l’edificio di questo genere più grande del mondo. La sua struttura imponente e labirintica è anche difficile da gestire sul piano della sicurezza; è infatti accaduto più volte che i criminali in custodia siano riusciti a fuggire. Dalla terrazza sul retro dell’edificio si aprono ampie vedute sui tetti di Bruxelles, cui fanno da sfondo l’Atomium e la Basilica di Koekelberg. Un ascensore di vetro scende fino al quartiere di Marolles.

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Palais Royal

Oggi la famiglia reale del Belgio vive a Laeken, ma questo massiccio palazzo del XIX secolo, aperto ai visitatori solo in estate, resta la sua residenza ‘ufficiale’. Uno dei soffitti è rivestito con le elitre luccicanti di 1,4 milioni di scarabei thailandesi, opera dell’artista Jan Fabre. Nel palazzo sono esposti anche ritratti contemporanei della famiglia reale.

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